[ FOTO ] - Era l’autunno
del 2000 quando scoprii che a Busto Arsizio si correva una “maratonina”, mi ero trasferito, proveniente dalla grande
Milano, in questa cittadina da qualche mese. Quella domenica mattina di novembre ero uscito da casa
per andar a far chissà cosa quando a pochi metri dalla mia abitazione vidi un affollamento
di auto e persone ferme ad un incrocio stradale.
Incuriosito, mi fermai ad osservare la scena: auto strombazzanti (i clacson
sembravano aver vita propria) autisti inferociti e sbavanti, ragazzi in una tuta blu e bandierina rossa in
mano che “cercavano“ con molto coraggio,
devo dire, di “tenere” l’incrocio
bloccando la ferraglia rombista. Pioveva, ricordo, anche in quel lontano
autunno e quasi disorientato da quella
scena, per me insolita, chiesi ai
ragazzi cosa stesse accadendo: “Deve passare la maratonina”. Ah! “A Busto c’è
la maratonina?” richiesi meravigliato.
Nonostante la pioggia (non è una novità!) mi fermai per
un po’ con quei “coraggiosi” e scoprii che erano podisti dell’Atletica San
Marco organizzatrice della mini maratona. Di lì a poco passò il gruppetto di testa e via
via tutti gli altri; bagnati, sudati ed intenti, oltre a correre, a cercare di
scansare pozzanghere (ieri come oggi !)
sparse qua e là nella strada; intanto gli automobilisti sempre più insofferenti
inveivano e s’inventano mille scuse per poter passare l’incrocio. A Busto agli
automobilisti se gli fermi le ruote per qualche ora impazziscono. L’auto, per
loro, è ragione di vita, status simbol (infatti molti hanno, o avevano, anche l’auto
per i giorni di festa!)… la usano anche per accompagnare i figli a scuola anche se
questa è a 200m dalla abitazione. Ho fatto “il nonno civico” per molti anni sotto
le scuole e ve lo posso garantire. D’altra
parte in questa cittadina dove i mezzi pubblici sono scarsamente fruibili l’auto
è fondamentale e poi: “lo struscio in centro come lo fai”? Con l’autobus!
Scusate digressione
critica e remember. Ritorniamo alla maratonina: allora si facevano due giri e i
partecipanti erano pochi, molto pochi. Con il passar degli anni, l’ottima
organizzazione e la passione che tutti i soci della San Marco mettono per la
buona riuscita di questa manifestazione, è cresciuta a dismisura arrivando con
l’ultima edizione, di qualche giorno fa, a circa 3000 presenze se si considera
anche la gara non competitiva. Ma crescendo tanto purtroppo gli spazi attuali sono
diventati insufficienti per ospitare adeguatamente questa massa di podisti proveniente
in maggior parte dalla Lombardia e dal Piemonte.
Questa
manifestazione avrebbe una potenzialità di partecipanti anche superiore ai
numeri odierni nonostante gli
automobilisti, la scarsissima partecipazione della cittadinanza e il paesaggio
non proprio lussureggiante. Ma si riesce
a trovare in Busto uno spazio per
ospitare 4000/5000 podisti? Personalmente ho più volte pensato al PalaYamamay o ad una delle tante fabbriche
tessili abbandonate che costellano Busto. Ma sarebbe tutto da verificare. L’alternativa
ultima sarebbe il numero chiuso, massimo 1500/2000 iscritti tra competitiva e
non e si lascia tutto così com’è. Pensieri
in libertà… San Marco aiutaci tu!
Il vostro decennale
affezionatissimo socio scarsamente podista,
Antonio
Capasso
Nessun commento:
Posta un commento
Il vostro commento sarà visibile dopo verifica del moderatore.
Grazie