[ FOTO ] - Ed
eccomi qua, all’esordio stagionale. Di solito lo faccio al Brembo ma quest’anno
il centro medico dove abitualmente mi sottopongo alla visita agonistica ha
deciso , visti i ponti, di rimanere chiuso durante il periodo natalizio e
allora con un certificato in scadenza il
2 gennaio sono rimasto a guardare rimandando appunto l’esordio 2015 a Novara,
classica mezza di solito fredda ma dal “risotto” caldo.
Ci sono
arrivato molto preoccupato, purtroppo gli anni passano e i dolori….aumentano e
dopo 15 giorni di allenamenti non “come dico io”, la preoccupazione di non
correrla bene c’era.
Poi ci
si comincia a fare training autogeno e…come viene viene…tanto è la prima….ma
chissenefrega l’importante è divertirsi…ma….latente la preoccupazione c’è
soprattutto di sentire i dolori ai maledetti ischio crurali ma…..tant’è….si va
e basta. San Gaudenzio si fa, sempre.
La
giornata è prevista bella, molto bella anche se
fredda e invece una volta arrivati a Novara ecco che…ci sono 4 gradi….e tutto sommato non è malaccio, l’umidità è praticamente assente ma si percepisce che …..c’è vento e la sensazione è che darà fastidio e non poco.
fredda e invece una volta arrivati a Novara ecco che…ci sono 4 gradi….e tutto sommato non è malaccio, l’umidità è praticamente assente ma si percepisce che …..c’è vento e la sensazione è che darà fastidio e non poco.
Ma non
importa, quello che importa è ritornare a respirare a pieni polmoni questo
ambiente, sano, di gente che ha solo voglia di correre, stare in compagnia,
sfidare ma soprattutto sfidarsi perché la corsa è sempre una sfida a se stessi
e alla fine… sentire dire , il momento più bello è la doccia calda, il ristoro
le chiacchiere con gli amici… vero, però prima tutti li a sputare l’anima per
anche magari solo una manciata di secondi che non ti fa vincere nulla ma ti fa
apprezzare il risotto come se fosse una medaglia olimpica.
E
così…si và….il fiume umano si mette in movimento ognuno con il suo tempo e il
suo ritmo ma tutti accomunati in una unica parola : fatica.
La
giornata è stata splendida, un bellissimo sole ci ha accompagnato per tutta la
gara , peccato che, come previsto, dal 13° kilometro in poi un fortissimo e
fastidiosissimo vento a cominciato a soffiare e spingere contro… sembrava di
fare ripetute in montagna…ma, fa nulla, si soffre e si soffre e l’importante è
non mollare mai.
Alla
fine chiudo la mia gara oltre ogni attuale aspettativa, riesco a fare ancora un
bel 1h.28’56” che mi porta addirittura a premio come quarto di categoria (se
penso che l’anno scorso con un minuto e
passa in meno sono rimasto fuori di 4 secondi) e soprattutto senza dolori
(potere della gara, l’adrenalina che rilascia è il miglior anestetico) e allora
come e perchè lamentarsi ? mai…e poi gli amici le chiacchiere le risate… tutto
questo non ha crono e non ha prezzo.
E come
sempre, visto che mi ospita nel suo blog, un caro saluto all’amico Andò che è
sempre un grosso piacere incontrare e ringraziare per tutto quanto fa e
continua a fare per il mondo corsa in maniera disinteressata… ma almeno un
caffè prima o poi riuscirò ad offrirtelo, è il minimo.
A
presto e alla prossima… piacevole sofferenza.
P.S.
per la cronaca il risotto non l’ho mangiato ma… contento lo stesso, anzi, di
più
Enjoy
the run. Sempre
Andrea Bassanesi
bravissimo !!!!
RispondiElimina