Notte
insonne quella che precede la mia Stramilano 2013, tanta voglia di esserci
nonostante un malessere diffuso, prendo qualunque cosa tanto che all’antidoping
mi avrebbero trovato sicuramente positivo: aspirina in primis! Da giorni so che
sarebbe piovuto, e non poco, in questa domenica mattina e mi organizzo di
conseguenza, io. Il mio amico Teo, mi ha gentilmente ritirato il solito
scandaloso pacco gara della manifestazione e nell’apposita sacca gialla metto
il mio cambio asciutto che lascio all’ottima croce rossa, un cambio in più in
auto visto Giove pluvio non lascia intravedere la fine. Mi cambio in metro a
Cairoli, esco col mio bel sacchetto della monnezza addosso giusto per consegna
sacca, mi sento chiamare ed è il CapuccettoRossoCapasso nella sua mantella che
lo protegge interamente, beato lui, da pioggia e a aria fredda. Poi un minimo
di riscaldamento
che faccio lentamente nel mio settore verde. Lo speaker
mono-tema che continua a dire che “siamo eroi, che abbiam passione ed
entusiasmo”…bla bla bla, mentre si avvicinano le 11 ora del via. Il momento più
significativo della giornata è senz’altro il tributo dedicato a Pietro il
Grande Mennea con tanto di trombettista che suona il silenzio, brividi, non
ancora per il freddo, ed applauso al mito, poi il conto alla rovescia dello
speaker (cosa che non si fa!) ed il cannone: BOOOOM viaaaaaaa. Primi centinai
di metri nelle piscine del sinistra/destra fuori dall’Arena, il Sempione e...
la mia amata Milano. La mia gara è andata via come volevo sui 4’/Km, soffrendo
in alcuni punti le ventate fredde. Arrivo in Arena stanco, ma non distrutto. Fin
qui tutto come avevo preparato…
Anche
a me succede di partecipare all’organizzazione di eventi, tra cui una corsa
podistica e so benissimo che non è facile, ma quando hai la responsabilità di
gestire un evento che coinvolge decine di migliaia di persone devi pensare a
tutto ed adattarti alle situazioni che vengono a crearsi. E’ vero che non puoi
anticipare l’imprevisto, ma non far nulla è colpevole! L’organizzazione pur
sapendo delle temperature basse e dell’acqua cospicua che sarebbe piovuta ha
operato come se niente fosse, risultato: un disastro! Grazie.
Torno
a casa ascoltando, tremante, “The Dark Side of The Moon” dato che proprio il 24
Marzo ricorrevano i 40 anni dall’uscita di questo capolavoro assoluto che parla
di pazzia. Tema adatto alla giornata: pazzia di noi runners che per correre in
certe condizioni troppo giusti non siamo certo, e pazzia del pool organizzativo
che ha dimostrato totale inefficacia. Aveva ragione il “bla bla bla” all’inizio?
Siamo eroi di passione e di entusiasmo? Non lo so, di sicuro so due cose: 1)
che siamo noi amatori l’anima di questo sport nonostante la FIDAL; e 2) che non
siamo eroi, ma gente straordinaria innanzitutto perché siamo runners e poi perché
nonostante succede che in certe gare ci Strattino male in modo sistematico, noi
teniamo botta e ce la corriamo lo stesso. Organizzatori fate una cosa
semplicissima, provate a mettervi dalla nostra parte, almeno una volta!
Buona
Pasqua
A me non l'hanno manco consegnata la medaglia. Meglio così, avrebbe fatto la stessa fine del pettorale: nell'immondizia!
RispondiEliminaSempre bello leggerti Andrea.
RispondiEliminaE se sono riusciti a far arrabbiare uno come te ...
se ricordi anche gli anni scorsi non c'è mai stato spogliatoio, ci siamo sempre cambiati nelle aiuole del Parco, la pioggia e il freddo hanno messo a nudo questa carenza cronica.
Il prossimo anno resterà tutto uguale perchè se noi cerchiamo di trattare al meglio i runners che ospitiamo qui sanno di poter contare su un bacino d'utenza quasi infinito. Per ora.
Grz Michi, io credo che noi trattiamo meglio i runners non perché "temiamo di perdere avventori", ma semplicemente perché siamo noi stessi runners e sappiamo cosa come si sta "dall'altra parte", cosa si prova, desideri ed aspettative, cosa serve, perciò ce la mettiamo tutta a far io meglio per NOI. Io personalmente dalla tua serale di Ossona ho "rubato molto"! :-)
RispondiEliminaAndrea