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31 luglio 2012

29 luglio 2012 Crego di Premia (VB) - 8a Corsa “AT ZALUT” - FOTO e COMMENTI

Tra le tante gare in calendario (troppe) domenica 29 una brutta coincidenza ha fatti sì che la “Ossola Trail” si sovrapponesse alla bellissima skyrace “AT Zalut”. “At Zalut” l’ho conosciuta grazie a Marco Tosi che è un amico oltre che l’organizzatore e di solito in coincidenza con questa gara approfittavo per prendermi qualche giorno di riposo proprio presso il rifugio Monte Zeus luogo di ritrovo della skyrace.  Questa corsa in montagna, per volontà di Marco, non è pubblicizzata ed infatti raccoglie un massimo di 80/90 presenze, una corsa per pochi e, più o meno, sempre gli stessi.  Non sarei mancato neanche a questa 8° edizione ma, strada facendo mi sono accorto che sarei arrivato troppo tardi per il via così il caso ha scelto per me e ho dirottato l’auto per la più vicina, ma sempre di strada, “Ossola Trail”.

Ma leggiamo il commento alla gara.
Ancora una volta qualcuno ha guardato giù per la AT ZALUT, regalandoci una giornata radiosa dopo un sabato da tregenda e un’ alba plumbea e che lasciava molti dubbi sulle nostre velleità di arrivare in vetta alla Punta del Forno.
Qualcuno che ha voluto premiare il nostro sforzo di salire a piedi a segnare il percorso, di portare 40 litri d’acqua in spalla fino in cima.
85 i partenti, 71 i finisher, tutti entusiasti ed orgogliosi….. >>>CONTINUA
LE FOTO di GILDA PESENTI>>> -- LA CLASSIFICA COMPLETA>>>
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2 agosto 2011

31 LUG 2011 - Crego di Premia - Memorial Gerla "AT ZALUT" di S. Tonetti


Memorial Gerla…”Il Primo Amore Non Si Scorda Mai!”
E’ proprio vero, perché, questa è stata la mia prima gara in montagna…un anno fa, sempre con Manuel...e mi è rimasta nel cuore…come non rifarla anche quest’anno!!??
Sono solita a resettare nella mia testa le fatiche e il percorso di qualsiasi gara ma, l’At Zalut è impossibile da dimenticare!
Distanza di 11,5km con 2000mt di dislivello positivo, una vera arrampicata!!
La partenza è alle 8.30 dagli Orridi di Uriezzo, la giornata promette bene, nemmeno una nuvola sporca l’azzurro totale del cielo, intorno a noi domina il verde brillante della natura e l’ora quieta del mattino ci permette di assaporare il silenzio e la tranquillità che noi “cittadini di città” non siamo abituati a sentire!
Pochi km per riscaldare le gambe e subito salutiamo l’asfalto per immetterci su un sentiero sterrato che ci porterà verso i piani di Aleccio…la pendenza si fa subito sentire…pensare ad una corsa fluida oggi non è proprio modo ma, l’andatura “comoda” mi permette di godere il panorama!
Bisognerà scegliere per le gambe un rapportino molto agile che mi permetta di salire senza troppa fatica e riuscire a limare di qualche minuto il tempo dell’anno scorso!!
Arrivati ai Piani di Aleccio,  un rapido stop al ristoro e subito verso il nostro prossimo obbiettivo… l’Alpe Colle e il Passo Forcoletta!
Salendo la strada si apre, usciamo dal bosco che ci ha accompagnato fino a pochi km fa e la vista diventa impagabile…che meraviglia!
Il vento più fresco e appena più forte ci annuncia che siamo ormai vicino alla vetta…ultimi km, i più duri, un occhiata al GPS mi conferma che riusciremo ad abbassare il tempo d’arrivo…bene Manuel ci siamo!!
Si arranca faticosamente quasi a quattro zampe, alzo lo sguardo di tanto in tanto per guardare la vetta e….alcuni “alieni” con pettorale stanno già scendendo, ma come faranno mai!?
Chiudiamo in 2h16’, ben 15minuti in meno dell’anno scorso…siamo stati grandi anche stavolta!!
In vetta è un altro mondo, un trionfo di sfumature di colore, stropiccio gli occhi e fotografo tutto intorno a me, il panorama da qui è impagabile, respiro il profumo della montagna e inizio sorridere pensando al calvario che ci aspetta….il ritorno!!
La discesa nella prima parte è veramente ripida, come due “nonnetti” procediamo a passo incerto cercando di non rotolare fino a valle…il kway che avevo indossato in vetta mi riduce in pochi  minuti di discesa un piatto cotto al vapore!! Uff, che tensione!!
Arrivati al rifugio Monte Zeus ci aspetta un appetitoso pranzo in compagnia…polenta, spezzatino, vino, formaggi, affettati e torta…..non ce la faccio a rimanere fedele ai miei principi, cedo alla violenza del colesterolo e all’ineguagliabile talento del cuoco!!
Anche oggi a podio, 3^ donna, un pranzo coi fiocchi e  una compagnia insostituibile….e cosa vuoi di più dalla vita????!!!
Scill@
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1 agosto 2011

31 lug 2011 Crego di Premia – “AT ZALUT” dal di dentro di A. Farioli


Se partecipi ad una corsa sei troppo "dentro", troppo coinvolto per descriverla con imparzialità.
Se sei un semplice spettatore, viceversa, sei troppo oggettivo e distaccato per coglierne la magia.
Ma se hai visto nascere l'idea, l'hai osservata trasformarsi in realtà, ne hai seguito l'evoluzione (in senso stretto, visto che il dislivello aumenta da un anno all'altro!!!), se hai vissuto i retroscena, le lodi e le critiche, le piccole storie umane dei protagonisti di 7 edizioni, allora ecco come la vedi:
"Sono ad Aleccio, a poco meno di metà gara, il ristoro è pronto, il sole lambisce la piana, ma gli atleti di testa anticipano di qualche minuto l'arrivo dei primi raggi ristoratori.
Sono già molto sgranati, ognuno fa la sua corsa, ognuno si misura con se stesso oltre che con gli avversari, così diversi all'apparenza, ma accomunati dalla fatica, dalla voglia di spendersi, dal desiderio di salire, di salire ancora. Man mano che ci sfilano davanti  e si concedono un bicchiere di tè, sempre con un sorriso e una parola di ringraziamento, il mio tifo, mio "bravo, alé" vuol esprimere un incoraggiamento, un omaggio che meritano tutti, forse gli ultimi più dei vincitori.
Vedo Marco che spunta dal tornante (ma come, é già qui? donna di poca fede...!!), lo guardo avvicinarsi, penso a quanto si sia prodigato affinché tutto funzioni, so quanto lo start rappresenti per lui, più che una partenza, l'apice di un impegno che è passione oltre che lavoro, gioia più che  fatica, espressione di un amore (quello per la montagna e per questa montagna ossolana in particolare) che non ha uguali, non ha rivali, non ha confini.
Sono lì, anche oggi sono lì, gli porgo da bere, faccio qualche passo al suo fianco e lo accompagno con gli occhi mentre si allontana, così persa e fiera di lui come non potrei essere nemmeno se stesse vincendo l'Ultratrail del Monte Bianco!!!
I runners si susseguono, il sole si sposta verso lo zenit di un cielo terso che premia l'ardire di questi piccoli uomini in corsa. Arrivano e spariscono anche le poche donne in gara, dopo essersi guadagnate lodi e incitamenti più calorosi rispetto ai colleghi maschi (ma in questi casi non ci arrabbiamo per il mancato rispetto della par condicio, no??) In men che non si dica sono passati tutti, anzi dal traguardo stanno già scendendo alla spicciolata i finishers, il volto acceso per la soddisfazione, pronti adesso a condividere il racconto della salita con noi comuni mortali che non sappiamo volare.
Si raccolgono gli avanzi, si beve un ultimo sorso alla fonte e si torna al Rifugio perché, insomma, ci sono 100 persone con una fame da lupi da far pranzare!
E lì trovo le mie bambi, Beatrice e Carolina, reduci dalla versione corta "mum & kids" alla sua prima edizione. Mi saltano addosso, ridono, si vantano della loro prestazione, con quei pomelli rossi sembrano due Heidi (beh, certo, se solo Heidi indossasse il body della Arc...), mi vogliono raccontare ogni metro da Santa Lucia a Crego: parlano a raffica, come sempre, litigano per ottenere l'attenzione, come sempre, ma nell'arco di 3 minuti sono già sparite, come sempre, in giro per il paese a giocare con gli altri bambini.
Un ragazzo che non conosco mi si avvicina, zoppica un pochino, mi dice che sente le gambe di piombo, è dispiaciuto perché deve tornare subito a casa, ma ci tiene a farmi una confidenza: quest'anno ha spostato le ferie per non perdersi la gara. Me lo dice un po’ impacciato, un po’ goffo, mi fa tenerezza. Grazie, siamo contenti, gli rispondo, mi raccomando, non mancare l'anno venturo! At zalut."
Antonella Farioli
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