[ FOTO ] - Uno spettacolare arcobaleno ci accoglie all'uscita dell'autostrada sul cavalcavia del Ghisallo. Gabriele, Davide ed io lo consideriamo di buon auspicio: siamo abbastanza carichi e pronti per affrontare la penultima gara del Gran Prix SanMarco, il City Trail a Milano. Gara atipica e impegnativa, ben 25 km in giro per la città.
Arriviamo in Arena con calma, dopo aver incastrato la Clio di Davide millimetricamente tra altre due auto. Ritiriamo pettorale e pacco gara, depositiamo le borse con velocità e facilità. Foto di rito e giunge l'ora di entrare in griglia di partenza.
I "matti" della 25 km partono 15 minuti dopo quelli della 15km e prima della non competitiva. Ascoltiamo con attenzione Silvio Omodeo, speaker della manifestazione, che ci ragguaglia sui dettagli e le novità del percorso. Io e Davide memorizziamo bene questa frase di Silvio: "se fate la Montagnetta a cannone, il vostro Trail finisce lì: non ne avrete più per il prosieguo della gara".
Si parte! Io e Davide tranquilli teniamo un ritmo tranquillo. L'idea è quella di un approccio alla gara tipo IVV, essendo una competizione atipica. Approccio che, almeno per me e Davide, si rivelerà corretto per farci giungere al traguardo con il sorriso sulle labbra. Arriviamo in Arena con calma, dopo aver incastrato la Clio di Davide millimetricamente tra altre due auto. Ritiriamo pettorale e pacco gara, depositiamo le borse con velocità e facilità. Foto di rito e giunge l'ora di entrare in griglia di partenza.
I "matti" della 25 km partono 15 minuti dopo quelli della 15km e prima della non competitiva. Ascoltiamo con attenzione Silvio Omodeo, speaker della manifestazione, che ci ragguaglia sui dettagli e le novità del percorso. Io e Davide memorizziamo bene questa frase di Silvio: "se fate la Montagnetta a cannone, il vostro Trail finisce lì: non ne avrete più per il prosieguo della gara".
Si chiacchiera e ci si guarda in giro: via Paolo Sarpi (Chinatown), Piazza Gae Aulenti, con i primi scalini e il primo ponte. Con il nostro passo arriviamo all' inizio della salita della Montagnetta di San Siro, e ognuno ricorda all'altro le parole di Omodeo. Strappi ripidi, spaccagambe, poi discese, e poi di nuovo su e giù. Usciamo e dico a Davide: "una è andata". Dura, comunque; tosta davvero.
Siamo al dodicesimo km e ci avviciniamo alla salita a spirale del "Cono Elicoidale" del Portello; molto suggestiva ma certamente non dura come la Montagnetta. Salendo, si incrociano i runners che scendono, scendendo, viceversa. Saluto un po' di SanMarchini e poi due parole al mio compagno di avventura: "Dai Davide, fuori due". Corriamo sempre a fianco, chiacchierando e dividendoci la bottiglia al ristoro.
Si sale su al Portello dove corriamo sospesi tra un Padiglione e l'altro e mi sento quasi a casa: quante edizioni di "Milano Unica" (fiera del tessile) mi hanno visto lì presente. Si scende verso la ripidissima buca del golf (passaggio un po' forzato secondo me) dove non posso far altro che scendere con le terga e con mani e piedi appoggiati al terreno fangoso.
Tratto di raccordo al sole, che comincia a scaldare una giornata che è stata finora fresca, ed eccoci all'ingresso della torre Allianz, dove ci aspetta Antonio per una foto di rito. Si salgono i 20 piani, tranquillo ma senza mai fermarmi. Sorpasso qualche podista, mentre Davide arranca. Lo aspetto in cima e poi iniziamo la discesa. Ritornati a terra, dobbiamo riprendere a correre al più presto. Le prime centinaia di metri sono un po' un problema, ma poi la gamba torna sciolta e si riprende a ritmi accettabili. Siamo già al ventunesimo km.
Le difficoltà sono praticamente concluse; Davide è un po' in riserva d'energia, ma il traguardo si avvicina; ultimo passaggio particolare nel fossato del Castello Sforzesco, e poi via. Eccoci ormai all' Arena, un'ultima accelerata, un convinto "Dai, che è fatta! " e tagliamo il traguardo.
Sono molto soddisfatto. Non sono arrivato stremato e in riserva di energia, ma ho gestito bene una gara atipica e difficile. A me è piaciuta davvero tanto. Ho visto splendidi scorci di Milano, quartieri nuovissimi e zone invece storiche, molto suggestive.
Il ristoro all'Arena non è affollato come nelle altre gare, i protagonisti delle altre due distanze hanno concluso la loro fatica da un po' e quindi posso guastarmi subito una bella birra senza fare coda. Gabriele ci fa compagnia, già cambiato e docciato, gran gara la sua abbondantemente sotto le 2 ore.
Assaggiamo anche i formaggi e la marmellata che ci saziano un po'. Poi io e Gabriele per festeggiare ci prendiamo un altra birra, a coronamento di una bella gara e concludiamo il tutto con un bel selfie, medagliati.
Gara organizzata davvero bene e molto particolare. Mi sono divertito molto, ho faticato e sofferto, ma mi sono goduti tutti i 25 km del City Trail. Andrebbe provata almeno una volta, merita davvero.
Alla prossima corsa!
Gianni Colombo
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