Bagài,
a Ossona
sono tutti felici e contenti perché la OssonaInsieme
del 2011 è stata un’edizione record con circa 1.300 partecipanti; sono anch’io
felice per loro perché “Quelli della Via
Baracca” questo successo se lo meritano tutto per l’impegno che ci mettono
e per la simpatia che li circonda sempre. Solo per fare un esempio i cuochi
hanno preso servizio alle 5 di mattina per preparare polenta e salsiccia perché
“la luganega la và tajada fresca e minga
la sera prima perché senò la diventa scùra!”
La mia piccola-grande e saggia amica polacca Hanna una volta ha scritto “Mi
piacciono le tapasciate perché vai a correre in paesi dove la gente è felice
perché tu hai scelto di andare a correre a casa loro!” A Ossona è proprio così
al 100%.
Il meteo ha aiutato molto perché la mattinata
era splendida; fredda ma soleggiata. L’an pasà al fiucava de brùt e in tèra
a ghèra un pucìgh ca ta dùeva sèmper
vardà in dùe ta metèva i pè!
All’arrivo ho sentito giudizi sinceramente
positivi anche dagli “agonisti”, quelli per cui le tapasciate sono come le carampane e riescono a parlarne bene
solo a denti stretti: “sì, a l’è minga
màl, ma l’è inteligenta cala tusa lì, però … a l’è propi simpatica neh!” A dire chiaramente che una tapasciata è bella
a fàn propi na gran fadìga.
La bella giornata ha permesso a tutti di
apprezzare a pieno un percorso tipico della campagna lombarda: boschetti,
prati, rogge e canali, orti e cascine. Precise le segnalazioni per il ritrovo;
parcheggiatori “abusivi-autorizzati” ti guidavano al primo posto libero “uè dutùr, metèla lì; gira gira, pian, ociù,
ancamò un cicìn, stop!”;
segnalazioni kmetriche chiare e precise ad ogni km da far invidia a
molte competitive blasonate; incroci presidiati, 4 euro di iscrizione con un
buon pacco gara, ristori ben forniti, ristoro finale pantagruelico.
Ad Ossona ho portato un’astronave di alieni:
il gruppo dei Podisti da Marte, eravamo in 33 come i trentini trotterellanti ed
abbiamo vinto il “Premio del Presidente” come primo gruppo speciale; “Vi piace
vincere facile eh?” E’ vero, eravamo l’unico gruppo extra-terrestre ed extra-tùss-còs ma ci saremmo comunque
classificati bene.
Ho lasciato al Capitano Fabrizio la gestione
del gruppo e sono partito presto perché volevo fare i 18km ed arrivare prima
delle premiazioni e, soprattutto prima che finisse polenta e salsiccia … Ho
ripreso da poco ed ho bisogno di ritrovare la voglia di stare sulle gambe per
tanto tempo; gambe e fiato non ci sono ed allora … ho studiato; ho letto una
teoria che mi piaceva, ho mescolato gli ingredienti, ho shakerato; è saltato
fuori il metodo Galloway-Sbagliato: “se vuoi rendere più efficace la tua marcia
prova ad intervallarla da brevi tratti di corsa”. Uè, funziona!
All’inizio faceva un freddo boia e sul
percorso eravamo quattro gatti; la campagna sonnecchiava, il cielo era
spettacoloso, tutto striato di rosso e poi è spuntata l’alba; tra le cime degli
alberi ha fatto capolino un sole rosso fuoco; è fantastico vivere l’alba dal di
dentro e … mentre stai tapasciando; suona in lontananza la campana della messa
e dal cancello di una cascina esce una sciura
in bici tutta imbacuccata; il sole si alza, la terra fuma e odora di buono.
Agli incroci tanti amici ossonesi; i percorsi
si stanno popolando; al primo ristoro un buon thè bollente con un dolcetto farcito di crema di latte, di quelli che
piacciono alla figlia di Fiona; l’anello
del percorso dei 18km entra nel mio “territorio”; passo sentieri e strade che
conosco bene; la Poglianasca con la sede dell’Abbraccio Onlus, la Strada dal
Signù; al secondo ristoro marmellata di cachi e mandarini siculi; gli amici
cominciano a superarmi; ho voglia di ridere e scherzare con loro; sono felice;
sto andando bene e sto rientrando nel mio mondo!
Scambio battute con Checco, Luchino, tanti Orange
di P&C, arrivano i marziani; incrocio il Beppe Negri e e ci fermiamo per
una foto. Sul rettilineo finale mi supera la Giuli, incrocio Hanna; Giovannona
Coscialunga che si sta cambiando
(bagài, che spettacolo!); mi fermo alla
macchina dove Giancarlo sta scattando foto a raffica e saluto il grande Franco
Rancati armato di cinepresa.
Arrivo giusto giusto per le premiazioni; le belle
marziane ritirano il cesto gastronomico; mentre aspetto il Capitano mi faccio
un bel piatto di polenta&salsiccia: squisita è dire poco!!!
Ma tì ta vè minga a cùr per calà la
cicia? E’ vero ma vuoi non dare soddisfazione a questi cuochi ch’in levà sù cùi gaìn? E poi arriva il
Beppe e per fargli compagnia faccio in bis! Il Michele a l’è tùt preocupà perché al ristoro sono finiti i panini ma de pulenta ga n’è ancamò per tùcc! Così
quando arriva lo Scatenato con la bandiera marziana, faccio compagnia anche a
lui ed è tris (Compa-Beppe 3-1!); se la Maria Grazia oggi si accorge che ho
poco appetito dovrò inventare qualche scusa.
Dopo avere cazzeggiato il giusto mi avvio
alla macchina, cuntènt mè na pasqua e
cunt la panscia piena; dopo un ultimo saluto allo sbandieratore Matteo, ritiro da Occhi-Belli-Sara il mio
“premio in natura” (un casto bacio neh!) e via!
Alla prossima,
Ettore “pulentùn” Compa
***
si ,bella corsa- che freddo all'inizio! ma poi si va. L'ambiente della corsa è sempre affascinante con tutta la gente che lascia a casa i problemi per vivere 2 ore in allegria. Buona la polenta e un bravo ai cuochi!!
RispondiEliminaAlla prossima
Angela
Compa, sempre un piacere leggerti. Bravo!
RispondiEliminaRoberta Lonati
Bella come sempre....!!!
RispondiEliminaBrav pulentun!! te set sempar ul "the best"!!
RispondiEliminaSiguta a scriv insci che te me fet sempar fa propi na bela ghignada!!
E mangia minga trop, ma racumandi, che se no te dinventet gras tant m'en purscel!! :-)
Stefano Moro :-)
Bellissimo racconto hai detto proprio tutto e non penso che la' MARIA GRAZIA si sia accorta di niente anzi ti sarai spazzato tutto al ritorno ahahah ciao e grazie.
RispondiEliminaBravo Compa, sempre gustosi i tuoi racconti, pieni di vita e tanta passione, con il giusto equlibrio di satira. Dopo aver fatto 18 Km, un tris di polenta e salsiggia è più che giustificato. Alla prossima.
RispondiEliminaGiancarlo (Corriamotutti)
Antonio, volevo scriverti due righe anch'io visto che ad Ossona c'ero, ma me ne sono dimenticato. Poi ho visto l'articolo del Compa e mi son messo il cuore in pace. A questa IVV va dato il giusto risalto: bella corsa, bella gente, bravissima tutta l'organizzazione, grande Michele Romanini :-)
RispondiEliminaCiao
Gianni
Michele e Quelli della via Baracca... Santi subito!! A Compa... e già santo!
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