E’
di nuovo quasi Natale e il popolo di Marte… riparte.
Ogni
missione è una storia diversa, un nuovo racconto di persone e di cuori, un
viaggio unico, intorno al bene che la città sa e può esprimere. Noi siamo il
popolo di un pianeta che è lontano, ma ci stiamo avvicinando a passi svelti al
mondo reale, ci infiliamo in ogni spiraglio di possibilità e da sempre lo
facciamo… correndo, sorridendo, fischiando, urlando la nostra gioia, ululando
alla luna, chiamandoci per nome affinché si sappia chi siamo…
Siamo
buffi, siamo assurdi, siamo ridicoli, e lo siamo per non passare inosservati,
per non essere solo un evento che si può dimenticare, ma per restare impressi
nella memoria, e seminare il germoglio di un pensiero.
Ormai
è chiaro che ognuna delle nostre missioni deve avere un dress code e, se Natale
ne impone, per tradizione, uno in particolare, la fantasia marziana lo
interpreta come le pare, e giù Babbi Natale neri, Babbi Natale coi guantoni
pronti a sferrare… amore, Babbe Natale sexy, pastori tirati da pecore, sacre famiglie
multiple, re magi da Marte, Angeli e arcangeli, alberi di Natale che corrono e
scivolano sul monopattino pieni di palle e lucine e addobbi, Babbi Natale di
tutte le dimensioni e fogge, e un solo e unico elfo… che col megafono muove e
guida la nuvola di cuori in giro per Milano.
Si
corre (troppo forte?), si va (giringiro), si gira (intorno a una piazza), si
sale (sui tram), si scende (in Metro), ci si siede (in mezzo alla strada) per
fare le foto, ci si china (ad altezza bimbo) per fare altre foto, si danno
(fiori) si riceve (un grazie, un sorriso), ci chiedono (chi siete?),
rispondiamo (Podisti da Marte), si
parla(correndo), si respira (un affanno), si corre (pianino), si respira
(fortissimo), si urla (Buon Natale!!!), si sorride (mai smettere di farlo), si
aspetta (di farsi scattare una foto), si sorride (a un signore che ci guarda),
si guarda una vetrina (con dentro i giapponesi che ci fotografano), si rallenta
(ma quanto corrono questi stasera?) e, quando ci si ferma, si ritrova l’amica
che si sperava di vedere ancora in corsa (si sorride), e si riparte (mai
fermarsi!)…
Le
piazze si illuminano delle nostre stelline, le strade risuonano della voce
marziana, la gente si gira, stupita e contenta, Milano si accende, di mille
colori, i bambini ci danno il cinque, i vigili ci sopportano, la Polizia si
ritrae, il sindaco, se fosse in “casa” ce lo butterebbe un bel secchio di acqua
gelata? Ma quanti siamo? Ma che facciamo? Ma da dove veniamo? Ma perché? Giorno
verrà in cui Milano saprà rispondere senza domandare.
Via
Dante, l’ultimo brandello di strada, a passettini, sola, col pupo di plastica
tra le braccia, una pazzerella con le ruote e gli occhiali “di Natale” appena
dietro, un albero di Natale mi fa la foto, una Babba Natala me ne fa un’altra,
li lascio andare avanti a me… tanto so dove trovarli: li sento, tutti li
sentono. Come fai a non sentirli? Batte il grande cuore di Marte, batte per la
città, che dovrà aprirlo questo regalo che le facciamo.
E
io? Io mi giro e metto gli occhi negli occhi della mia amica e le sfioro la
guancia con la mia e sono contenta… persino di più.
Laura Amisano
***
grande Amis!!!
RispondiEliminaBrava Lamisangeles....
RispondiEliminaÈ vero, lo dovrà aprire 'sto regalo. E lo aprirà, vedrai cara carissima e magica lamisangeles.
RispondiEliminaMadonnina ... che bel racconto!
RispondiEliminaE' una emozione leggere questo racconto quasi piu' grande che l'esserci (quasi)di corsa :-))
RispondiEliminaGrazie cara, carissima, Maryam
Bel racconto Laura...quando le emozioni raggiungono le parole, passando dal cuore...attraverso le scarpe da running!
RispondiEliminaNon sapevo che su Marte si festeggiasse così bene il Natale: eravamo magnifici!
RispondiEliminaBuon Natale Marziani (e Laura)
Nel mese di dicembre per motivi professionali purtroppo mi isolo un pò, ma poi appena "tornato" vado sul sito dei simpaticissimi amici marziani......come sempre siete fantastici. Vi abbraccio tutti, un salutone a Laura che con le sue parole mi riempie il cuore di emozioni.
RispondiEliminaDalla runner's house auguro a tutti un felice 2012. Oriano