7 luglio 2013

Ossona, venerdi 5 luglio 2013 - Cià o scùr, mì a Osòna ga sùn da sicùr, di Compa

Bàgai,
7 su 7! Le serali di Ossona le ho fatte tutte; non è un caso ma due anni fa fù la mia ultima gara prima del guasto al gomito; e quest’an a l’è la prima dopu la sacagnàda a la spàla.
Ricordo ancora la prima edizione; ad Ossona non era ancora iniziato il regno della dinastia dei Romaninoff; il sovrano era Barak Murùn Neghèr 1°; ritrovo, partenza ed arrivo erano presso il capannone di una tessitura dismessa; ottima organizzazione, bellissima gara; mi innamorai di Ossona e degli Ossonesi.
Anche la 7° edizione è stata di ottimo livello sotto tutti gli aspetti anche se parchegià la machina a l’è semper pussè dùra: ritrovo, iscrizioni, deposito borse ben gestiti; ottimo il pacco gara, eccellente il ristoro finale con tantissima frutta fresca in màn a  la mujè dal Walter e ai àlter spusòtt cunt sù al scusalìt; buona ed abbondante
la pastasciutta; percorso ben presidiato a tutti gli incroci con anche un ristoro al 3°km circa.
L’arrivo in Piazza Litta non mi è spiaciuto; quello in Villa Bosi era decisamente più di atmosfera ma forse era un po’ sacrificato a livello di pubblico. Il nuovo percorso non mi è piaciuto; la bellezza principale della serale di Ossona è il passaggio per le vie del paese piene di gente fuori dalle villette incuriosita dal vidè  ca la banda da foèra de cò in braghètt; sono loro la “ricchezza” di questa serale; i loro incitamenti, gli sfottò, la varietà di gente vera e viva che ti incoraggia e ti sostiene, felice ed orgogliosa che tu abbia deciso di andare a correre al loro paese. Con le variazioni introdotte sono saltate parecchie vie “abitate”; la percentuale di zona industriale è troppo alta e poi … il polverone sul tratto di sterrato era da girone infernale dantesco!
A parte questo anche quest’anno promossi a pieni voti i Baracchini!
Io ritornavo al mondo delle gare dopo la … seconda caduta. Spalla rotta, braccio destro che si arricchisce di una placca marziana al titanio modello Orthofix PHP (PHP = Pauperibus Hominibus Pirlonibus cal voèr dì par i povèr pirla) e diventa sempre più bionico; per passare i controlli aeroportuali avrò bisogno di una documentazione della Nasa.
L’accordo con la mia inflessibile Personal Trainer and Assistant (la mè mujè Maria Grazia Santa Subito) era: “La cammini insieme a me senza fare pirlate” e così è stato; ci siamo iscritti col gruppo Podisti da Marte + L’Abbraccio magistralmente gestito da Giovannona Coscialunga Cardella coadiuvata da Pino George Clooney Cambareri; siamo arrivato secondi con 41 iscritti! Brava Giò!
Per arrivare al ritrovo ho accettato l’invito di Gabriella&Franco che ci hanno dato un passaggio (a guidà la machina a fò ancamo un po’ fadigà); è stata un pieno di gioia ed emozioni rivedere tanti amici marziani, Road e dell’Abbraccio; il mondo dei runners è magico e mitico.
Fedele alle “regole di ingaggio” sono partito prima del via ufficiale per evitare resse e spintoni; con Maria Grazia, Gabriella e Patrizia abbiamo fatto i 5,7km camminando tranquillamente e salutando tutti quelli che man mano ci superavano, fermandoci ad applaudire i più veloci (porca vacca a m’è scapà la Gelsùmina! La và tròp fort cala tùsa lì!), fotografando gli amici, chiacchierando col pubblico.
Quando ci ha superato Don Mancio con il mano il breviario si è fermato a benedirci ma poi è ripartito “Ho fretta, devo aprire la sacrestia!” la mè mujè la mè fa “Cume ta fè a cugnùs cal pretìn lì? Da che gèsa a l’è?”.
Il tratto più bello è stato quello finale, nelle vie delle villette con a varia umanità subìt foèra da l’ùsc; bimbini in mutande e patelloni in bella vista; vegèt cunt al scusà o la majetina da la salute; tanti bimbi vocianti; c’era un terzetto di bimbe che urla a scuarciagola “Veloci! Veloci! Veloci!” ma quando siamo passati noi chissà perché hanno smesso …
Bello come sempre il finale nel Parco del “Convalescenziario” Bosi! Tante tavolate dove gustare un buon piatto di pasta e ritrovarsi con gli amici; le regole di ingaggio prevedevano di non fermarsi troppo soprattutto dove c’era tanta ressa e confusione per evitare botte fortuite per cui dopo avere salutato tantissimi amici siamo rientrati alla base, arricchiti da una bella serata. GRAZIE OSSONA!
Alla prossima,
Ettore “bionico” Compa
foto
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1 commento:

  1. Leggere cosa scrive il nostro Compa aiuta a rivivere le emozioni.Sembra di essere ancora lì, si risentono voci e saluti! Grazie Betty

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