14 maggio 2018

13/5/ 2018, Samarate (VA) - Helirunner 4.0: istruzioni per l’uso, di M. Marando

[ Tutte le Foto ] - Per comporre una buona prestazione agonistica e confezionare una giornata con i controfiocchi (sto cercando di limitare al massimo il mio essere naturalmente sboccata, ma non so quanto durerà…) si prega di seguire le istruzioni di seguito indicate. Meglio se con ironico spirito autolesionista.
1: prendi un pazzo riccioluto, mettilo in una cascina e dagli un milione di tubi da tagliare (il testimone), un frigorifero da riempire di birra, gatorade e the al limone (ripartiti con le seguenti percentuali: 97%, 2%, 1%), una strada da tracciare ed una bicicletta per fare da apri pista e sputare l’anima;
2: riprendi il pazzo di cui sopra, mettigli a disposizione Facebook e consentigli di distribuire canottiere stampate, le cui foto sono state pubblicate e visualizzate più di qualsiasi concorso di “miss maglietta bagnata” da parte del maschio medio italiano;
3: parla con l’Altissimo (o chi per lui) e chiedigli per cortesia di aspettare a far piovere che altrimenti il pazzo di cui ai precedenti punti mi va in depressione e poi con la messa in piega dei riccioli siamo fottuti…
4: raggruppa qualche centinaio di scalmanati runners semismutandati, alcuni convintissimi altri invece convinti di andare al raduno degli alpini, metti loro in mano uno dei tubi tagliati dal pazzo e grida “viaaaaa !!!!”, avendo cura di scansarti perché la trance agonistica dei convintissimi miete più vittime del colesterolo;
5: chiama un rabdomante e digli di andare alla ricerca di un fotografo che immortali la competizione. Tanti si proporranno, un solo reuccio verrà incoronato: ovviamente il malandrino si farà un giro con tutte le donzelle e, sbuffando e dileggiando, fotograferà i convintissimi di cui al punto che precede, dirigendo la pupilla subito dopo verso panorami a lui più congeniali.
6: prendi un cronista commentatore serio, dagli un microfono e fallo parlare, parlare, parlare, parlare (… pure io sono impallidita). Credo abbia raccontato anche aspetti di vita intima personale per allietare e far svagare gli staffettisti in attesa trepidante: io ho preso appunti. Ad ogni passaggio al traguardo, annunciava l’arrivo del corridore di riferimento rilevando il numero del pettorale, cosa che consentiva allo staffettista in attesa di prepararsi per ricevere il tubo (ed a me di partire con il repertorio di bestemmie e volgarità più svariate);
7: mettici poi una cronista per diletto, che pure per diletto corre e scrive a riprova di essere sopravvissuta, in questo caso sputando sangue e rendendo l’anima al diavolo perché, come tutti gli improvvisati, ricevuto il testimone in qualità di terza staffettista, ha iniziato a correre come un missile terra-aria e dopo 200 mt. l’hanno dovuta intubare con un respiratore meccanico;
8. per finire, schiaccia il tasto “start” e punta il timer a 60 minuti. Il divertimento, te lo giuro, è assicurato.
Mirta

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