12 novembre 2013

La maratonina di Busto Arsizio vista da un non bustocco, di A. Capasso

[ FOTO ] - Era l’autunno del 2000 quando scoprii che a Busto Arsizio si correva una “maratonina”,  mi ero trasferito, proveniente dalla grande Milano,  in questa cittadina  da qualche mese. Quella  domenica mattina di novembre ero uscito da casa per andar a far chissà cosa quando a pochi metri dalla mia abitazione vidi un affollamento di auto e persone ferme ad un incrocio  stradale. Incuriosito, mi fermai ad osservare la scena: auto strombazzanti (i clacson sembravano aver vita propria) autisti inferociti e sbavanti,  ragazzi in una tuta blu e bandierina rossa in mano che  “cercavano“ con molto coraggio, devo dire, di “tenere” l’incrocio  bloccando la ferraglia rombista. Pioveva, ricordo, anche in quel lontano autunno e quasi disorientato da quella
scena, per me insolita, chiesi ai ragazzi cosa stesse accadendo: “Deve passare la maratonina”. Ah! “A Busto c’è la maratonina?” richiesi meravigliato.
Nonostante  la pioggia (non è una novità!) mi fermai per un po’ con quei “coraggiosi” e scoprii che erano podisti dell’Atletica San Marco organizzatrice della mini maratona.  Di lì a poco passò il gruppetto di testa e via via tutti gli altri; bagnati, sudati ed intenti, oltre a correre, a cercare di scansare  pozzanghere (ieri come oggi !) sparse qua e là nella strada; intanto gli automobilisti sempre più insofferenti inveivano e s’inventano mille scuse per poter passare l’incrocio. A Busto agli automobilisti se gli fermi le ruote per qualche ora impazziscono. L’auto, per loro, è ragione di vita, status simbol (infatti molti hanno, o avevano, anche l’auto per i giorni di festa!)… la usano anche per accompagnare i figli a scuola anche se questa è a 200m dalla abitazione. Ho fatto “il nonno civico” per molti anni sotto le scuole e ve lo posso garantire.  D’altra parte in questa cittadina dove i mezzi pubblici sono scarsamente fruibili l’auto è fondamentale e poi: “lo struscio in centro come lo fai”?  Con l’autobus!
Scusate digressione critica e remember. Ritorniamo alla maratonina: allora si facevano due giri e i partecipanti erano pochi, molto pochi. Con il passar degli anni, l’ottima organizzazione e la passione che tutti i soci della San Marco mettono per la buona riuscita di questa manifestazione, è cresciuta a dismisura arrivando con l’ultima edizione, di qualche giorno fa, a circa 3000 presenze se si considera anche la gara non competitiva. Ma crescendo tanto purtroppo gli spazi attuali sono diventati insufficienti per ospitare adeguatamente questa massa di podisti proveniente in maggior parte dalla Lombardia e dal Piemonte.
Questa manifestazione avrebbe una potenzialità di partecipanti anche superiore ai numeri odierni  nonostante gli automobilisti, la scarsissima partecipazione della cittadinanza e il paesaggio non proprio lussureggiante. Ma  si riesce a trovare  in Busto uno spazio per ospitare 4000/5000 podisti? Personalmente ho più volte pensato  al PalaYamamay o ad una delle tante fabbriche tessili abbandonate che costellano Busto. Ma sarebbe tutto da verificare. L’alternativa ultima sarebbe il numero chiuso, massimo 1500/2000 iscritti tra competitiva e non e si lascia tutto così com’è.  Pensieri in libertà… San Marco aiutaci tu!
Il vostro decennale affezionatissimo socio scarsamente podista,
Antonio Capasso

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