26 gennaio 2015

Mezza di S. Gaudenzio 2015 - "Il risotto non l’ho mangiato ma…contento lo stesso", di A. Bassanesi

[ FOTO ] - Ed eccomi qua, all’esordio stagionale. Di solito lo faccio al Brembo ma quest’anno il centro medico dove abitualmente mi sottopongo alla visita agonistica ha deciso , visti i ponti, di rimanere chiuso durante il periodo natalizio e allora  con un certificato in scadenza il 2 gennaio sono rimasto a guardare rimandando appunto l’esordio 2015 a Novara, classica mezza di solito fredda ma dal “risotto” caldo.
Ci sono arrivato molto preoccupato, purtroppo gli anni passano e i dolori….aumentano e dopo 15 giorni di allenamenti non “come dico io”, la preoccupazione di non correrla bene c’era.
Poi ci si comincia a fare training autogeno e…come viene viene…tanto è la prima….ma chissenefrega l’importante è divertirsi…ma….latente la preoccupazione c’è soprattutto di sentire i dolori ai maledetti ischio crurali ma…..tant’è….si va e basta. San Gaudenzio si fa, sempre.
La giornata è prevista bella, molto bella anche se
fredda e invece una volta arrivati a Novara ecco che…ci sono 4 gradi….e tutto sommato non è malaccio, l’umidità è praticamente assente ma si percepisce che …..c’è vento e la sensazione è che darà fastidio e non poco.
Ma non importa, quello che importa è ritornare a respirare a pieni polmoni questo ambiente, sano, di gente che ha solo voglia di correre, stare in compagnia, sfidare ma soprattutto sfidarsi perché la corsa è sempre una sfida a se stessi e alla fine… sentire dire , il momento più bello è la doccia calda, il ristoro le chiacchiere con gli amici… vero, però prima tutti li a sputare l’anima per anche magari solo una manciata di secondi che non ti fa vincere nulla ma ti fa apprezzare il risotto come se fosse una medaglia olimpica.
E così…si và….il fiume umano si mette in movimento ognuno con il suo tempo e il suo ritmo ma tutti accomunati in una unica parola : fatica.
La giornata è stata splendida, un bellissimo sole ci ha accompagnato per tutta la gara , peccato che, come previsto, dal 13° kilometro in poi un fortissimo e fastidiosissimo vento a cominciato a soffiare e spingere contro… sembrava di fare ripetute in montagna…ma, fa nulla, si soffre e si soffre e l’importante è non mollare mai.
Alla fine chiudo la mia gara oltre ogni attuale aspettativa, riesco a fare ancora un bel 1h.28’56” che mi porta addirittura a premio come quarto di categoria (se penso che l’anno scorso con un minuto  e passa in meno sono rimasto fuori di 4 secondi) e soprattutto senza dolori (potere della gara, l’adrenalina che rilascia è il miglior anestetico) e allora come e perchè lamentarsi ? mai…e poi gli amici le chiacchiere le risate… tutto questo non ha crono e non ha prezzo.
E come sempre, visto che mi ospita nel suo blog, un caro saluto all’amico Andò che è sempre un grosso piacere incontrare e ringraziare per tutto quanto fa e continua a fare per il mondo corsa in maniera disinteressata… ma almeno un caffè prima o poi riuscirò ad offrirtelo, è il minimo.
A presto e alla prossima… piacevole sofferenza.
P.S. per la cronaca il risotto non l’ho mangiato ma… contento lo stesso, anzi, di più
Enjoy the run. Sempre
Andrea Bassanesi

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