Otto
edizioni, otto partecipazioni,
la mia striscia alla Mezza del Castello
continua. Come continua a crescere il successo e il gradimento per questa gara,
ormai diventata un appuntamento irrinunciabile per i podisti della zona ovest
di Milano e non solo.
Rocco e i suoi … fratelli di Atletica ’99 ci
hanno confezionato anche per quest’anno una bella competizione, su un percorso
che non è spettacolare ma che piace. E’ veloce, è ben isolato dal traffico
automobilistico, è leggermente in salita negli ultimi km, cosa che lo rende più
“tecnico”, con gli ultimi 200 metri in discesa che permettono un arrivo
dignitoso
anche a chi è “scoppiato”.
La novità di questa edizione è l’utilizzo di
nuove strutture inserite nel Centro Socio Culturale (il bocciodromo per ritiro
pettorali e premiazioni, i campi da
calcetto per docce/spogliatoi e deposito borse) con spazi ampi che rendono meno
caotiche le operazioni pre e post corsa facilitando le relazioni sociali. Con quante persone ho parlato stamattina?
Tantissime, anche se escludo i miei compagni di squadra faccio fatica a tenere
il conto. Il flash di Antonio, il sorrisone di Ylenia, la simpatia di Cico e di
coach Gornati, la grinta di Claudia, gli sfottò con Paolo Cova e Lollo, la
scoperta di tante cose in comune con Beppe Dundee, la signorilità di Sergio
Bellesso, la conoscenza con Giorgio e Mario di San Giorgio, i saluti fraterni
con Arny, Luis, Nello, Ivano, Ilaria. E’
bello gareggiare, lo è altrettanto sentirsi inserito in un mondo amico, in una
trama di rapporti umani dettati dai veri valori dello sport e del rispetto
reciproco. Per me un saluto, una
battuta, un abbraccio, una stretta di mano, una nuova conoscenza, un
rincontrarsi dopo tanto tempo, una foto, non sono solo un contorno, ma una
parte importante nel ricordo di una corsa.
Record di iscritti e grande partecipazione per
Quelli della Via Baracca, con ben quattro battesimi in una mezza ufficiale. E
la classifica finale fotografa bene l’anima variegata del nostro gruppo, che
esprime atleti di primo rango come Gian Mario, atleti che prediligono la corsa
in compagnia e gli arrivi coreografici, atleti che si ispirano al motto
decoubertiano incuranti del cronometro: siamo stati il gruppo più numeroso tra
chi è arrivato oltre le due ore!
La mia corsa è stata giudiziosa, regolare,
quattro volte i 5000 intorno ai 21’35, poi un ultimo km molto sofferto, con la
salita del sovrappasso che non finisce mai e che brucia le ultime molecole di
glucosio così da non riuscire neppure a dare un 5 al grande Renatone che mi
fotografa. Sono soddisfatto, ancor di
più per la classifica dei gruppi che ci vede sul podio: una coppa, da mangiare,
il premio più azzeccato per un gruppo “genuino” come il nostro.
Michele Romanini>>>le foto
***
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