25 novembre 2012

25 Nov 2012, Ossona - Il cerchio, l’ abbraccio e persone straordinarie di A. Maltagliati

Fresco fresco 39enne mi dirigo a Ossona col mio amico Stefano, lui in ripresa da problemi fisici, io con testa e forma da fine stagione. Vado volentierissimo a trovare quella gran persona che è il Michele Romanini e tutto il suo gran bel team della Via Baracca. Io e lo Ste optiamo per il percorso da 18 Km da fare in scioltezza, conosco già il giro poiché 2 anni fa sono stato uno tra i non molti intrepidi che nella mattinata che fu di freddo, pioggia e neve affrontò il percorso. Arrivo sapendo che ci sarà moltissimo traffico visto i post del Michi su fb, saremo oltre 1000, alla fine 1400, contentissimo per lui! Partiamo proprio da tapascioni, la “non competizione” ed il traffico
sul tracciato impongono un ritmo blando. Proprio in mezzo alla campagna su una curva a sinistra chi ti trovo? Antonio-OssonaPresente-Capasso! Ci fermiamo e ci facciamo fare la foto. Viaaaaa, pian piano si sgrana la folla e cominciamo a girare su un buon ritmo che teniamo fino alla fine, per una buona media di 04:31. Stefano è contento, io pure, ce la siamo chiacchierata e goduta! Ma questa domenica per me ha un senso tutto particolare che va ben al di là di un relativissimo tempo. Ho chiuso un cerchio, per motivi che non vi sto a spiegare avevo un “debito” morale e pecuniario. Non era un peso, ma una volontà di dare a chi merita davvero. Il tutto ha una sua storia, che nasce da Michele passa attraverso me ed arriva all'immensa Simona. Ho la fortuna di chiudere questo cerchio proprio  in “casa” del Michi. Do a Simona ciò che devo e voglio. E mi sento come se ho vinto, non mi importa cosa, ma ho vinto. Simona mi chiede come mi chiamo, le dico che non importa, ci scriveremo poi su fb.
Una corsa speciale per me per tre motivi: ho corso con Stefano, per una volta senza coltello fra i denti; ho apprezzato di nuovo l’immenso ottimo lavoro dei biancorossi di Ossona (uno spettacolo agli incroci tutti che salutano e sorridono); ho condiviso la mattinata con due persone straordinarie: il SIGNOR Michele Romanini e l’infinita Simona, mamma ed angelo di Niccolò.
Un ultimo pensiero, ci sono proprio cose che se non le vivi non le puoi capire, ma ancora di più non puoi dire di aver vissuto. Io corro e stamattina è stato tutto questo, ho vissuto. Esperienza straordinaria. Grazie.
Andrea Maltagliati

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