L’importanza dei blog e dei blogger: nella realtà socio-culturale della provincia in generale l’elemento esser-ci e riconoscersi-ri-conoscere-sé- è fondamentale ed ecco che l’utilizzo del blog come canale di comunicazione tra podisti-organizzazioni e organizzatori sportivi è esploso in modo significativo (grazie anche ad una più diffusa alfabetizzazione informatica), cinque anni fa bastavano tre dita di una mano per contarci, facendo sì che moltissime micro realtà podistiche -altrimenti ignorate- avessero una giusta eco ed ha portato anche noi blogger -per passione- a fare scelte “editoriali” (abuso di un termine complesso) come prediligere una gara più anonima rispetto alla famosa, ricca già in sé di mezzi divulgativi, ed a ritagliare spazi sempre più ampi al proprio tempo per andare incontro alle molteplici richieste: foto- banner pubblicitari-interviste- filmati…
Questa grande opportunità per il podismo “di casa” l’aveva intravista, prima degli altri il deus ex machina dell’Atl.Casorate Antonio Puricelli, attivissimo organizzatore di gare , che ha sempre elogiato pubblicamente ed attraverso il sito societario, la bontà dei blog e l’impegno dei blogger, ed attualmente tutte le società piccole o grandi si appoggiano a questa realtà comunicativa che consente, vista la gratuità, anche di abbattere costi (pubblicità) onerosi e talvolta proibitivi per piccole o nuove società.
Allora via con lo slogan: BLOGGER DEL PODISMO UNITEVI…. e voi organizzatori non protestate se qualche commento…….. la critica migliora sempre l’opera.
Ma vediamo quali sono i BLOG che operano essenzialmente ed più attivamente nell’area del varesotto e dintorni:
Matteo Raimondi, un blog nato poco più di anno fa e già molto seguito - Play Beppe, blog personale e fan del Piede d’Oro – CorsAmica, il localista per eccellenza che non fa mai mancare le foto e spesso i filmati – Janine Jackson (quando non corre fotografa), Daniele Uboldi e Stefano Moro gli ultimi nati. Infine ci sono anch’io, con il mio OneMarathonForCapasso, il più vecchio dei blog…. ma anche dei blogger!
Antonio Capasso
Nb. Questo è il mio pensiero che si può condividere o liberamente dissentire, anzi mi farebbe piacere sentire il vostro parere in merito che potete postare nei commenti in calce al post o inviarli via mail.
Ciao Antonio, i blog podistici sono dei veri e propri tesori...in particolare quelli che citi sono molto "informativi" e io vado spesso per vedere a quale gare partecipare anche se ultimamente corro solo in pista :-))
RispondiEliminaSeguo da sempre DANI e sono contento che MATTEO mette anche le gare e i risultati della pista! :-))
Ho conosciuto Beppe e spesso e volentieri preso foto e filmati da Corsamica :)
Chissà che ci vediamo al 1000 di Casorate, ho qlc problemuccio fisico, ma farò di tutto per esserci ...
Ciaooooooo
Grazie Antonio. Se vogliamo paragonare il mondo dei blog locali ad un albero possiamo dire che tu sei il tronco principale, quello da cui passa tutta la linfa, quello che si è eretto per primo quello che sostiene noi piccoli rami laterali. Senza di te noi non ci saremmo neppure. E lo stesso vale per Antonio Purricelli, che paragono all'immenso apparato radicale sempre pronto a cercare e sondare nuovi terreni.
RispondiEliminaNon posso che ringraziarti e ringraziarvi anche per l'affetto e la bontà che avete sempre e tutti nei miei confronti. E poi voglio ringraziare anche gli altri blog da Lucky a Furio, da Fiatocorto a CorriamoTutti, da Filippo Casagrande a Ilaria Bianchi, da Franchino della Grande Corsa a Marathon Man, da Pimpe a Running with Mika per concludere con stefano Marinari.
Matteo
grande Antonio, per me numero uno! ;-)
RispondiEliminaCiao Antonio.
RispondiEliminaHo letto il tuo articolo sui blog e sui blogger nella realtà podistica locale ed ho letto anche il commento scritto da Lucky73.
Mi par giusto che sottolineaite l’importanza del fenomeno blog nel contesto podistico nostrano.
Essi sono a mio parere estremamente utili nel far da collante tra gli organizzatori di gare ed i podisti.
E’ bello anche un altro aspetto che rivestono i blog: sono un “luogo di ritrovo” per tutti gli appassionati.
I blog, infatti, possono venir letti e commentati da molti podisti in modo visibile a tutti e possono costituire inoltre una “chiave” per permetterci di conoscerci e quindi di raffrontare le nostre opinioni più facilmente.
Io dividerei i blog in due categorie.
Esistono blog “di servizio” all’interno dei quali il lettore, oltre al racconto della gara effettuata da parte dell’autore stesso, offrono una serie di informazioni podistiche utili (link, calendari gare, comunicazioni degli organizzatori di manifestazioni ecc.).
In questo caso mi riferisco, per citare esempi ben comprensibili, al tuo blog OneMarathonForCapasso (peraltro ricco anche delle innumerevoli foto scattate da te e da Ivano e di articoli scritti dai lettori), al blog di PlayBeppe Bollini e di Matteo Raimondi, al blog CorsAmica di Mario Busnelli ed ai blog dei gruppi podistici.
Vi sono poi blog più “personali” ma che riescono comunque (ognuno con il proprio stile) a suscitare l’interesse del pubblico (ad esempio il blog di Daniele Uboldi, quelli dell’Inglesina Volante Janine Jackson e di IlaRun Ilaria Bianchi ed anche il mio).
A mio parere, entrambe queste tipologie di “pubblicazioni” fanno del bene al movimento podistico.
Dico di più: ne stanno diventando (o addirittura, ne son già diventata) parte indispensabile e sono oculati gli organizzatori di gare che ne hanno già compreso l’importanza.
In sostanza: ben venga la tua, Antonio, “lode ai blog”!
Per quanto concerne l’esortazione “blogger del podismo, unitevi!”, ritengo che sia già stata accolta da tutti noi con il sentimento di amicizia o quanto meno di simpatia che ci lega e che deve compattarci sempre di più (anche perché non dimentichiamo che stiamo disquisendo di materia riguardante una attività sportiva amatoriale che deve essere assolutamente sempre affrancata da qualsivoglia interesse materiale personale).
Penso comunque che ogni blogger debba proseguire questa propria attività in assoluta autonomia, seguendo sempre e soltanto la propria “linea editoriale”, il proprio stile di interfacciarsi al lettore, le proprie sensazioni ed i propri sentimenti; solo così ogni lettore troverà davvero un momento di svago nel leggerci ed avrà una valida possibilità di scelta tra le nostre varie “offerte editoriali”.
BUONE PODISMATE!
ciao ciaaaao!
Stefano Ste Moro
Io penso che il fiorire di tutti questi Blog sia molto positivo, c'è però da fare la differenza tra i Blog personali che parlano di se
RispondiEliminae i blog tipo questo che trattano del podismo amatoriale (locale) a tutto tondo, privilegiando il raccontarsi degli utenti rispetto al raccontarsi del gestore;
capito quasi tutti i giorni su questo blog perchè mi piace sentir raccontare delle gare, trovo certi commenti belli e creativi alcuni invece troppo autoreferenziali, quello che importa pero
e che traspare l'amore per la corsa che da appassionato non può che farmi piacere.
Da presidente trovo molto utile leggere tutti i commenti per trarne spunto nelle cose positive e negative,
non solo nelle gare organizzate da noi della San Marco, ma in tutte le corse che ci sono nella zona, per capire cosa si possa fare
per mettere i concorrenti nelle migliori condizioni pre durante e post gara per gareggiare; quindi amici blogger mettete sempre qualche
riga di commento sull'organizzazione pro e contro, fate un grosso favore a noi organizzatori e anche a voi che di riflesso ne trarrete il beneficio; a noi organizzatori dico
le critiche prendetele come spunto e non come rimprovero; concludo dicendo grazie ad Andò che col suo blog è stato un capostipite
Enrico Traietta
Ciao Antonio,io condivido perfettamente il tuo pensiero,sono due anni che ho il mio blog runteamita.blogspot.com
RispondiEliminaera nato semplicemente come album fotografico delle varie corse del mio scapestrato gruppi di amici che da calciatori si trasformavano ogni tanto in podisti...ora io mi sono completamente trasformato in podista e diversi del gruppo lo sono...le maratone,mezze maratone ealtre distanze fatte iniziano ad essere tante...e il mio blog ormai contiene tutti di me dagli allenamenti alle gare...ma soprattutto grazie al blog ho conosciuto altri blogger che corrono con i quali sto condividendo una grande amicizia vedi Furio,Pimpe,Lucky...e altri...quindi grazie Antonio per aver dato spunto a tutti noi!
Kikko
La corsa è una passione contagiosa. Con i blog, diventa un'epidemia...virale.
RispondiEliminaDa mesi ho perso la strada, ma conto un giorno di ritornare in canotta e scarpette. Anche in questo tempo di sbandamento podistico, non ho mai smesso di pensare al blog di Antonio e lodare la sua azione, che gli costa tanto tempo e tanta fatica.
Complimenti ad Antonio e a tutti i bloggers sparsi per l'ereteo mondo digitare di Internet.
CIAO!
rob
Antonio, approfitto di questo post per fare i complimenti al tuo Blog che seguo costantemente nonostante io sia dislocato nel lecchese. E' sempre molto interessante e ben aggiornato. Avanti così! ciao
RispondiEliminaFu in una delle prime corse a cui presi parte che mi venne consegnato un bigliettino bianco, fotocopiato, di ca 10 c quadrati, con una scritta in nero recante un indirizzo internet, ho pensato: “che vuole questo!? Che è sta roba?!”, ero neofita delle “cose della corsa” sotto ogni punto di vista e, lo confesso, ho peccato di ignoranza. Da quel giorno, e sono passati 4 anni, OneMarathonForCapasso05 è nei miei “preferiti” sia sul pc a casa che in quello del lavoro. Dapprima ho letto con curiosità e poi attinto sempre di più, a mani basse oserei dire, dagli album di Antonio. Un giorno succede che lo incrocio a bere un caffè poco prima delle serale della Madonna della Preja e lui mi dice (attenzione non chiede, ma dice!) di scrivere un commento sulla gara e che se gli piacerà mi nominerà commentatore “ufficiale” del GdV 2009. Accetto, mi sta simpatico questo omettino. Da allora sono entrato nel tunnel e non ne vedo la fine. Oggi è anche amico su fb e nei miei contatti di skype allora ci sentiamo: “dove corri? Vieni? ci sei a…?”. Le gare/corse cominciano prima e non finiscono all’arrivo, quando hai tagliato il traguardo c’è ancora il blog per leggere e vedere come i tuoi amici/rivali hanno affrontato la tua medesima fatica, come hanno calcato lo stesso metro del globo terraqueo. Mi piace l’immagine usata da Matteo che descrive Antonio come il tronco, mi piace anche l’immagine dell’”epidemia” di Rob. Il podismo è un movimento vivo, vivace, entusiasta, soprattutto nel varesotto (lo scrivo da Milanes), grazie anche a persone come Antonio Puricelli che ultimamente ha più idee che Km corsi, per nostra fortuna. E un po’ meno per la sua voglia di correre. ;-) C’è sempre un tracciato che comincia in qualche piazza, strada, bosco e (non) finisce sul web. La grande verità è che siamo un movimento libero, ed è questa grande libertà che rende speciali: podisti, blog e blogger. Qualcuno sta cercando di mettere dei paletti (leggi le varie associazioni che nel nostro interesse (?) impongono oboli per poter correre, la qual cosa mi fa rabbrividire!!!!!!!!), ma liberi rimaniamo. Avanti tutta, quindi, Antonio e tutta la blog-banda, uniti sì, ma mai uniformati. Liberi di correre e di essere come siamo immortalati da un obiettivo e/o da quattro righe scritte con ancora la canotta sudata addosso. Sarà un altro passo, sarà un altro click, sarà l’ennesima corsa in cui non vincerò, ma , per Dio, corro.
RispondiEliminaAndrea Maltagliati
Non posso esimermi dallo scrivere il mio pensiero riguardo ai blog in quanto il nostro gruppo ed anche la mia carriera podistica sono nati all’ombra del blog di Antonio. Ricordo qualche anno fa quando mi sono avvicinato al mondo del running, un omino con la macchina fotografica al collo che distribuiva i bigliettini con l’indirizzo del blog per poter vedere le foto e scaricarle. Era per me una bella sorpresa poter vedere la mia foto, quella dei miei amici e soprattutto leggere i commenti e le esperienze di gente comune che vedevo qua e là alle poche gare a cui partecipavo. E dopo una brutta esperienza del furto in macchina durante una corsa serale ho deciso di comunicarlo al mondo dei runners attraverso il blog di Antonio; mi sembrava il mezzo più adeguato per gridare la mia rabbia e mettere in guardia chiunque corresse lo stesso rischio.
RispondiEliminaQuello di Antonio più che un blog lo definirei una community allargata dove ognuno può raccontare le proprie esperienze, comunicando soddisfazioni o delusioni, condividendo le sensazioni, stati d’animo con i molti lettori.
Credo che queste comunicazioni abbiamo fatto crescere il movimento dei podisti nella nostra zona, che grazie a questa vetrina possono apprezzare ciò che di bello offre questo ambiente, ma soprattutto si fa capire che ciò che facciamo è alla portata di tutti.
Come presidente di un neonato gruppo podistico devo dire che proprio i blog ci hanno dato la spinta per costituire il gruppo; dopo avere letto tutti commenti della nostra corsa serale di Rescalda, visto le foto ed il filmato di Mario mi sono convinto che era necessario che un gruppo prendesse in eredità questa manifestazione.
Nella nostra breve storia abbiamo “utilizzato” il blog di Antonio fin dall’inizio, raccontando quello che stavamo facendo, dove avevamo corso, quanti eravamo, dando risalto ed importanza alle prestazioni del gruppo; in breve tempo siamo cresciuti e ci siamo fatti conoscere, così anche gli altri blogger, più autogestiti hanno parlato di noi, delle nostre corse, linkato il sito. Credo che la crescente alfabetizzazione di internet ed il dinamismo dei blog contribuiscono in maniera preponderante a dare informazioni e mantenerci aggiornati sullo status dell’ambiente.
Forse stiamo cavalcando l’onda, ma il mondo del running della seconda giovinezza è una realtà dell’atletica leggera dei nostri tempi; visto questo boom speriamo che si riesca a trasmettere questa voglia di correre alle nuove generazioni, in modo da poter rivedere degli atleti italiani gareggiare nelle finali delle più importanti manifestazioni mondiali.
Un grazie quindi ai blogger, primo fra tutti Antonio per la sua disponibilità ad accogliere e pubblicare i racconti di tutti ed agli altri per l’impegno e la costanza che ci mettono a comunicare informazioni, fotografarci e renderci disponibili le foto, ad aggiornare i calendari, a darci le classifiche ecc…
Lamberto Guzzetti
Era il 30 Luglio 2008 quando scrissi il primo post, sono passati ormai 2 anni e in questo periodo ho cambiato vari nomi ai miei blog.
RispondiEliminaSpesso mi sento come un artista dinanzi alla propria tela che deluso del risultato o dalla mancanza di ispirazione la distrugge
Quello di blogger, il mio è stato e lo è ancora, un percorso tormentato.
Mi sono chiesto più volte se corressi per avere qualcosa da scrivere o viceversa, l'impegno e l'obbligo di esserci sempre e comunque, a volte mi hanno causato delle sensazioni di rigetto verso la visibilità che un blog è in grado di regalare, poi però la passione per la corsa, per il web, il rispetto per chi legge e perché no, anche un po' di sano esibizionismo nel raccontarsi, mi hanno sempre fatto ricredere.
All'inizio scrivevo qualsiasi cosa di me, dall'unghia nera dopo una corsa, alla pizzata con gli amici, forse non dovrebbe essere così un vero blog?
Ora è diventato un blog monotematico, scrivo solo di podismo, di gare da fare e di quelle fatte, di me parlo solo di riflesso e così sono anche gli altri, i quali comunque vengono da me letti in maniera costante e interessata.
Il lati positivi sono altresì tanti, si conoscono persone e da loro si impara molto, si impara a diventare dei veri blogger e a volte anche dei veri runner.
Credo però che un analisi esaustiva e un significato concreto sul movimento dei blogger e dei loro blog dovrebbero darla chi ci legge, io faccio già fatica a capire chi sono, figuriamoci!
Cari amici non mi aspettavo tanta partecipazione, di solito i miei post vengono letti ma raramente commentati anche perché usando, normalmente, la piattaforma Windows Live è un’impresa abbastanza ardua inserire commenti.
RispondiEliminaNon so quanti altri esprimeranno il proprio pensiero in relazione al tema trattato ma scorrendo i tanti commenti inviati sono molto soddisfatto per la partecipazione.
Allora, grazie a tutti gli amici che fin qui hanno espresso il proprio pensiero e grazie per le belle parole e i complimenti che mi avete riservato ma, in realtà, non erano quelle che cercavo e non vi nego che mi avete imbarazzato. Noi blogger non cerchiamo gloria, denari o contatti (mon Dieu un pizzico-pizzico, di protagonismo c’è) ma è la passione che ci spinge, ognuno con il proprio tempo a disposizione, a dedicarci ad una attività sportiva che amiamo cercando, con seppur modesti mezzi, di diffonderla.
All’amico Roberto, persosi nelle nebbie di quel di Lonate, vorrei dedicare un verso di una vecchia canzone: ….torna torna stà casa aspett’ a te ma se non tuorn’ tu, nuie nun c’amamm chiù….
Penso che lo spuntare di nuovi blog podistici sia direttamente proporzionale con il boom della corsa in questi anni. Ci sono blog come quello di Antonio (a cui devo dire grazie, perché mi ha esortato a scrivere e, data la mia passione - volevo fare il giornalista sportivo da grande - non me lo sono fatto chiedere due volte) più di servizio, e quelli più personali come quelli di Janine, Daniele, Stefano ad esempio. Tutti però con un loro stile personale, e questa è la cosa fondamentale, come rilevato correttamente da Stefano. Credo sia davvero importante l'opera di informazione (segnalare alcune corse magari meno conosciute ma meglio organizzate, far conoscere percorsi molto belli)che tutti questi blog fanno, come è bello leggere le impressioni dei podisti: ed è davvero importante sapere che qualche organizzatore/presidente come Enrico li consulti spesso per leggere commenti e critiche da cui prendere spunto. Io nei miei interventi cerco sempre di valutare l'organizzazione di una corsa, il ristoro, il percorso: credo nel mio piccolo di essere utile agli organizzatori. E poi mi piace confrontare le mie opinioni con quelle degli altri podisti che scrivono sui vari blog.
RispondiEliminaE poi è apprezzabilissimo il vostro sforzo di corredare ogni singola gara con una miriade di foto: penso che tutti i podisti lo apprezzino molto.
In conclusione, continuate così: credo stiate tutti facendo solo del bene al podismo.
Gianni Colombo
Carissimo Antonio, la tua iniziativa ha sicuramente contribuito a far conoscere altre realtà podistiche che certamente non si conoscevano oltre che a far diventare noi "tapascioni" e non una specie di attori protagonisti settimanali che credo piaccia un po' a tutti. Dal canto mio, appassionato di fotografia, questo mi ha spinto a provare anche l'esperienza fotografica nel campo sportivo e devo dire che trovo il tutto molto divertente. Documentare le gesta dei propri compagni di avventura e farsi documentare allegramente ha fatto si che molti ricordi abbiano un senso più vivo che non il semplice "ricordi quella volta...". Non credo per ora di aprire un blog ma mi accontento di documentare (insieme ad altri miei socio/corridori) le avventure del mio gruppo che credo ben conosci: il Gruppo via Baracca ma certamente ti ringrazio per aver forse involontariamente creato tutto ciò.
RispondiEliminaCiaociao
...Enrico.
Antonio se i blog o quant'altro può aiutare il mondo podistico che ben vengano, ma se devono diventare strumento per colpire in modo ingiustificato il buon operato di chi dedica tempo e denaro per cercare di valorizzare lo sport a favore del popolo podistico amatoriale allora vuol dire che c'è qualcosa che non va !
RispondiEliminaSino a qualche mese fa pensavo che la libertà di espressione fosse un diritto di tutti, oggi per me non è più così.
Mi sono beccata una querela per diffamazione per non aver ancora capito bene il motivo, forse è soltanto antipatia nei miei confronti e nei confronti della mia società trasformata in un'accusa infamante e inesistente.
La storia è lunga e non voglio tediarti, ma sappi che da noi il concetto della passione sportiva è molto molto lontano da quello vostro.
L'invidia e la gelosia superano qualsiasi limite.
C'è chi pensa ancora che l'amatore DEVE correre per onorare la propria società e non per DIVERTIRSI o STARE BENE. C'è chi pensa che una volta tesserati si debba LAVORARE per la Società Sportiva .
Non è così, sicuramente non lo è per me e per la mia Società.
Ho fondato l'A.S.D. PALERMO H 13,30 per divertirmi e far divertire. Non obbligo nessun mio atleta a partecipare alle gare e non lo farò mai. Siamo amatori , gente comune che pratica la corsa per divertimento e per sentirsi bene, abbiamo il nostro lavoro e le nostre famiglie e abbiamo il diritto di scegliere volontariamente quello che facciamo.
Per alcuni non è così e allora si viene tacciati per SNOB perchè non si partecipa in massa alle gare e non si rende "ONORE" all'organizzazione altrui. Ma non è così ! Scegliamo soltanto quali gare fare, poche, è vero, ma soltanto quelle che non rendano complicati i nostri trasferimenti per non creare grossi problemi alle famiglie.
Questo concetto però non è capito o forse non è accettato e allora si sceglie di ostacolare non mandando i tesserati alle gare che organizziamo . Accettiamo anche questo, pazienza, chi ci perde è sempre quello che non c'è. Ma da qui a non poter commentare o esprimere il proprio disdegno per l'atteggiamento poco sportivo c'è un enorme differenza.
Adesso non scrivo più e non utilizzerò più i miei blog per parlare di corsa. Adesso l'unica cosa che farò sarà difendermi per la querela e per la delusione che ho provato.
Luisa Balsamo
Caro Antonio e cari podisti, sono pochi anni che ho conosciuto la passione per questo sport e da quando ho infilato le prime scarpette e ho iniziato a correre, non ricordo, forse a 5 al km, ho capito che questa realtà faceva per me, poi pian piano mi sono avvicinato alle prime garette su strada e ho imparato che oltre all'agonismo, al tempo, al percorso, c'è tanto altro, ci sono volti, storie, amicizie, gruppi, insomma c'è molto, molto di più.
RispondiEliminaPerchè dico questo? Perchè credo che il blog e i blogger abbiano soprattutto questo compito, il compito di evidenziare e spiegare l'aspetto umano; in fondo si tratta di atleti che corrono per divertirsi, per essere in forma, per battere l'amico di allenamento.
A volte forse, e lo dico io che organizzo una gara dove tanti sono gli atleti che girano forte,si dà troppa importanza all'aspetto agonistico, che sicuramente serve e che spinge molti di noi a correre, a discapito di tutto il resto; mi piacerebbe ad esempio che l'anno prossimo la mia gara venisse ricordata non solo per il JackPot vinto o meno ma anche per la corsa degli amici della Salamella, per l'ultimo posto della signora del paese o per chi passando da un 2009 nel quale girava a 6 al km è passato a girare a 5 al km e ha ottenuto la soddisfazione dell'iscrizione gratuita per l'anno successivo.
Insomma, lo sport agli sportivi, lo sport come passione di tutti e per tutti.
Caro Antonio, leggere il responsabile di un blog tanto grande e conosciuto come il tuo, che parla di unione e di condivisione mi rende molto felice perchè mi dimostra che tu hai capito cosa è sport e cosa vuol dire essere un appassionato, senza secondi fini e obiettivi nascosti.
Bravo Antò e a presto.
Giuseppe Pignatiello
Scusate. Arrivo colpevolmente in ritardo in quanto ultimamente il mio blog mi fa penare (non si riesce ad aprire) e così lascio perdere il mio giro abituale tra i vari blogger. Si perchè ormai siamo in tanti e leggere tutti è diventato un bell'impegno... Ormai avete detto tutto di tutti ma vorrei sottolineare solo una cosa. Penso che troppe società non abbiano capito l'importanza del "verbo" dei bloggers. Più volte ho mandato mail a società per avere volantini da pubblicare senza ricevere risposta. Eppure noi siamo qui apposta. Mi viene in mente l'encomiabile Matteo che deve girare a destra e sinistra per cercare le classifiche da pubblicare. Non sarebbe più semplice se le società le mandassero via mail in un formato dove fare copia-incolla? I siti delle società sono poco frequentati, i blog molto di più ci vuol tanto a capirlo? L'importante comunque è non mollare anche se ogni tanto come nella corsa si sente il bisogno di rifiatare anche dal blog... è un bell'impegno! ciao, Mario
RispondiEliminaCiao Antonio, come dicevi nel tuo bell’articolo, i blog hanno portato notorietà al nostro movimento. Non a caso le varie manifestazioni, soprattutto quelle non legate a particolari circuiti, sono cresciute numericamente anche grazie al tam tam promosso dai vari siti e blog, una vera pubblicità promozionale in rete.
RispondiEliminaRicordo ancora, quando nel 2003 iniziai a mettere in rete il sito dell’Atletica Casorate, il primo del genere a raccontare delle nostre corse. Alle serali si arrivava a malapena a 100 iscritti, con il Giro che raggiungeva a malapena le 500 presenze. Poi i numeri sono iniziati a lievitare con il passare del tempo, grazie anche al contributo che tu Antonio sei riuscito a portare con il tuo innovativo blog, il primo in ordine di tempo a raccogliere commenti e a pubblicare servizi video e fotografici portando così in rete il nostro mondo a 360 gradi.
Poi con il tempo sono proliferati nuovi blog di autentici appassionati che hanno portato ulteriore promozione al nostro settore e a cui guardo con favore e con sincera riconoscenza. Tutti loro meritano un elogio particolare per la professionalità e la dedizione che nel tempo stanno portando avanti, perché si sa che iniziare una cosa nuova è sempre entusiasmante, ma poi portarla avanti diventa sempre più difficile.
E non è un caso che, a parte il Piede d’oro che ha avuto sempre i suoi numeri importanti, le altre manifestazioni serali pubblicizzate in rete siano riuscite a raggiungere numeri di tutto rispetto, e comunque quadruplicando in alcuni casi le punte massime registrate sette anni fa.
Così oggi tutti i corridori sanno a memoria i vari appuntamenti in calendario, e sanno per tempo programmare la loro attività, mentre alcuni anni fa cio’ non era possibile…
Questo grazie al quotidiano impegno di tutti noi, corridori della rete che, rubando tempo alla famiglia, al sonno e se volete anche all’allenamento, portiamo ogni giorno in rete il nostro bel mondo podistico fatto di corse ma anche di tante storie da raccontare…
Grazie ancora a tutti, Ciao
Antonio Puricelli
Arrivo con ritardo ad esprimere il mio parere e quindi rischio di non scrivere nulla di nuovo.
RispondiEliminaL'importanza e la vitalità dei blog podistici è dimostrata dal fatto che ne nascono continuamente di nuovi, segno che c'è tanta voglia di raccontare e al tempo stesso di leggere e confrontare i propri pensieri, sia tecnici che emotivi.
Il Blog è una sorta di diario telematico e come in ogni diario la parte scritta è quella principale.
Credo che il segreto di Antonio Capasso sia stato quello di unire allo scritto, ai commenti e alle classifiche, le ampie raccolte di immagini di cui siamo tutti ghiotti e che raccogliamo a testimonianza della nostra presenza, della nostra sofferenza, della nostra gioia.
E' uno stile che in seguito ognuno dei nuovi blogger ha personalizzato sviluppando la parte a lui più congeniale o familiare vale a dire il filmato, l'aspetto tecnico, lo stretto scambio di opinioni, l'archivio statistico, ecc.
Alla base di tutto però rimane la possibilità di esprimere pareri, scambiarsi sensazioni, leggere esperienze emozionanti, conoscere nuove corse.
E anche di poter pubblicizzare la propria manifestazione e Quelli della via Baracca devono molto a questo tipo di veicolo informativo. Quando correva (tanto tempo fa ...) l'arguto Rob Vielmi aveva intuito perfettamente questo concetto parlando addirittura di corse FIDAC riferendosi al fatto che la presenza di un blog importante non può che essere di assoluto vantaggio per divulgare un evento.
Personalmente sono molto grato ad Antonio Capasso per avermi allargato gli orizzonti podistici, per avermi portato fuori dal solito giro delle manifestazioni dei Gruppi Nord Milano che è da sempre l'ossatura della stagione podistica del mio gruppo. Grazie al blog ho scoperto il Varesotto, la StraVizzola, la Baceno-Crampiolo, la Jackpot Run e tante altre gare cui non ho mai partecipato ma che mi attirano dopo averne visto le foto e letto i commenti (vedi Bettelmatt). E la frequentazione di nuovi ambienti porta a nuove conoscenze che non sto a citare per motivi di esubero.
Per concludere viva i blog, viva i blogger e viva la solidarietà perchè di buon senso nel mondo ce n'è sempre troppo poco.
Michele Romanini