L’altra
sera però sono andata sul Lago d’Orta, a correre. Una non competitiva (si fa
per dire) di 14,5 km, tutto intorno al lago. C’era luna piena.
Si
è trattato di risvegliare tutti e cinque i sensi, perché
al buio la vista serve molto meno dell’udito, dell’olfatto e del tatto.
La
vista: nonostante la torcia in fronte, non è che si potesse davvero vedere dove
si andava. Quel tondino di un metro di diametro basta giusto a individuare le
radici tinte di arancio fosforescente dai bravi organizzatori. Certo, gli occhi
li strizzi