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2 maggio 2019

I CINQ CASINOTT 44 edizione…una grande storia, di R. Preatoni

 Che bella manifestazione sportiva: I Cinq Casinott ti fa toccare con mano l’allegria e la felicità che uno sport semplice come la corsa ti trasmette.
Ieri 1° maggio già dalle ore 7 tantissime persone sono venute all’oratorio di Lainate per trascorre una mattinata di corsa, ma soprattutto un modo per stare assieme e divertirsi.
Grazie anche alla bella giornata e a una stupenda organizzazione ormai collaudata da anni, la manifestazione è stata un vero successo.
La partenza è alle ore 9 dall’ oratorio, prima tutti i bambini e poi via il grande fiume di persone. Qui c’è il podista professionista, l’amatore, ma soprattutto tanta gente. Le famiglie, gruppi di amici che si improvvisano atleti anche solo per poche ore, tutti animati da questo senso di leggerezza, libertà e voglia di vivere belle emozioni.
Il tragitto della manifestazione non è semplicissimo, ci sono due percorsi uno da 7 km e uno da 13 km.
Passi tra il paese di Lainate fino al suo centro storico dove trovi il bivio dei 7 km, a diversi tratti molto belli nei boschi e accanto al canale villoresi, il paesaggio arricchisce gli occhi.
Sul percorso ieri un sacco d’incontri persone che magari vedi solo qui, amici che senti per WhatsApp o Facebook, mi incitavano mi salutavano. Ogni ciao o dai, mi dava un senso di quanto è bello questo sport e poi tutti noi davanti ciak del nostro Andò ci sentiamo delle star.
Allo svincolo dei 7 km facevo fatica li la tentazione è stata forte giro e sono arrivata e poi è festa.  Ma tengo di testa e mi dico vai avanti, via percorro tutto i Villoresi e entro nella parte del laghetto, qui non so mai come possa accadere forse è proprio la testa ti dice sei arrivata aumenta, e cosi assieme a un caro amico iniziamo a incrementare, raggiungo altri amici, ma ormai ero sfinita, mi aspettano tutti e assieme tagliamo il traguardo!
La felicità passa sempre da un po’ di fatica, ma poi che bello mi abbraccio con chi mi ha aiutata e via finalmente verso uno dei ristori più belli delle tante gare!
Un caro saluto
Raffaella

1 aprile 2019

Run for Parkinson: correre fa bene (fa bene qui e fa bene qui.. ognuno poi stabilisca dove). M. Marando

[ TUTTE LE FOTO ] - Si è tenuta ieri mattina, domenica 31 marzo, in una Legnano calda e fiorita, la corsa benefica diretta a sostenere la As.Pi. Ass. Parkinson Insubria Onlus Legnano, associazione che sostiene e contribuisce alla ricerca per debellare questa tristemente nota patologia.
Il caldo ed i fiori di cui sopra hanno incorniciato la gara podistica illuminandola di primavera, ma hanno anche fatto sputare il sangue a tutti quelli che – come la sottoscritta – starnutiscono ed ansimano fino all’anossia sin dal primo sbocciare di germoglio (e mio marito ci ha sperato fino all’ultimo…) ed a coloro che, consapevoli della inattendibilità delle previsioni atmosferiche per la strafottenza del clima di questi tempi, temendo l’arrivo del vento artico delle steppe russe si sono vestiti come se avessero dovuto correre la Polar Marathon, con fasce di micropile, cappelli di lana di vetro, guanti, giubbini, calzettoni e manicotti probabilmente autocombusti a fine gara.

13 giugno 2018

9/10 Giugno 2018, Saronno - 35^ Edizione 24 x1 ora, di F. Clerici

[ FOTO ] - Questa sera involontariamente ho ascoltato la conversazione della mia vicina di casa. Credetemi, non sono una spiona..chiudevo solo le finestre perché ha il vizio di fumare sul balcone e non sopporto l'odore di sigaretta in casa.Ma poi mi hanno colpito le sue frasi, dette con la convinzione che solo i 16 anni ti possono dare..diceva alla sua amica "Ramo, tu devi pensare a cosa è bene per te..non devi seguire gli altri! Nella vita prima di ogni altra cosa, devi pensare a cosa è il meglio per te, perché non sempre una cosa che fa star bene gli altri, fa star bene anche te e prima lo capisci, meglio è!"
Poi ho chiuso le imposte perché il discorso stava prendendo una brutta piega e mi sono messa a pensare alla consapevolezza di questa ragazza, stupita da quanto profonde siano state le sue parole nei confronti dell'amica in difficoltà.
Mi ha sorpreso perché l'ho sempre considerata una adolescente un po' svitata in piena fase ormonale, come è giusto che sia a quell'età 😊

14 maggio 2018

13/5/ 2018, Samarate (VA) - Helirunner 4.0: istruzioni per l’uso, di M. Marando

[ Tutte le Foto ] - Per comporre una buona prestazione agonistica e confezionare una giornata con i controfiocchi (sto cercando di limitare al massimo il mio essere naturalmente sboccata, ma non so quanto durerà…) si prega di seguire le istruzioni di seguito indicate. Meglio se con ironico spirito autolesionista.
1: prendi un pazzo riccioluto, mettilo in una cascina e dagli un milione di tubi da tagliare (il testimone), un frigorifero da riempire di birra, gatorade e the al limone (ripartiti con le seguenti percentuali: 97%, 2%, 1%), una strada da tracciare ed una bicicletta per fare da apri pista e sputare l’anima;
2: riprendi il pazzo di cui sopra, mettigli a disposizione Facebook e consentigli di distribuire canottiere stampate, le cui foto sono state pubblicate e visualizzate più di qualsiasi concorso di “miss maglietta bagnata” da parte del maschio medio italiano;
3: parla con l’Altissimo (o chi per lui) e chiedigli per cortesia di aspettare a far piovere che altrimenti il pazzo di cui ai precedenti punti mi va in depressione e poi con la messa in piega dei riccioli siamo fottuti…

10 aprile 2018

08 aprile 2018, Maratona di Milano - Emozioni alla 10a, di D. Casiraghi

[ FOTO ] - Ed eccomi  qui dopo questa giornata di emozioni che non credevo più essere capace di provare. Da due anni non faccio maratone limitandomi a fare tapasciate e qualche mezza maratona. Ma si sa i 42 chilometri sono un’altra cosa, i 42 chilometri sono quelli che ti lasciano le cicatrici della fatica e ti marchiano a vita per l’impresa che hai compiuto. Non importa se ci impieghi 3 ore o 6, quello che conta è che tu con il tuo cuore hai avuto il coraggio di provarci.
Per me questa iscrizione è stata una follia, mi ero ripromessa di fare almeno 10 maratone ed eccomi qui: questa sarà la mia decima maratona. La maratona di Milano perché Milano è la mia città e voglio godere di questa festa. Durante la preparazione il clima non è stato dalla mia parte: praticamente ogni fine settimana erano cascate d’acqua dal cielo. I 30 chilometri li ho percorsi sotto il diluvio e il vento. Piano piano ho messo chilometri nelle gambe, ogni domenica e piano piano ho riacquisito la capacità di correre tanti chilometri.

26 marzo 2018

Stramilano 2018… come fai a non divertirti? di M. Marando

[Servizio fotografico] - Correva l’anno 2018, giorno del Signore 25 marzo, alle ore 10.30 circa… ma non era solo l’anno a correre in questa domenica milanese, perché con lui c’ero io ed altre cinquantamila persone (runner più, runer meno), una masnada di fotografi oltre al fotografo malandrino (cui tributare ogni onore e gloria), Stefano Baldini che come sempre mi è sfuggito, i bersaglieri e le loro trombe (ed io ripenso a Baldini…).
Il tempo è stato clemente e, come sempre, quando c’è tranquillità nell’aria, io sbaglio tutto:
l’abbigliamento, dato che ho indossato il completo per correre in Lapponia, ingannata dal resoconto del meteo del cellulare, quando invece avrei fatto meglio a cacciare la testa fuori dalla finestra, ma comunque fiera ed orgogliosa

5 febbraio 2018

Aranciolona: storia d’amore e di tradimenti, di M. Marando

( FOTO ) - Ah che domenica meravigliosa! Ah che sole, che aria frizzantina, che allegria! L’allegria che solo quelli di Podismo e Cazzeggio riescono a diffondere nell’aria, come le girandole da giardino. Ondate di arancioni che il Dalai Lama ha pensato per un attimo di dover venire in valle con gli scarpini da corsa! Bello, bellissimo! Tutto meraviglioso. I percorsi fantastici, tanto quanto lo è la Valle. Io ho fatto dignitosamente la 19 km (e qualche etto in più... che faccio, lascio?) e sono stata felicissima di essere arrivata viva al traguardo (non ho trovato le arance ma sono in overdose da tiramisù...). Ho superato (fingendo una prestanza atletica evidentemente inappropriata) il primo ristoro e pure il secondo, abbandonando a malincuore l’idea di trastullarmi

5 novembre 2017

5 ottobre 2017, Daverio (VA) - Palestra al caldo o trail sotto il diluvio? Nessun dubbio..., di G. Colombo

Ho scelto proprio una bella giornata - si fa per dire - per esordire in un trail. Era da qualche tempo che avevo voglia di provare una corsa “in natura”; ma in questa fase di poco allenamento ero conscio si trattasse di un rischio. Con gli amici Maddy, Beppe, Faust e Stefano, la scelta è caduta sul “Trail delle Terre di Mezzo” corto, da 14 km. Dislivello non eccessivo: ma le condizioni climatiche hanno reso tutto ancor più difficile.
Diluvia al risveglio domenica mattina. Il punto chiave della mattinata è stato l’incontro con tutti a casa di Beppe; nessun tentennamento, si parte subito, insieme. In meno di mezz’ora si raggiunge Daverio, formalità di iscrizione svolte in un amen. Ci trasferiamo in palestra, dove incontriamo gli amici competitivi: da Curzio a Michele (iscritto al trail lungo), Alessandro e Maurizio. Con noi c’è Daniela, anche lei esperta di trail e iscritta ai 31 km.

5 Nov 2017, LMM - Pioggia e Freddo non fermano i maratoneti ma AndòCorri sì!

Era tutto pronto per essere presenti anche quest'anno alla bella Lago Maggiore Marathon ma questa mattina, Valentino ed io, ci siamo subito resi conto che portarci  a Stresa per fotografare i passaggi della Maratona e l'arrivo della Mezza sarebbe stato un sacrificio troppo grande da consumare "sull'altare" dell'hobby.  Ci dispiace per i tanti amici che si aspettavano di vederci ma con le condizioni meteorologiche avremmo potuto fare poco e male e noi non ci saremmo divertiti per niente. Alla prossima, Antonio e Valentino
VERBANIA – Eroi. Semplicemente e gagliardamente eroi. Solo così possono essere definiti tutti i partecipanti della SPORTWAY Lago Maggiore Marathon

19 giugno 2017

Monza Resegone 2017, avrei voluto scrivere un altro pezzo ma..., di F. Clerici

...ma, purtroppo, al 37 km sono svenuta!!
Cari amici, non avrei mai pensato di dover modificare la fine del mio articolo scritto nel mio cuore da diversi mesi, ma non per questo la storia che vi sto per raccontare è meno bella.
Per me ha preso molto più significato adesso ed è solo grazie a voi.
Ho scritto tante volte la frase "non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l 'importante è quello che provi mentre stai correndo", ma credo di averla capita davvero fino in fondo solo adesso.
E credetemi le emozioni che ho sentito dall'inizio di questo viaggio fino alla fine sono state davvero incredibili.
Emiliano ed Anto,  adesso posso confessarvelo... C'erano dei giorni in cui sorridevo come una matta all'improvviso solo per il fatto di sapere che avrei corso con voi questa bellissima avventura.
Mi viene da ridere al pensiero che qualcuno mi ha anche chiesto se avessi preso una cotta pazzesca, ma perché in fondo

13 giugno 2017

Articolo 24, di F. Clerici

[ FOTO ] - "Parti per le vacanze?" mi ha chiesto la mia vicina di casa quando mi ha visto caricare tre borsoni in macchina.
"No", rispondo io meravigliata "vado alla 24x1ora!!!"
È risaputa la mia scarsa indole a preparare qualsiasi tipo di valigia, ma vi assicuro che in 24 ore il tempo cambia tantissimo e bisogna essere sempre pronti ad ogni evenienza.
Sarà che erano anni che non mi ricordavo una 24 così assolata..caldo africano, ma almeno tutti abbiamo potuto sfoggiare in ufficio una abbronzatura da favola, anche se un po' effetto muratore.
Vi lascio immaginare lo sguardo basito della mia vicina alla mia risposta, ma sorridendo ha aggiunto "è davvero bello che tu abbia questa passione. Sono contenta per te!".
E questa volta sono rimasta io stupita.
Perché in effetti, se ci pensate, noi runners diamo tutto per scontato, ma non lo è per nulla.
Per noi è normale alzarsi alle 5 del mattino per correre,  gareggiare sotto il sole cocente delle 13 o bivaccare 24 ore in uno stadio.
E anche se costa tanta fatica non pensiamo mai di rinunciare, a meno di un infortunio che compromette la salute, e in quel caso, comunque, non poter correre rappresenta un sacrificio ancora più grande.
Alla fine quando fai quello che ami non hai bisogno nemmeno di spiegarlo agli altri perché vedono la tua felicità. Ne ho avuto la conferma quando mio nipote mi ha chiesto "zia ti prego, posso venire a correre con te alla baby staffetta? Come fai a correre senza di me? lo dici tu  vero al papà che non vado alla festa della cuginetta?".
Vedere il sorriso felice dei bambini alla consegna della medaglia mi ha fatto capire che lo sport può aiutarli a crescere in modo sano.
E cosa dire del loro entusiasmo quando ci hanno aiutato allo spugnaggio?
Molti sono i figli delle mie amiche storiche e mi ricordano tantissimo noi, ahimè, troppi anni fa. Perché alla fine alla 24x1ora torniamo tutti un po' bambini: corriamo, ci incoraggiamo, ridiamo, cantiamo, giochiamo e festeggiamo per un giorno senza pensieri.
Perché anche questo significa essere degli eroi: stare insieme al di là del colore della maglia.
Sono convinta che se la bellissima luna piena di questo weekend potesse parlare racconterebbe di ore di amicizia, di sport, di confessioni notturne, momenti di solidarietà femminile e di speranza.
Dall'alto non noterebbe gli incidenti di percorso, gli screzi e le delusioni, lo zucchero che è finito, le risposte dette male, perché è guardando sempre in alto che si apprezza la bellezza della vita.
Ps. grazie mille a Rovello Porro per averci ospitato questo anno e per aver dimostrato che se ci credi, conquisti!!
Federica Clerici

28 maggio 2017

27 maggio 2017, Milano - Virgin Obstacle Race , di L. Fascia

[ FOTO ] - Sabato mattina, 27 maggio 2017. Caldo già da primo mattino, adrenalina a mille. Arriviamo in zona Expo, e ci rendiamo conto che siamo all'ostacolo zero della gara: trovare l'ingresso giusto! Venti minuti di andirivieni sotto al sole, poi due volti speranzosi di indicazioni almeno quanto noi. Zainetto e trainers e ci si incammina. Alla fine riemergiamo dal tunnel della metro ed eccoci. Stand, decine di persone in t-shirt rossa Virgin Urban Obstacle Race, musica a palla, bell'atmosfera. Il mio gruppo, Virgin Napoli è tutto qui, magliette indossate, marcatempo, pettorali. 148, Livia (che figata il pettorale personalizzato…)!!! Un giro tra gli stand, colori, suoni, musica, Ringo, Andrea Lo Cicero col pettorale 1, decine e decine di atleti, un grande raduno di appassionati del fitness competitivo. Alle 13,30 warm-up sotto al palco, caos esagerato, un boato di gente a 32° che si allena, suda e pompa come non mai. 
Ore 14 inizio gara, coi primi tre ostacoli, subito, a mettere alla prova il fisico prima di ogni altra cosa. Bilanciere, kettlebell e push ups e via! La gara parte subito, ritmo controllato (ragà, sono 7 km ma con ostacoli) e poi eccoli li, uno dopo l'altro, un km dopo l'altro. La fatica è tollerabile, il caldo davvero no. Ma come si fa a mettere una gara alle 2 a fine maggio? Fortunatamente si intravede la prima area ristoro, i ragazzi dello staff tutti carini ci incoraggiano ad ogni sosta, e via, verso  il traguardo…ultimi metri, vedo il mio gruppo, fermi ad aspettare. Abbiamo una promessa, taglieremo il traguardo tutti insieme, con la sfogliatella riccia in bocca che ci siamo portati da Napoli e che ha corso con noi avvolta nella stagnola! Un mito, Virgin Napoli taglia il traguardo esattamente un'ora dopo e 12 ostacoli.
Livia Fascia

1 maggio 2017

Per...correre Legnano: buona la prima, ma mi son mancati i Manieri! di G. Colombo

[ FOTO ] - Mio fratello ed io siamo assidui frequentatori della Legnano Night Run da anni, non perdiamo occasione per correre nella nostra città natale. Ecco perché, appena appresa la novità della prima edizione della Per...correre Legnano, abbiamo subito appuntato la data sul calendario e perfezionato l'iscrizione l'indomani la Milano Marathon. Pettorali bassi infatti per me (29) e mio fratello Max (34), manco fossimo due keniani.
Come dice il mio amico e compagno di squadra Curzio, correre nella propria città è impagabile; la prima bozza del percorso poi mi piaceva tantissimo, prevedendo il passaggio negli 8 Manieri delle Contrade della città. Purtroppo, per questioni di autorizzazioni e viabilità, credo, il percorso è stato modificato e abbiamo toccato solo un maniero degli 8: il Cascinone della Flora.

3 aprile 2017

EA7 Milano Marathon: “perché i limiti, come le paure, sono spesso solo un’illusione*”, di G. Colombo

[ FOTO ] - Mi giro nel letto e controllo l’orologio: 4.31 a.m. “E’ troppo presto Gianni, riposa ancora un po’” – sussurro a me stesso. Difficile: questa mattina correrò la mia quarta maratona, la prima dopo quasi 5 anni. Agitazione abbastanza comprensibile, e allora cerco un diversivo, una distrazione: “Accendi il cellulare e guarda il risultato di North Carolina alle semifinali del campionato di basket universitario statunitense” – penso. Ma la partita potrebbe non essere finita, e quindi mi rigiro ancora un po’ nel letto.
Dopo poco più di un’ora, rompo gli indugi e mi alzo, e inizio tutta una serie di rituali che non facevo da un po’ di tempo. Con calma, procedo con colazione, vestizione, controllo sacca, e ultime verifiche. Riguardo sul cellulare i messaggi di incitamento degli amici

20 marzo 2017

Stramilano 2017: vince il caldo

[ FOTO ] - Mancano ormai 15 giorni al mio ritorno in maratona a Milano ed è il momento di saggiare un po' parte del percorso partecipando alla straripante Stramilano, evento che rappresenta - credo - la gara milanese per eccellenza.
Dovrebbe essere solo un allenamento, tappa di avvicinamento alla  42 km del 2 Aprile, complicata anche da temperature da primavera avanzata e da un orario di partenza abbastanza tardivo (11.00). Decido per una gita in compagnia con un nutrito gruppo di sanmarchini che partono dalla stazione di Busto Nord alle 9:03.
Passo a prendere Maddy e ci ritroviamo tutti lì, a fare un po' di caciara in attesa dell'arrivo del treno. Arrivo a Cadorna, caffè e

27 febbraio 2017

La sei ore del sorriso, di E.Comparelli

Associazione l’Abbraccio onlus, Cascina Poglianasca di Arluno: 26.02.2017
[ FOTO ] - Bagài, io oggi mi sono proprio divertito come un bagài; la giornata è stata bellissima sia per il meteo che per la festa organizzata dalla Simo, la Regina del Sorriso.
Esco di buon’ora ed inforco la Graziella (nel senso della bici di mia moglie Graziella) che c’ha il cestino per lo zaino; l’aria è frizzantina ma il tragitto è breve; c’è in giro poca gente ma c’è già chi lavora “Sè proprio perché voi siete il sire fàn cinquemila lire, sè un prezzo di favòr” (libera traduzione da lingua di ceppo slavo).
Arrivo che il cantiere è in movimento; Emiliano soffia a pieni polmoni nel gonfiabile dello start; la Simo si sgola “Questa seggiola qua, devi metterla là! E’ un diesel” nel senso che la Simo è un diesel che quando si mette in moto non si ferma più.

15 gennaio 2017

Cinisello Balsamo, 15 gennaio 2017 E’ la seconda del Cross per Tutti, di R. Preatoni

[ FOTO ] - E’ domenica e per chi corre molto spesso è anche il giorno della gara. Arriviamo presto al ritrovo del parco, ore 8.00 temperatura – 1 c!
Ma c’è voglia, cuore, passione, mi affido a questi elementi per fare girare le mie gambe.
E’ bellissimo vedere il pre-campestre, le squadre si preparano, con i loro gazebi, teli, thè caldo e altro, a volte se la tua squadra non è ancora arrivata ti infili come ospite nel gazebo degli amici.
In poco tempo i primi si stanno già preparando, io giro di ricognizione con le mie socie. Camminando ci diciamo ma siamo sicuri che sono 2 km? E’ lunghissimo!!
Il percorso è veloce, tranne

16 novembre 2016

Yes We Run Run… Il Cuore della Mezza Di Busto, di R. Preatoni

[ FOTO ] - 13 novembre 2016, Busto Arsizio - Soprattutto per chi è della zona la Mezza di Busto è un contesto che piace molto.
Un’ottima organizzazione, tanti palloncini pacer, un accogliente ritrovo e ristoro e tanti amici e non possiamo dimenticare la maglia tecnica che ti farà compagnia per tutto l’inverno.
Metà novembre è un momento buono per provare a fare un bel personale, oppure per qualche importante allenamento o semplicemente per dire io c’ero.
Ieri leggendo le classifiche, penso che sul viso di tanti runner sia apparso un magnifico sorriso, che ha appagato tutti i loro sforzi.
E yes we run run ? Ero li in questa  manifestazione podistica di 9.2 km, a scopo benefico.
Già la maglia ricevuta ti dava simpatia, un cuoricione rosso, con scarpette da corsa! Che bella.
Mi scaldo bene, (con la mia cagnolina Lilli la sto allenando), e come sempre il tempo vola, parte la mezza e poi dopo pochi minuti partiamo noi.
C’era un bel clima per correre, un gruppetto si stacca subito, e mi dico non seguirli non sono per te.
Cosi mi ritrovo con un ragazzo con cui condivido tutta la gara, mi aiuta, non strappa, capisce che faccio fatica.  Poi incontriamo le persone della mezza, incito qualcuno che conosco, poi noi svoltiamo verso il nostro arrivo.
Sto ancora con questo ragazzo che non conosco, fino all’8 km. Poi mi stacco. Arrivo col fiatone, supero il traguardo, vado da chi è stato con me tutta la gara. Gli sorrido, grazie .
Anche questo fa parte dello sport corsa, non ti conosci e riesci a condividere pensieri  e sensazioni…il tutto correndo.
E per finire…torno a casa, la stanchezza arriva, ma mi giro e vedo chi era più stanca di me, Lilli ha dato tutto nel riscaldamento.
Ogni corsa un emozione, viviamola al meglio: Busto 2016.
Raffaella Preatoni

14 novembre 2016

Maratonina di Busto Arsizio - La mia Busto da Pacer, di A. Bassanesi

[ FOTO ] - Finalmente! Erano due anni che desideravo propormi come pacer per questa bellissima manifestazione e per due anni a fila per un infortunio e l'altro ho sempre dovuto rinunciare ma quest'anno....mi sono gestito sempre tra una rogna e l'altra ma... finalmente!!
Perché ci tenevo così tanto a Busto? Semplice... è un gara che anno dopo anno cresce di numeri e sicuramente fare il pacer qui non può non regalarti sensazioni bellissime e  poi perché gli amici della San Marco di anno in anno raggiungono sempre più la perfezione per quanto riguarda l'organizzazione. Il loro presidente, non che amico, Enrico Traietta è sempre molto attento a recepire tutto quello che sia possibile di migliorare, tanto che lo scorso anno gli dissi... Enrico se devo trovare in difetto, i bar chiusi ed ecco qui che quest'anno arrivando da Piazzale Bersaglieri mega cartello indicante il bar...aperto!

13 novembre 2016

13 novembre 2016, 25^ Maratonina della Città di Busto Arsizio - FOTO


13 novembre 2016, Busto Arsizio (VA), Maratonina della Città di Busto Arsizio
Oggi qualcuno mi faceva rilevare che questa di Busto non è più la Maratonina di una volta! Come mai ho chiesto, qualcosa non è andato bene? No-no-no tutto perfetto... ma è il secondo anno consecutivo che non piove!!! E' vero ho risposto io, quasi una rarità....  sarà per il "buco nell'ozono!"
Maratonina di Busto Arsizio, anni 25, un quarto di secolo, se fosse un giovane avrebbe raggiunto l'età per andare a votare per il Senato. Per me invece è "solo" la 17esima edizione  avendo cominciato a seguirla nel 2000 (anno del mio trasferimento da Milano in questa industriosa città di provincia) all'inizio come distratto osservatore, dal 2004 come podista neofita l'ho corsa qualche volta, poi ho prestato servizio come socio San Marco ed infine solo come blogger/fotografo dell'evento. Negli anni la Maratonina è tanto cresciuta: dai 400/500 agli attuali 1700 e oltre. Il percorso è cambiato più volte e dai 2 giri negli anni addietro all'attuale giro unico. L'organizzazione non fa sbavature, d'altra parte è pensata e gestita da podisti per i podisti. Il "ticket" per l'iscrizione è molto contenuto e il pacco gara, con l'ottima e rinomata maglietta invernale a manica lunga, ripaga abbondantemente la spesa dell'iscrizione.  Quest'anno poi anche la medaglia ricordo come ciliegina sulla torta! Cose che non mi sarei mai aspettato dai bustocchi sempre meticolosamente attenti a costi/ricavi... ma qui il "buco nell'ozono" non c'entra!
Mi diceva un conosciutissimo fotografo di manifestazioni sportive nazionali e internazionali: "l'importanza e il successo di un evento è determinata anche dal numero di Media presenti"; bene, qui a Busto oggi ce n'erano tanti ad intasare la zona d'arrivo (per non parlare dei telefonisti-fotografi-selfisti... "una piaga"!) tant'è che dopo i primi arrivi eccellenti io mi sono spostato in zone meno sgomitanti.
Infine: l' unico difetto della Maratonina sono sempre stati gli automobilisti, anche se con l'introduzione della mezza giornata ecologica il problema si è molto ridimensionato,  ai bustocchi (autoctoni o importati) se non li fai girare liberamente in auto è come dirgli: vai nudo per la città!
***
Chi ha vinto la 25esima edizione?
- I PODI -
UOMINI: 1.Orozco Sanchez Juan David (Atletica Monterosa Fogu Arnad) 1:09:49 - 2.Bianco Stefano (Atl. Casorate) 1:09:54 - 3.Lollo Antonino (Nrdc-Ita Running Club) 1:10:07
DONNE: 1.Bagnati Marta (Runcard) 1:23:05 - 2.Vazzana Monica (X-Bionic Running Team) 1:28:18 - 3.Curti Cecilia (O.S.A. Saronno Lib.) 1:28:56
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Servizio Fotografico a Cura di
Antonio e Valentino Capasso
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