6 settembre 2010

Fiaccolata S.G.Rotondo-Varese - la fiaccolata di Suzanne

LA MIA FIACCOLATA
Dopo la mia prima esperienza l’anno scorso, ho deciso d’iscrivermi ancora per la fiaccolata, che quest’anno andava da San Giovanni Rotondo in Puglia à Varese. Era una zona del sud Italia dove non ci sono stata precedentemente.
    Ero nel pullmino “A”, come l’anno scorso, guidato dal magnifico Guido Bergamo, un uomo di passione, e c’erano presenti gli stessi cinque uomini corristi -il co-pilota Felice, sempre sveglio, Dottor Lino, Vito, Tommaso con la sua voce fantastica, Giuseppe e nel posto della bella Unurjagal “Gioia” (ancora in vacanza in Mongolia), c’era il ragazzo Leonardo, d’età 16.
    Mentre l’anno scorso a volte mi sembrava che eravamo entrati in un stato di leggera tortura (dormire con altri 30 corpi sul pavimento, condividere un singolo gabinetto in 60, fare solo una doccia -fredda- tutta la settimana), quest’anno, forse perche sapevo già che cosa mi aspettava, l’unico vero scomodità è stato il periodo notturno passato in bianco, seduta nel pullmino.
    Ho dormito bene sul pavimento, il bosco è servito come gabinetto, e l’unica volta che veramente volevo fare una doccia quando non c’era la possibilità, mi ha offerto l’uso del suo il Frate Dino, accompagnatore per tutto il viaggio, sempre disponibile e molto amato dai runners. Il cibo era abbondante e sempre buono, e anche se mi è sembrato che c’erano ancora più messe quest’anno, non erano troppo pesanti.
    Il Santuario di San Giovanni Rotondo, una struttura enorme e mostruosa nel mezzo del niente, ha, tutto attorno la cripta di Padre Pio, un atrio rotondo coperto di 2,000 mq. di mosaici. Sono stati completati in giugno 2009, e sono il lavoro del Padre Marko Ivan Rupnik e del suo atelier di Roma. Questo sacerdote, un Sloveno, che ha oggi 56 anni, ha realizzato mosaici in tutto il mondo per chiese e altre strutture religiose, incluso Lourdes, Fatima, Città del Vaticano, ed anche alla Cappella della Casa Incontri Cristiani qui vicino a Capiago (CO); Sono mosaici figurativi nello stile quasi della folk art. Il materiale usato include tessere tradizionale di vetro, pezzi di sasso, anche tridimensionali, tessere di vetro moderno, e tantissimo oro, molti di cui è vetro placcato con oro 24 karat. Mi chiedevo da dove venivano i soldi per comprare questi milioni di tessere per fare le icone che sembrano quasi orientali, e che, per me, cresciuto nella chiesa Protestante Americana, sembrava più profano che sacro (nel senso bello). Ho scoperto, a riguardo, che c’è stato un pellegrinaggio che è durato 20 anni, per raccogliere i fondi, per l’oro usato nei mosaici, dai fedeli Cattolici in tutto il mondo, e che, alla fine, questi mosaici sono abbastanza controversi. Specialmente notevole per me erano gli occhi delle figure, grandi, neri, senza pupille, e dipinti! Sono bellissimi in un modo un po’ strano. Padre Rupnik dice dei sui mosaici, “Il mosaico afferma l’abilità di scoprire lo spirito, e di portarsi ad un livello più alto, verso il mistero di Dio.” Essendo anch’io un artista di mosaico, devo dire che mi hanno colpito molto quest’opere di grande dimensione.
    Poiché dovevamo correre dalla mezzanotte fino alle 5 di giovedì, abbiamo avuto tutto il giorno del mercoledì libero e Guido ci ha portato a vedere Assisi. Non sono mai stata li prima, ed era veramente uno splendido esempio d’un antico borgo collinare ristrutturato con tantissima cura e deliberazione. Anche qui, uno si deve chiedere quanto è stato fatto per passione ed amore, e quanto per guadagnare sulla passione degli altri…
    Anche se l’idea di correre nelle ore piccole non mi attraeva molto, in realtà mi è piaciuto quasi più delle corse diurne. Abbiamo fatto due notte bianche di fila - mercoledì e giovedì, con il giorno di giovedì passato stesi sulle sdraie in una spiaggia vicino Cesenatico dove Lino ha un amico proprietario d’un stabilimento balneare.
    La prima notte ho corso lungo una strada statale di 2 corsie con nessun bordo - solo un guard rail- di lato. Eravamo in zona fuori Loreto, ma ho visto soltanto asfalto nero, con una riga bianca, ed ogni tanto un’auto o un camion che passava con furia. Eravamo molto fortunati ad avere come accompagnatore il vespista Manuel quella notte, anche lui, un uomo, come suo suocero, di tantissima passione. Devo dire che all’inizio avevo timore d’essere schiacciata da una macchina (o dal pullmino stesso), ma è stato bellissimo correre nell’aria fresca, e nel buio, tenendo in mano una candela gigante e fiammeggiante in un posto sconosciuto.
    Cosi siamo arrivati a Loreto, con la sua bella basilica, e le sue fantastiche leggende che quasi sembrano venuti dalle pagine di Harry Potter.
    La seconda notte bianca, stanca com’ero, ho corso con piacere alle 3 di notte per le strade di Modena, dove c’è una lungo e scorrevole percorso ciclo-pedonale.
    Ho visto tante cose, ma una cosa invisibile e molto apparente che ho visto durante questa fiaccolata è l’abilità del’essere umano di fare grandissime lavori (non sempre concreti) quando si è spinto d’una passione più grande di sé.
Suzanne Ress

1 commento:

  1. Suzanne, il tuo bel commento rispecchia un pò quello che è stato lo stato d'animo e le emozioni di noi che assieme a te abbiamo avuto la fortuna di vivere questa bella esperienza
    angelo

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