Ogni volta mi illudo di passarla liscia, di non farmi prendere da quell'ansia preparatoria che accompagna ogni organizzatore cosciente. Invece il contagio è arrivato anche stavolta per via dell’eccezionale numero di iscrizioni che abbiamo registrato sabato.
Scongiurato da giorni il rischio pioggia, grazie alle dritte di amici meteorologi amatoriali, constatato che la copertura dei servizi della corsa era garantita, rimaneva l’incognita “partecipazione”.
Il poco fa paura, ma anche il troppo spaventa. Specialmente quando gli spazi e le strutture a disposizione rischiano di non essere adeguati e i rifornimenti alimentari programmati insufficienti.
Corri in giro per il mondo (per modo di dire …) tutto
l’anno, prendendo il bello e il brutto che c’è in ogni manifestazione, ma quando è il tuo turno di ospitare vorresti che ogni podista si portasse a casa solo il bello, anzi il meglio. Vorresti rimanere immune da critiche ben sapendo che è un’utopia.
Si lavora tanto per quello, per poter garantire agli altri ciò che piacerebbe a noi: un parcheggio comodo, un servizio iscrizioni rapido, un bel pacco gara a prezzo congruo, un percorso gradevole ben segnalato e presidiato, un ristoro abbondante e vario, premi per tutti i gruppi presenti.
Ad Ossona alcune di queste cose sono impossibili, il parcheggio su tutte, molte altre no e su quelle cerchiamo di costruire i nostri punti di forza. Diventare podisti al servizio di altri podisti, di cui conosciamo bene le aspettative.
Forse viene da qui l’apprezzamento per il nostro lavoro, che come tutte le attività umane non è infallibile.
Oggi è mancata la polenta per tutti, mi dispiace, abbiamo sottovalutato l’effetto che il freddo fa sul centro della fame e la correttezza di chi si è presentato più volte col piatto in mano. Erano “solo” 750 porzioni …
Però abbiamo creato un deposito borse, servizio atipico per una non competitiva, consci della distanza tra parcheggio e ritrovo e per dare una risposta ai furti commessi sulle auto l’anno scorso. Questo credo sia importante.
Ci siamo trovati per fare sport, per farci compagnia, per riempire il pozzo dei nostri sentimenti con sorrisi, abbracci e per solidarizzare con chi ha bisogno.
Fosse per me firmerei un accordo senza fine di sodalizio con Abbraccio Onlus, per nobilitare lo scopo del nostro operato, perché Giorgio e Simona sono persone speciali.
Ma il consiglio direttivo è in scadenza e il prossimo chissà … potrebbe avere altre idee in merito.
Per il momento ringrazio tutti gli oltre 1400 partecipanti, la mia splendida squadra e gli ausiliari di supporto, i Podisti da Marte per la massiccia e coreografica presenza, Andò per i servizi fotografici, i 43 gruppi podistici presenti, la Pro Loco di Ossona, il Gruppo di protezione civile Ali Bianche di Ossona, la Polizia Locale, la Fiasp Comitato Mi-Mb, l’Asilo nido Il Mondo di Pollicino.
Ringrazio infine la mia famiglia che mi ha concesso una settimana di “aspettativa”: da domani torno a fare il marito e il padre come si deve.
Michele Romanini
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