17 marzo 2013

Vigevano, 17 mar 2013 - 7° Scarpa d’Oro: Quando la corsa è come il sesso 2!

Vigevano, domenica 17 marzo 2013
7° Scarpa d’Oro: Quando la corsa è come il sesso 2!
Bagài,
visto che quella delle 50 sfumature ha scritto 3 libri del menga ed ha avuto un successo clamoroso, nel mio piccolo (sigh!) vi dedico il secondo capitolo della saga “Quando la corsa è come il sesso”.
Certo che la biundìna Manu ed il bell’Andrea dovrebbero cambiare il claim di questa gara da “Correre nella Storia” a “Correre sotto l’acqua” e  almen a l’è ‘ndada ben che la minga fiucà.
A Vigevano non sono mai mancato; mi sono innamorato di questa gara dall’edizione zero e da allora l’ho sempre corsa, ad eccezione di 3 anni fa che ero iscritto ma poi mi sono infortunato. Parlemès ciar! Cal àn lì sunt andà, ‘o minga pudù cùr ma ‘l risòtt lo mangia ‘istess!
Quest’anno ho voluto cambiare tipo
di corsa; il mio Personal Kamasutra diceva che la mezza era una posizione troppo impegnativa ed allora mi sono iscritto alla Scarpa d’Oro Ability.
Mi sto impegnando per la raccolta fondi per l’Abbraccio onlus “per non sentirsi soli” in vista della staffetta della Milano Marathon e mi sono avvicinato al mondo dei diversamente abili; l’Abbraccio è una associazione di genitori
che danno supporto ed aiuto a famiglie con bambini con disabilità di vario tipo (http://www.abbraccio.it/); questo mi ha portato ad avvicinarmi a conoscere questa problematica ed a capire gli enormi disagi che tante persone sono costrette ad affrontare tutti i giorni. E mi ha molto colpito il loro slogan “La disabilità non è un crimine!”
Alla scarpa d’Oro da qualche anno grazie all’iniziativa di Daniele Chiesa, maratoneta e papà della “Magica Cleme”, di Giusy Versace  con la sua onlus “Disabily no limits” e di altre associazioni si corre una gara nella gara: 5km in compagnia di ragazzi ed adulti diversamente abili, di cui molti in carrozzina.
Per cui insieme agli amici Podisti da Marte (non “di” !!!) ho dato la mia disponibilità a correre la Scarpa d’Oro Ability in compagnia ed in aiuto dei tanti partecipanti in carrozzina.
E come è andata? Beh, Se la Midnight Run era stata una “sveltina”, la Ability è stata invece una corsa dolcissima e tenerissima tutta tesa a soddisfare le esigenze del partner, con una attenzione particolare ai “preliminari”  ed un post prestazione ricco di coccole e di reciproca soddisfazione.
Bagài ma sun mai trùà inscì bèn! Esperienza da rifare e da raccomandare agli amici.
Nonostante il tempo “infame” (Manu ma una bella novena una settimana prima per avere un po’ di sole?) i ragazzi diversamente abili sono arrivati numerosissimi, ben bardati ed infagottati, insieme ai genitori, parenti ed amici; siamo entrati per primi in pista e ci siamo schierati come un picchetto d’onore a salutare tutti i prodi atleti della mezza che, mentre raggiungevano la linea di partenza, ci hanno accordato un tributo caldissimo.
Appena fuori dallo stadio ci hanno fatto saltare un pezzo del percorso in modo da poter incrociare gli atleti e farci superare da loro lungo il bel tratto delle suggestive vie del centro di Vigevano; sui tratti in sasso ed lungo la Cavallerizza i nostri “carrozzati” hanno anche potuto godere di un bel massaggio … rinvigorente.
Siamo stati superati anche dalle bellissime concorrenti della Scarpa d’Oro “Rosa” che indossavano una sgargiante maglietta color fucsia, un colore cha fa moooolto figo!
All’arrivo standing ovation del pubblico presente sugli spalti.
Bellissima la medaglia che abbiamo ricevuto anche noi dalle mani di un gruppo di vivacissime bimbette; certo che per mettere la medaglia al collo da cala bèla stangòna da la mè amìsa tedeschina Dagmar hanno dovuto prendere la scaletta ---)))
Insieme alla maglietta ci hanno dato anche una copia della Provincia Pavese con un inserto tutto dedicato alla Scarpa d’Oro; che sorpresa nel vedere una foto a tutta pagina dello scorso anno con la Popi “Tina Turner” Pasolini che spingeva una carrozzina!
In prima fila sulla carrozzina spinta dal capitano Marziano Fabrizio c’era quel peperino di Giusy Versace che è riuscita con la sua vivacità a mettere a dura prova le parti meccaniche del mezzo tanto che  ogni tànt na saltava via na quai  tòcc...
A fine gara ho potuto conoscere personalmente Giusy che è davvero una persona bellissima dentro e fuori.
Purtroppo ho finì talmènt a la svelta che al risòtt a l’era ancamò còtt e alùra? E alùra ‘o fa un fiùrètt; ho ciapà trì fèt de crostata (mmm che bòna!) per i mè dòn: Santa Maria Grazia consorte, la sciùra Maria, la mè mamèta e l’Antugnèta, la mè suocera.
Sulla mezza lascio i commenti ad altri; a mì me pàr ca l’è ndada bèn cume i alter àn; qui a Vigevano le cose le fanno sempre per bene.
Alla prossima,
Ettore “disabile in corsa” Compa
Servizio Fotografico
Quando la corsa è come il sesso 1!
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