Tra pochi
giorni termina il 2019 ed anche, come
molti sanno, la mia attività di blogger ma a chiusura di questa mia felice
avventura mi giunge a sorpresa questo riconoscimento, che pubblico volentieri, perché
inviatami da un sincero amico che per anni è stato molto attivo (come molti
altri che però col tempo si sono persi nella nebbia dell’ego) sul blog con
storie e racconti genuini di corsa e di vita. Andrea non ha dimenticato contrariamente a molti
altri “…”
Grazie
Andrea,
***
Alcune
cose nella vita ti succedono e basta, così come alcuni incontri. Non è che te
le sei cercati, hai semplicemente girato un angolo, o preso una strada diversa
ad un incrocio, o scelto tra tutti i possibili sport il podismo amatoriale. E
fu così che cominciando a correre, presa una strada diversa e svoltato un
angolo un giorno di circa 12 anni fa ho incontrato e conosciuto
AntonioAndòCorriCapasso. Al termine di una delle mie primissime gare un omino
con la macchina fotografica si avvicina a me e mi consegna un piccolo
bigliettino con scritto “http\\blogdiqualcosa” dicendomi che le foto della
corsa le potevo trovare lì, gratis. Lo prendo e penso che sarà la solita storia
che poi te le vendono le foto, torno a casa curioso e scopro invece che, non
solo era tutto vero, ma che quel piccolo biglietto mi aveva permesso di scoprire
un blog che era molto altro, una finestra su un mondo pazzesco, per me (e per
tanti altri) ancora inesplorato che stava facendo brezza nella vita di ogni
podista amatoriale, neofita o meno che fosse.
Antonio è un pensionato appassionato di fotografia e di corsa e aveva deciso, in
maniera insana a mio immediato parere, di andare alle gare dei podisti
amatoriali per fotografarli. Ho pensato “quest chi l’è no al post”. Ho cambiato
idea nel giro di pochissimo, il tempo di un suo click. Da allora ne sono stati
corsi di km da parte di tanti runners, me compreso, e non conto le foto che
Antonio mi ha scattato, alcune le ho scaricate e le conservo come reliquia, ma
chissà quante ne ho “perse” nell’etere. Non importava se la gara fosse al
mattino presto in località a km di distanza o in centro a Milano, se piovesse,
ci fosse il sole, la nebbia, meno 10 o più 35…lui lo trovavi lì col suo
cappellino o sotto il suo key way sempre pronto per un click…
Un giorno
di questo fine 2019 mentre ero su un’altra strada e svoltavo un altro angolo
leggo la notizia (come molti di Voi credo) che il Capasso Blog comunicava la
cessazione della Sua attività ufficiale dal 01 gennaio 2020. Mi sono subito
apparse chiare le immagini di tutte quelle volte che l’ho visto (o non visto in
tanti casi) appostato ad un incrocio, su un rettilineo, o appena dopo una curva
e gli facevo il segno V con le mani e lui…click. Mi sono sentito triste,
dispiaciuto. Ci ho tenuto a inviargli subito un messaggio per dirgli che gli
avrei scritto un pezzo per ringraziarlo, ma non ce l’ho fatta nelle ore e nei
giorni successivi, non sono riuscito a mettere nero su bianco parole sensate
fino ad oggi (26 Dicembre) perché nei momenti seguenti alla notizia ho maturato
la convinzione che questo non era solo un “addio” di Antonio, ma che volente o
nolente lui per me aveva segnato un'epoca (anche abbastanza lunga) della mia
vita. In fin del conto ha “registrato” ogni mia gara podistica da quando
pratico questo sport. Il suo annuncio apriva un ampio sguardo su tanti anni
trascorsi che ho vissuto intensamente correndo e che non torneranno più.
Antonio decretando la fine del blog ha perfettamente tracciato i contorni della
fotografia di una parte della mia vita. Io perciò ti dico grazie Antonio. Da te
in poi tanti sono stati i bloggers e le pagine dedicate al podismo, i siti più o
meno amatoriali od ufficiali, ma senza ombra di dubbio tu hai tracciato una
scia seguita poi da molti.
Ti
ringrazio anche perché sei stato tra i primissimi a credere nella mia idea di
creare l’evento podistico Bufalora VOLT e bas che è partito dal nulla e in
breve tempo ha raggiunto numeri impensabili grazie anche al tuo contributo. Io
non dimentico, lo sai e te lo ho sempre detto anche quando hai poi deciso di
non seguirlo più.
Voglio
accompagnare a questo articolo tre scatti tra i tantissimi (in realtà erano 4,
ma non trovo la foto che mi hai fatto a quella Stramilano 2013 quando diluviava,
c’erano 4 gradi e indossavo quel bel sacco bianco della monnezza in fase di
riscaldamento - Mai dire mai...trovata! ) che rappresentano la sintesi del tuo “esserci stato” in questo
percorso della mia vita podistica.
La prima è l’arrivo di una Stramilano (2012)
in cui ho dovuto chiamarti più volte per la foto perché eri distratto, ma poi
ne è uscita questa foto di lato/dietro che mi piace tantissimo, e l’altra fatta
in pista al campo di via XXV Aprile a Milano per la gara del miglio (2013), mi
piace perché anche quando ognuno di noi runners compie un gesto naturale come
allacciarsi una scarpa, senza che lo sapesse (o forse in cuor suo si) tu eri li pronto per un click. Il terzo è
una delle prime foto fatte assieme serale di Coarezza (2010) con quel tuo buffo
copricapo che ti rendeva ancora più unico e riconoscibile.
Sono
certo Antonio che tutte/i noi runners ne abbiamo a centinaia di scatti tuoi e
con te, e ognuno a modo suo vi ha legato un pensiero, un ricordo, un sorriso.
Da gennaio in poi sarà quindi meno probabile incrociarti sulle strade del
podismo, ma come sai i percorsi della vita sono fatti di traiettorie
inimmaginabili e a volte basta prendere una strada diversa, svoltare un angolo
e…click!
Con
affetto e riconoscenza
Andrea
Maltagliati
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