30 maggio 2012

29 mag 2012, Somma Lombardo: volare, ooh ooh… di F. De Palo

Premessa: io che sono riuscito a correre una mezza maratona in 1h 26’e 51” ed una maratona in 3h 10’ e 48” non mi considero più un tapascione (categoria di runners peraltro simpaticissimi), ma nemmeno uno che corre forte. Secondo me, io corro bene. I podisti che corrono forte, invece, sono quelli che fanno registrare tempi che vanno dalle due ore e 30’ alle tre ore in una 42 km . Quelli che ci mettono meno di due ore e mezza, poi, sono i marziani: solo loro sanno come fanno a correre così. Bravissimi !
Detto questo, si può forse meglio
capire perché , superata ormai la bella età di 50 anni, non ho ancora capito se amo o se odio il Giro del Varesotto che mi obbliga -ad ogni tappa- a correre fortissimo, come non saprei fare  altrove.
Ma se questa è una considerazione che vale per ognuna delle singole gare del Giro, devo anche riconoscere che durante la tappa di Somma Lombardo, invece, è scoppiato un amore senza se e senza ma tra me ed il Giro del Varesotto. Certo, molto hanno fatto gli organizzatori impeccabili come sempre (ad Antonio Puricelli e agli amici dell’Atletica Casorate non verranno tributati mai abbastanza grazie da tutti noi runners); qualcosa pure lo si deve al nuovo percorso bello nervoso e al clima di festa che sempre serpeggia tra i podisti, prima e dopo la gara.
Ma soprattutto la gioia vera, ieri sera, è venuta dalla mia splendida gara (splendida per i miei standard, s’intende!) corsa tutta insieme a Cin Cin che, per chi non la conoscesse, è la mia fortissima amica di Podismo e Cazzeggio, Cinzia Rinvenuto. Non avevo mai provato a correre un intera gara insieme a qualcuno, ma devo dire che averlo fatto proprio insieme a Cin Cin è stato esaltante. Lei mi ha sempre ispirato, ho sempre invidiato la sua determinazione e la sua grinta. Una forza, la sua, camuffata in un corpo esile ma capace di performance davvero notevoli. Ebbene, essere arrivato insieme a lei dopo soli 19 minuti e 4 secondi, mi ha regalato un’emozione nuova, mai provata prima. Aver avuto bisogno di lei che mi ha tirato nell’ultimo chilometro, mi ha confermato quant’è bello saper correre forte. Soprattutto per me, che non sono certo uno Stefano Baldini!
Unica nota stonata, in tutta la serata, la caduta che alla partenza ha coinvolto un gruppo di runners partito tra i primi. Spero davvero che nessuno si sia fatto male, mi auguro di rivederli tutti a Quinzano, già fra tre giorni. Altrimenti quella di ieri non sarebbe stata una festa per tutti, e questo sarebbe davvero un peccato.
Francesco De Palo
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