Ore 7.30, parcheggio dell’auto, in una Torino ancora addormentata, vicino
all’arrivo della maratona Piazza Castello. Qualche difficoltà per trovare un
bar aperto a quell’ora della mattina, fare colazione, bere un caffè e come al solito subito dopo :
“scusi il bagno?”. Ok tutto a posto… ore 8,10 tutti
i famigliari si recano con passo da visitatore cittadino alla partenza di piazza San Carlo, e qui sistematisi vicino alle transenne aspettano l’arrivo del loro atleta, Dario, che arriva alle ore 9.20 dal punto di riscaldamento assieme agli altri Top Runners . Dario bacia la moglie Marica, che non vedeva dal giorno prima, e si porta sotto lo striscione di partenza. Ore 9.30, colpo di pistola … partiti. Il tifo è alle stelle : “dai Dario vaiiiiiii ….. daiiiiiii."
i famigliari si recano con passo da visitatore cittadino alla partenza di piazza San Carlo, e qui sistematisi vicino alle transenne aspettano l’arrivo del loro atleta, Dario, che arriva alle ore 9.20 dal punto di riscaldamento assieme agli altri Top Runners . Dario bacia la moglie Marica, che non vedeva dal giorno prima, e si porta sotto lo striscione di partenza. Ore 9.30, colpo di pistola … partiti. Il tifo è alle stelle : “dai Dario vaiiiiiii ….. daiiiiiii."
Inizia l’attesa dell’arrivo. S’incomincia a visionare il canale RAI sport
sullo smartphone, dove si vede Dario che scatta davanti ai keniani, ma solo per
breve tempo.
Dopo due ore di passeggiate e sguardi al grande schermo che trasmetteva
in diretta l’evento, l’allegra compagnia si sistema sulla tribuna allestita
dall’organizzazione per la fase finale e attendere il suo eroe. Renato munito
di video- camera vuole riprendere
l’arrivo nei miglior modo possibile e scrutando tra i fotografi e i
giornalisti chi vede… il fotografo Antonio Capasso ! Lo chiama…. E dopo un breve conciliabolo Renato si sposta ed entra nella zona riservata ai giornalisti
e si mette in un posto dove nessuno gli può dare fastidio. Grazie Antò… (IL VIDEO)
Claudio, papà di Dario, invece si era preparato, giorni prima, a riuscire
a vedere il figlio al 28k e al 35k. Cartina di tutto città di Torino con le
varie vie segnate e il Tom Tom impostato sull’omino a piedi si avvia per
raggiungere la prima meta. Dopo qualche tempo la moglie Bruna lo chiama al
telefono e gli chiede: "sei arrivato" e lui risponde "no… sto
tornando indietro perché questo Tom Tom continua a sbagliare"; obiettivo
fallito.
Renato deve lasciare la sua postazione per un bisogno urgente, lascia la
cinepresa sul posto e quando torna correndo, inciampa e cade…… ma come l’uomo
di gomma rimbalza e subito si rimette in piedi…… meno male.
Alle 11.40, arrivano i primi maratoneti, naturalmente e scrupolosamente
keniani, dopo un paio di minuti il primo italiano… Lalli, poi altri, un altro
italiano... Cuneaz e poi un russo. Ecco al 10° posto il grande Dario… passa il
traguardo guarda il cronometro: 02:24:48, deluso per il tempo ottenuto, scuote
la testa, non molto felice comunque raggiunge Marica, la moglie, che lo attende
in piedi attaccata alla transenna e dopo qualche tenera effusione la bacia e la
lascia per raggiungere la zona degli spogliatoi. Tutti i famigliari sono
contenti per la prestazione e continuano a complimentarlo .
Ore 13.40, premiazioni e foto di
rito. Ore 14 albergo Ambasciatori di Torino, qualche parola, aspettando Dario. Aspetta… aspetta… aspetta, ma non arriva, è in
ritardo all’appuntamento del ritorno col pullman dei top runners e così
Marica ha dovuto avvisare lo staff organizzatore che ha mandato un auto
per il recupero.
Ore 15.30, tutto a posto finalmente, e dopo un caffè sono partiti con
direzione Opera (Mi) dove sono arrivati
alle ore 17.30.
Ore 19.30, tutti assieme hanno mangiato una pizza, da asporto, e alle ore
22.30 tutti a letto.
Che faticata ………!!
Renato Colombo
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