29 gennaio 2015

Alla Mezza di San Gaudenzio ho pareggiato il conto con mio padre! di M. Belluschi

Per raccontare la mezza maratona di San Gaudenzio 2015 parto da un flashback di un anno prima.
Mezza maratona di San Gaudenzio 2014. Avevo vinto a sorpresa la gara da non favorito. C'erano infatti i tunisini Khelifi e Chihaoui che 2 mesi prima mi avevano battuto nettamente alla mezza di Trino Vercellese.
In realtà l'avversario veramente tosto si rivelò Paolo Gallo. Mi costrinse a una sofferenza incredibile. A pochi chilometri dalla fine avevo praticamente perso. Poi scattò la scintilla: trovai nuove forze e riuscii a vincere la volata.
Tornando a casa quel giorno pensai: "Meglio di così oggi non poteva andare". Mi sbagliavo. Qualche settimana dopo, la mezza di San Gaudenzio mi avrebbe infatti regalato un premio aggiuntivo, il più bello.
Conobbi quella che attualmente è la mia ragazza, Daisy. Per lei San Gaudenzio 2014 era stata la prima gara in assoluto e mi fece i complimenti per la vittoria. Da cosa nasce cosa e....
Da quel momento la mezza di San Gaudenzio è diventata una gara da cerchiare in rosso sul calendario.
Ed eccoci qui nel 2015.
L'anno è volato e lo scenario sembra essere rimasto intatto. Stesso percorso, stessa "atmosfera da grande evento", stesso sole pieno ma un vento molto fastidioso che caratterizzerà la gara.
A livello di forma fisica sto anche meglio del 2014. A livello di motivazione pure, voglio provare a rivincere per dedicarla alla mia ragazza.
La gara scivolerà via abbastanza in fretta. Imposto il mio ritmo senza guardare in faccia nessuno e nel giro di pochi chilometri acquisisco un vantaggio importante.
Nella prima parte si vola grazie al vento a favore, sensazioni da favola. Il conto arriva con gli interessi nella seconda parte, dove il vento contrario tira frustate veramente pesanti da smaltire.
Non un grande problema per uno come me, che su strada prende qualsiasi riscontro cronometrico con molte pinze e poco interesse. Ciò che importa realmente è che ho la vittoria in cassaforte a doppia mandata.
Taglio il traguardo soddisfatto. Con questa seconda vittoria pareggio il conto con mio padre, che a sua volta su queste strade aveva timbrato il cartellino nel 2000 e 2004.
Questa soddisfazione è comunque nulla se confrontata con quella di vedere la mia ragazza felice per essere riuscito nel bis. Le avevo promesso che avrei ottenuto il massimo e così è stato.
Il tempo delle premiazioni, di una mangiata da McDonald's (dedicata a chi dosa anche l'olio sull'insalata per paura di ingrassare) e di un paio di foto alla Basilica di San Gaudenzio ed è già tempo di tornare a casa.
Penso nuovamente: "meglio di così oggi non poteva andare". E stavolta credo proprio di non sbagliarmi.
Michele Belluschi

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