Il mare d’inverno
…è verso l’interno, qualche nuvola dal cielo che si butta giù.
Il mare d’inverno non è solo la bellissima canzone di Enrico Ruggeri, ma è la Run Christmas Family for Claudia, che oggi all'Idroscalo di Milano ha visto correre insieme i Road Runners, storica società milanese di piè veloci e i Podisti da Marte, piè altrettanto veloci, alieni alla pigrizia in tutte le sue forme, soprattutto a quella che impedisce alle bocche di aprirsi al sorriso.
L’idroscalo, lo sanno bene i milanesi, ma l’hanno capito anche i non indigeni è il mare di Milano, un mare, in questa stagione, romantico come è il mare di Capri. Oggi romantici lo siamo stati tutti, anche l’Ettore Comparelli che è un omone che immagineresti bene con la barba bianca di Babbo Natale e un nugolo di bambini intorno.
C’eravamo tutti, anche quelli che, non sapendo tradurre family dall’inglese, hanno pensato che si trattasse della consueta corsettina
(i soliti 50 km) domenicale. E invece no, perché tutti hanno adottato tutti, e così improbabili mariti si sono visti improvvisamente cambiare stato anagrafico: da impenitenti non coniugati a poligami, figli unici con una decina tra fratelli e sorelle e ..nessuno, ma proprio nessuno è rimasto solo.
(i soliti 50 km) domenicale. E invece no, perché tutti hanno adottato tutti, e così improbabili mariti si sono visti improvvisamente cambiare stato anagrafico: da impenitenti non coniugati a poligami, figli unici con una decina tra fratelli e sorelle e ..nessuno, ma proprio nessuno è rimasto solo.
La nostra, quella di Ugo (Maria Grazia-NdR) e mia, è stata una famiglia allargata e, devo ammetterlo, per chi non è mai stato capace di farne una sua… è una gran bella conquista. Come salire sul k2 con i sandali. Tutto merito del Comparellone (cui va tutto il nostro ringraziamento per averci fatto provare l’ebbrezza!).
E se facessi il fratellone delle galline? se ne esordì quando invitò i marziani alla gara. Ugo, che non è abituata a fratelli ma se li immagina sempre migliori di un fidanzato si è buttata a pesce sulla proposta, dimenticandosi che le talpe nuotano solo negli stagni e al mare…. avrebbero bisogno di una ciambella salvagente. Io mi sono detta che se sono sopravvissuta ad Ugo, un fratello non avrebbe fatto troppi danni.
Della mia stessa opinione deve essere stata Gnagnetta gna, che, con passo felpato da felina adottata da Milano, prima ci ha chiesto timidamente se il pollaio si trasferiva al mare per questa domenica e, avuta risposta affermativa ha lanciato un bel “mi adottate”? Una gatta in un pollaio? Ma allora è vero che il mondo va alla rovescia, ma allora se i gatti amano le galline, i cani corrono con le famiglie, le famiglie si formano al momento, ma davvero i marziani sono arrivati e la luce oscurerà le tenebre per sempre.
Perché se vogliamo parlare di famiglia, che famiglia sia. Di quelle belle grandi, grandissime dove, dopo il terzo figlio non sei più tu ad andare al pronto soccorso, ma è il pronto soccorso a venire da te.
E così arriva la Giuliana Serracchioli, sempre più magra a compensare la golosità del fratello Compa, che si sa i figli sono tutti fiori uno diverso dall'altro e la Stefania Lanzillotto, la sorella perennemente ritardataria che la mamma le ha fatto fare la professoressa perché così può imparare ad arrivare in orario.
Una famiglia che per ricordarsi se hai perso qualcuno il papà, Antonio Andò Capasso, deve fare l’appello come a scuola. E allora vai: Fabrizio Cosi, presente, Lucrezia Alfieri, presente, Massimo Volpi (è al gabinetto, ma è presente), Simona Heidemberger, presente, Franco Leonardi (è dal preside, fumava prima della corsa), Claudio Grassi, presente, Graziano Ba, presente, Edda Lucchini (sta dando da mangiare al gatto della scuola, è presente)…..Renato Papazian, assente, Patrizia Gentili, assente, …..
L’appello è lunghissimo, infinito; Andò Capasso non ha più voce ma gli sono rimasti gli occhi, e lo sappiamo tutti: ai papà basta un’occhiata per farsi capire….. anche se poi… la nostra sorella piccola Simona, la solita ribelle irriverente, non fa mostra di averne timore e se ne fa beffe, con la sua amichetta americana, mostrandogli il suo lato migliore.
E poi, Giorgio. Lo stavo dimenticando perché tra noi fratelli e sorelle è il più serio e non dà problemi, anche se la mamma mal digerisce quel suo codino che fa tanto Davy Crokett.
Eh, la famiglia. La mia di oggi, ma anche di domani e dopodomani e di un mese e di un anno e di un secolo, è bellissima. Siamo strani è vero, ma ci amiamo, non siamo tutti belli (soprattutto i fratelli, hanno preso da papà), ma ci amiamo, a scuola non andiamo sempre bene, ma ci amiamo, siamo polentoni un po’ teròni, ma ci amiamo, a volte siamo tristi, ma ci amiamo, siamo sempre in fermento, ma ci amiamo, siamo marziani, ma ci amiamo, siamo runners ma ci amiamo, siamo road, ma ci amiamo.
Eh basta!!! MI STAI FACENDO VENIRE I CAPELLI DRITTI.
Gabriella Mainardi
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ho una famiglia degenerata; mia moglie stamattina mi ha tradito per un catechista; volevo adottare lamisangeles e mi ha bidonato; mi sono fatto adottare dalle mainard's, gnagnetta ed andò e dopo 500m dalla partenza sono tornati tutti indietro e mi hanno mollato da solo ...
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