La casa fatta di acqua
Da ormai più di un anno la fontana di Piazza Castello a Milano è sinonimo di gioia, corse, amici e persino casa.
Quando con i Marziani ci troviamo per le nostre missioni, alla fontana, che ormai è nostra e potrebbero tranquillamente intitolarci (!), è come tornare da ogni luogo, da ogni distanza, al nido. Non so se altri condividono questa sensazione, ma quel luogo, riempito di colorati podisti, equivale al concetto affettivo di casa, di luogo dove tornare dopo viaggi e avventure, per condividere e convivere.
Ieri, in occasione della 40a Stramilano, alcune marziane e molte altre podiste, si sono riunite per ricordare con la loro corsa, indossando una canotta violetta, una ragazza che non c’è più, una podista d’eccellenza, una di noi: Michela Rossi.
Non voglio parlare di lei, voglio solo dire che anche in questa occasione la fontana di piazza Castello è stata di nuovo casa, muri d’acqua si innalzano a racchiudere tutto questo amore, questa gioia, questo vivere positivo, questo condividere, questo essere un gruppo e parte di qualcosa. Ed essere tutte noi, ciascuna a modo suo, quel “qualcosa”.
Michela diceva che correva perché era una podista, e noi ci siamo chieste cosa volesse dire. Per me vuol dire che ciò che lei era dentro, come persona, poteva manifestarsi solo correndo, con uno sport pulito, gioioso, faticoso ma ricco di emozioni positive, uno sport che è introspezione, ricerca di sé, sfida con se stessi, e poi, alla fine della corsa,dopo quel viaggio “dentro” si può offrire al mondo, agli altri, un “noi” più bello, più luminoso. Dopo il lungo cercare, si trova la risposta.
Ieri, di nuovo, noi tutte, insieme, siamo state “casa” siamo state “nido” e sono sicura che lo saremo ancora. Tutto si ferma, per un momento è come se qualcuno trattenesse il respiro, un momento solo, mentre ci riuniamo sorridenti, per una foto, allora il muro sale, si alza intorno a noi, per me si fa silenzio nella mia testa, mentre aspettiamo il magico click, di nuovo, e ogni volta non sono più solo io, noi “siamo” tutti insieme, perché solo così possiamo essere. Anche per me, come per Michela, vale l’adagio: non sono una podista perché corro, corro perché sono una podista, e io aggiungo che vengo da Marte e ho una casa fatta d’acqua e d’amore.
Laura Amisano
Michela ha delle ottime amiche , io credo che lo sappia. Brava Laura
RispondiEliminaFranco
GRANDE LAURA,
RispondiEliminaogni commento è veramente inutile.....fai veramente capire ciò che le ragazze dallo sport "pulito" hanno dentro.
Baci Dario
WOW, FORSE CE LA FACCIO A TROVARTI!AMISAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!
RispondiEliminaNON RIESCO A TROVARE LE PAROLE GIUSTE CHE NON SEMBRINO "ARIA FRITTA" PARAGONATE A COME ESPRIMI CIO' CHE PROVI E VIVI. MA, AD ESSERE SINCERA, STO SOLO SPERANDO CHE SIA TUA ABITUDINE LEGGERE I COMMENTI A CIO' CHE SCRIVI. TI STO CERCANDO DA UN SACOO DI TEMPO E NON TI TROVO DA NESSUNA PARTE. STASERA, PER CASO SON FINITA QUI E HO TROVATO QUESTO TUO SCRITTO.
TI PREGO CERCAMI SU FACEBOOK.
AH, SONO MAURA...TI RICORDI, VERO?
P.S. SE QUALCUNO CHE CONOSCE LAURA DOVESSE LEGGERE QUESTO MIO MESSAGGIO E POTESSE GENTILMENTE FARLE SAPERE CHE LA STO CERCANDO MI FAREBBE UN GRANDISSIMO REGALO