17 marzo 2013

Vigevano, 17 marzo 2013 - "Scarpa D’Oro Ability 2013 per me" di Giusy Versace

Ho conosciuto l’esistenza della Scarpa D’Oro solo 3 anni fa, nel 2011, quando l’amica Manuela Merlo mi chiese di essere madrina dell’evento. Nello specifico per la prima edizione della Scarpa D’Oro in Rosa, 5km non competitivi dedicati alle donne e capitanati dall’assessore allo sport e pari opportunità Brunella Avalle. Essendo tesserata con la Vigevano Atletica e allenandomi lì insieme ad Andrea Giannini, pensai che fosse una cosa simpatica. Il giorno dell’evento mi sono sentita letteralmente drogata dalla carica emotiva trasmessa da tutte le persone presenti, accorse da più parti della Lombardia. 
Un’atmosfera festosa, la presenza di gente di tutte le età cosi carica di amore per lo sport e con tanta voglia di correre mi contagiò a tal punto che mi venne subito voglia di partecipare. Ahimè, con due gambe finte sarebbe stato alquanto
improbabile. Brunella mi si avvicinò tranquillizzandomi e invitandomi a partire insieme a lei, potevamo anche solo passeggiare e bastò un solo sorriso a convincermi. Dopo il primo chilometro dovetti salire sull’ambulanza che ci scortava perché a causa del ciottolato stavo per perdere la mia gamba sinistra. Cose che capitano! Tornai a casa pensando a quanti ragazzi disabili come me avrebbero assistito all’evento da un divano e quanti altri avrebbero voluto respirare e condividere questa esperienza alla quale io avevo avuto il privilegio di presenziare. Bastò poco per convincere Manuela Merlo a darci la possibilità di creare una 5km non competitiva anche per i disabili. Detto, fatto! 
L’anno dopo, nel 2012, l’associazione di cui sono presidente la disabili no limits onlus (www.disabilinolimits.org)  grazie anche all’aiuto dell’amico Daniele Chiesa, lancia la Scarpa D’oro Ability. Un esperimento per dare la possibilità davvero a tutti di correre ed esserci insieme agli altri, senza differenze né barriere. Circa 50 le adesioni alla prima edizione e quest’anno, per la seconda, eravamo in più di 80. Disabili giovani e meno giovani con disabilità più o meno gravi accompagnati da tanti volontari di numerose associazioni (Anfass, Unitalsi, Cip e molte altre) Tra i volontari che hanno spinto le sedie e accompagnato i disabili hanno spiccato i “Podisti da Marte” il gruppo di runners più scatenato che io conosca e che amano correre per solidarietà. Quest’anno, gonfiate le ruote della mia sedia, ero in pole position spinta dal Capitano dei Podisti da Marte, Fabrizio Cosi. 5km di puro divertimento. Nonostante la pioggia e il nevischio siamo riusciti a compiere il giro completo. Per strada ci hanno tenuto compagnia anche le urla di Lele, un altro marziano, e il tifo della gente. Le risate non sono mancate quando nei pressi del Castello Sforzesco ho perso qualche pezzo per strada. Ad esempio, un poggia piede della mia sedia e, nuovamente,  la gamba sinistra che ho dovuto riattaccare “al volo” tra i ciottoli e i san pietrini. 
Unione, solidarietà, divertimento, competizione... gli ingredienti, anche quest’anno, c'erano davvero  tutti.
Arrivederci al prossimo anno!

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