12 settembre 2015

Legnano Night Run, è sempre un piacere, G.Colombo

E’ sempre un piacere davvero correre la Legnano Night run per le vie della mia città. Vedere tanta gente pronta a correre, arrivare un po’ prima per aspettare che Piazza San Magno si animi, vedere tanti amici e correre con mio fratello; tutto questo, ogni anno verso la metà di Settembre, diventa un rituale quasi irrinunciabile. E, non ultimo, la corsa junior, nella quale si è cimentato anche il mio piccolo Ale, che si è pure battuto bene.
C’è tanta gente anche quest’anno per la decima edizione, vista l’iscrizione gratuita per i partenti della scorsa edizione. Faccio un primo giro di riscaldamento con mio fratello e il piccolo, prima che parta per la sua gara. Poi dopo averlo visto arrivare, formiamo un bel gruppo  sempre con mio fratello i suoi amici e Marco, per fare un riscaldamento un po’ più serio (si fa per dire).
Ci mettiamo in mezzo al mucchio, in attesa dello sparo che finalmente arriva e così si può partire. Il primo km e mezzo è lanciato ma io ho deciso di farlo con il freno a mano tirato: i carichi di lavoro che sto affrontando in allenamento per la maratona di Lisbona sono per me duri ( non corra una 42195 mt da 3 anni) e mi suggeriscono prudenza. Lascio andare mio fratello e io comincio a cercare la mia posizione: siamo in tantissimi e prima del passaggio lanciato sotto il gonfiabile dell’arrivo devo girare un po’ al largo prima di trovare la posizione e un po’ di ritmo. Verso il quarto km vengo superato come freccia da Salvatore, mio compagno di squadra che mi saluta e sfreccia via. Intanto il ritmo è salito: ho fatto un secondo km troppo veloce  - in queste gare è facilissimo farsi prendere la mano e tenere a freno le gambe è fare spesso opera di violenza mentale al proprio cervello e al proprio entusiasmo - e mi tengo sui 4’35/km. ho l’obiettivo di fare una buona gara non sparata, comunque le gambe girano. In alcuni punti purtroppo c’è poca illuminazione e bisogna essere un po’ circospetti: questo è un aspetto che andrebbe migliorato (ma, per la verità si era già provato negli anni precedenti con qualche installazione luminosa, specialmente in via Pietro Micca, con pochi sostanziali miglioramenti), ma non toglie alla bellezza di correre nelle vie della mia città con così tanti podisti e con tanta gente anche sui lati delle strade a guardarci e ad incitarci.
Falsopiani e brevi tratti di discesa si succedono fino a quando imbocchiamo Corso Italia per l’ultimo km, giriamo per il Corso Garibaldi,via Pontida e finalmente posso lanciare la mia volata. Guardo il gps: il cronometro mi dice che potrei farcela a correre la mia LNR più veloce di sempre e provo allora a lanciare la volata: obbiettivo finirla sotto i 35’! Con una rullata di gambe finale taglio il traguardo e blocco il cronometro che mi segna un incredible 34’59 ( ufficialmente 34’57), inaspettato e quindi ancora più gradito.  Sono davvero soddisfatto: all’arrivo ho tutta la mia famiglia che mi sorride e mio fratello che ha una gara velocissima finendo a 4’28 di media.
Aspettiamo un po’ di amici e poi ci dirigiamo al ristoro. La parte forse più bella dell’intera serata è questa: il ristoro in piazza le chiacchiere e le battute con gli amici, la sorpresa di aver saputo che ci saranno l’indomani due ragazze italiane a giocarsi la finale del torneo dello slam a New York, un gelato in compagnia e via, rientro alla base per un meritato riposo.
Avanti così per la prossima edizione, anche se qualche di strada del percorso comincia ad essere un po’ pericolosa ad accogliere 3000 podisti. Ma tanto io, finché corro, o cammino, ci sarò sempre…
Ciao e grazie come sempre!
Gianni Colombo

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