"Domenica scorsa a Milano ho corso la mia
prima maratona. Un emozione enorme…tutto perfetto… - Sotto
trovate una divertente e semiseria cronaca….un po’ lunghetta lo ammetto….ma
credo “fotografi” bene non solo la mia esperienza, ma anche quella di tanti
comuni podisti del mio livello.
La
sveglia alle 6.20, pone termine a un nottata non propriamente delle migliori
(un paio di risvegli notturni ed un sonno un po’ inquieto e poco riposante),
regalandomi il solito mal di testa della domenica. Le premesse non sono certo
delle migliori….
Procedo
con il rituale prestabilito:
· rasatura capelli per l’aerodinamicità
· scarico “materiali pesanti” per la
legge di gravità
· colazione “classica” secondo il
Bolzino consiglio (the, fette integrali con il miele, 4 biscotti secchi)
· bomba chimica contro il mal di testa
(speriamo non mi sorteggino per l’antidoping!)
· vestizione
· sveglia del resto della famiglia
· spunta del materiale pre-post gara
La
metrò di Famagosta pullula di podisti, molte sacche rosse ad indicare i
compagni di avventura, tante sacche blu a dimostrare che oggi, come sempre
negli ultimi anni, sarà una festa soprattutto di staffette L’arrivo a Palestro
è come me l’aspettavo….tutti in coda per uscire!
Becco
Rupi sulla scala mobile e incrociamo tre top runner di colore ai quali lancio
un’occhiata di sfida. Sono certo di averli intimoriti e di aver minato le loro
certezze….questo mi da fiducia!
Tempo
di orientarci e passiamo alla “svestizione” e al rituale pre-gara:
· “spillaggio” pettorale sulla canotta
· “spillaggio” Gel sui pantaloncini
· inceratura cabeza con crema protezione
50+
Mancano
pochi minuti al via…Saluto Elisa e Vane (Franci è con i nonni)…con loro due ci
vedremo secondo programma a San Babila, e con Rupi ci dirigiamo verso il blocco
5 di partenza. La tensione cresce e ho il dubbio di dover ricorrere a un nuovo
scarico materiali pesanti. Rupi mi fa notare che la cosa non è umana e che è
tutto un fattore psicologico.
Mancano
pochissimi minuti al via, attaccano la musica a palla (credo Nirvana), lo
speaker comincia a caricare gli atleti con frasi “mitologiche”, i podisti
cominciano a fremere e a muoversi in una sorta di nervo-riscaldamento, l’aria
fresca trabocca di magia ed energia, sparo di cannone e via…..si parte (porca
miseria dal mio blocco al tappetino di partenza ci sono almeno 300mt…ma
scherziamo!!!!).
Con
Rupi ci salutiamo e ci diamo appuntamento a Trenno. Sfiliamo per C.so Venezia
in un mare di applausi e poi ai Bastioni a sinistra sul cavalcavia verso P.zza
della Repubblica. Mi concentro subito sul passo. Il must assoluto è controllare
l’andatura e non fare cavolate!!
Il mal
di testa non è passato (durerà tutta la gara) ma non sembra condizionarmi
molto. Il dolore al tibiale sx sembra completamente assente e nel complesso mi
sento bene…peccato manchino 42km!.
Procedo
bene con passo costante. Indosso due cronometri....il Garmin per rilevare i
parziali ogni 1000mt e il mio storico crono dei tempi d’oro, con il quale
rileverò i passaggi sul chilometraggio ufficiale. Da subito le rilevazioni del
Garmin risultano sfasate di circa 100-200mt. Corro però concentrato sulle mie
sensazioni sperimentate più volte in allenamento e uso i crono solo per
certificare che sto correndo nel modo corretto ed eventualmente correggere.
Incrocio
e sorpasso un atleta che corre in stampelle con una gamba sola…La gente quando
lo vede lo acclama e al momento del sorpasso lo incito e gli faccio i
complimenti. Spero con il cuore che abbia terminato la sua impresa.
Tutto
procede bene, il clima è fresco e il percorso ombreggiato. Il sole è ancora
relativamente basso e nascosto dietro i palazzoni del centro, ma mi trovo a
pensare che la situazione sarà ben diversa tra un 2-3 ore quando ci ritroveremo
nella Trenno/Gallarate Death Valley.
Passaggio
in San Babila al km 6 con saluto a Vane ed Elisa. Mi faccio dare al volo il
cappellino per sicurezza (non lo userò mai) e proseguo con passo costante. Fino
ad ora il percorso è stato veramente bello, la risposta dei milanesi ottima con
applausi, tifo e qualche scena coreografica divertente. Il trend si manterrà
ancora a per tutto il centro, fino alla
zona Fiera.
I km
passano sorprendentemente veloci, mi distraggo spesso con il pubblico e mi
concedo addirittura qualche “cinque” ai piccoli tifosi che incrocio per strada.
In via
Monte di Pietà, circa al km 9, vengo raggiunto dal primo staffettista…..un
certo Haile Gebrselassie…!Procediamo appaiati per circa 2cm (!!) dopodiché… lo
lascio andare! (sta facendo la staffetta lui…io la maratona! Tsè…). Il fatto di
averlo tenuto dietro per circa 9km mi fa capire che sto bene e mi da coraggio e
certezze!!!!
Passaggio
al km 10 in 1h 01m 30s, a 6’09’’ di media. Sono un po’ + lento del ritmo
“sperato” di 6’ al km….ma non me ne frega nulla e continuo imperterrito con
quel ritmo. Mi dico che se qualcosa avrò da spendere, non lo farò prima del km
38!
Il
passaggio in via Pagano è fantastico. E’ la prima zona di cambio staffettisti e
il tifo per i maratoneti è clamoroso. Penso che fino ad ora sia stato tutto una
“figata” e, ciliegina sulla torta, i colleghi di lavoro che partecipano alla
Relay, mi riconoscono e mi incitano. Alcuni li beccherò anche sul percorso con
tanto di pacca sulle spalle e incitamento a non mollare mai.
Al km
14 in via Washington ecco mio padre in bici, con zaino sulle spalle con dentro
il cambio nel caso mi ritiri :-0!!
Passaggio
famiglia in Wagner con Vane, Ely, Franci, mia madre, mia sorella e Manuel che
mi vedono all’ultimo istante! Viaggio 2mt davanti al gruppo delle 4h30m e il
“saluto-rallentamento” quasi rallenta tutto il gruppo con rischio bestemmia!
Via si
procede con mio padre al fianco, Buonarroti, Monterosa, FieraMilanoCity, Casa
Milan con Baresi e Maldini sullo schermo gigante che mi incitano chiaramente,
tutto a ritmo costante e senza sbavature. Ogni ristoro è una bevuta di sali e
acqua in testa, ogni spugnaggio è tappa fissa. Non ne salterò nemmeno uno,
prendendo tutti i gel come programmato (10°, 20°, 27.5° e 35°).
Il
panorama ora cambia, si passa sullo stradone De Gasperi, di fianco al XXV
Aprile (laddove la mitologia racconta vengano forgiati direttamente nel titanio
i podisti milanesi!) si circumnaviga la Montagnetta (laddove si dice che i lupi
ululano tutto l’anno, notte e giorno, caldo e freddo, neve e pioggia!! ), si
costeggia l’Ippodromo, esattamente dove 25 anni fa, sfrecciavo con i compagni
d’atletica a ritmi ben diversi dagli attuali (ma lo spirito è + guerrigliero
che mai!!!). Il ricordo del buon vecchio Ugo Grassia mi sfiora e sembra di
sentirlo mentre ci spronava con il suo classico….”BARBOOOOOOONI!!!!
MUOVETEEEEEVVI!!!”.
Passaggio
alla mezza in 2h 08m 43m a 6’06’’ di media. In realtà non do molto retta alla
media, ma calcolo comunque che, se tutto andasse bene, potrei stare sulle 4h e
16m…ma anche qui, poco mi importa, vietato forzare! Obiettivo…la mia prima
Maratona!
E via
così, via Caprilli, con il secondo cambio staffettisti e il solito incitamento,
S.Siro (ex. Scala del Calcio ridotta a misero teatro d’oratorio), fino
all’imbocco di Trenno.
Secondo
passaggio parenti con zia e cugino a fare il tifo.
Con
gradita sorpresa, mi si affianca il Bolzino. Parte una sequela di domande a cui
rispondo tutto in modo corretto. Risultato dell’esame: “Grande ti vedo proprio
bene…dai dai!!”. Peccato che insieme al Bolzino registro il km + veloce!!! Vai
vai Bolzino….levati da c….i che mi distrai….e grazie infinite per tutto il
sostegno di questi mesi!!
Eccoci
a Trenno, patria di gladiatori ed eroi con calzoncini e scarpe da corsa,
laddove chi osa avvicinarsi anche solo con una vanga (figuriamoci con una
ruspa), viene letteralmente asfaltato dall’amore dei milanesi per questo posto
(consiglio a tutti di leggere almeno una volta nella vita TRENNO IO TI AMO di
Stefano Bolzi, edizioni Tapascioni ). Il Bosco in Città è a sinistra, posto
unico al mondo per correre, dove ad applaudirti ci sono conigli, tartarughe e
papere.
E qui
vai di doppietta…..Rupi e famiglia a tifare, con “cinque” al piccolo Jacopo
(mannaggia mi sono perso Tommy!!), è l’ex campione di maratona Max Ciclo Costa
con il piccolo podista in erba Ricky a darmi tutto il loro sostegno (e anche un
gel da Rupi, visto che ne ho perso uno). Passo bene anche l’esame Rupi: Vai ti
vedo bene, vai vai….!
Cominciamo
ad avvicinarci alla vera “partenza” della gara, posizionata al km 30….ma
soprattutto ci avviciniamo al secondo giro famiglia, da programma a Molino
Dorino.
Comincio
ad avere qualche piccola impressione negativa. Le gambe sono un po’ + dure e
ora il caldo si fa sentire. Il crono però resta costante, nessun
cedimento…nemmeno quando mi sembra di aver rallentato.
Nuovo
passaggio Costa con Ricky che continua a far capire a suo padre che il caschetto
per la bici non lo vuole! Grazie Max…..il tifo è veramente una pillola di
energia.
Passaggio
a Molino Dorino, siamo oltre il km29. Questa volta “la famigghia” è pronta e mi
vede da lontano…Elisa e Francesco esplodono in un tifo da stadio. Una maratoneta/staffettista
(non so) quasi si commuove e mi dice: il tifo + bello che si possa sperare!
Manuel, mia sorella e Vane sfoggiano i-pad, smartphone, macchine fotografiche,
articoli da disegno, matite e pennarelli per immortalare il mio passaggio, nella
consapevolezza….. che potrebbero non rivedermi mai più!
Alla
domanda: come stai?...tentenno un po’…non lo so esattamente. Rispondo “bene”
anche se qualche dubbio ce l’ho.
Ma il
crono sembra non cedere…per cui figuriamoci se lo faccio io!
Il km
30 e li dietro, in via Gallarate….ora fa veramente caldo, ogni volta che posso
mi annaffio. Le gambe sono un po’ dure ma non cedono e l’azione di corsa mi
sembra ancora buona. Di testa mi preparo a soffrire….Dai ….dai corri…e vagli
dritto contro questo benedetto “muro”….vediamo chi è + duro!!!
Via
Gallarate è allucinante….macchine in colonna a sx con autisti inviperiti sotto
il sole, scene di delirio, l’esercito che ordina il coprifuoco, la Croce Rossa
che soccorre chi sta male, i caschi blu che si paracadutano dall’alto, noi che
corriamo sotto il sole su pezzi di “lavori in corso” con odore di catrame
caldo, i Costa che si presentano di nuovo al km 31, con Ricky che litiga sempre
con il caschetto (grandi Costa…a voi il premio fedeltà insieme alla famiglia!).
Bene,
“la gara” è ufficialmente iniziata! Penso al km 36, mio record personale sulla
distanza. In allenamento ero arrivato con le gambe durissime senza + riuscire a
muoverle. Il timore è che la cosa si ripeta…incrocio le dita, sfodero le unghia
stile Wolverine e vado avanti!!
Si
passa dall’ultima zona di cambio staffettisti, ma stavolta un po’ lontani, per
cui il tifo ora è di gran lunga minore…..di nuovo via Gallarate, piazza
Prealpi, con gradita sorpresa dei coniugi Barchetta, coloro che la leggenda
narra abbiano dato alla luce il capostipite di tutti i Lupi Mannari che abitano
la Montagnetta.
E qui,
sorpresa sgradita che mi fa maledire Gebre e chi ha disegnato il percorso (ma
grazie solamente x il fatto di averlo fatto!)…una serie di rotonde e
controcurve che portano all’imbocco del ponte del Parco Portello (nell’analisi
del percorso me l’ero perso questo dettaglio)…Siamo al km 34 è la salita del
ponte, per poco che sia, mi spaventa un po’…ma l’affronto bene e procedo
costante. Ora si ritorna a Casa Milan, di nuovo la Fiera e via verso C.so
Sempione.
Abbiamo
passato i 36….da qui in poi, ogni metro è record personale di distanza!! Mi
padre mi incita…mi dice: dai, sei a 36, con un po’ di coraggio la porti a
casa!! Beh…se è solo per quello….cominciate a lucidare la medaglia la in
fondo!!
Su C.so
Sempione ripenso alla Stramilano 2013, prima mezza “ufficiale” della mia
carriera, ma soprattutto, ritorno ufficiale alle corse dopo anni di fermo.
Allora quegli ultimi km lungo il corso erano stati difficili, ma comunque “ben
gestiti”…..oggi sembra essere di nuovo così.
Finito
C.so Sempione, si gira a destra in direzione Cadorna, per andare ad affrontare
P.zza del Cannone. Qui sono preparato, so che sarà un passaggio difficile,
leggera salita, sterrato bianco e tanto sole. Sarà esattamente così. Ora sento
la fatica e la sete, lo stomaco comincia a cedere, ogni tanto sento accenni di
nausea, ma controllo il crono e mi sembra di continuare a non perdere colpi
(forse qualcosina…ma va bene).
Benedico
il ristoro dei 40 e mi preparo ad affrontare il lungo drittone che dai Bastioni
di Porta Nuova mi porterà fino a P.ta Venezia, lungo i due cavalcavia che so,
potrebbero stroncarmi o portarmi verso “la mia piccola gloria”.
Mio
padre è sempre li…lo stomaco da sempre fastidio, ma ora, a differenza di prima,
mi sembra sia dovuto all’emozione, al pensiero del pezzo finale, con il
pubblico intorno ad applaudire e soprattutto, la famiglia e i pargoli ad
attendere di fare insieme gli ultimi 50mt.
Mio
padre mi saluta, mi dice che la famiglia è posizionata “sulla curva”…… e mi
avvisa di correre domani almeno 40 min per sciogliere le gambe!!!!!
Primo cavalcavia….andato!
….segue
il maledetto porfido….andato!
…ora il
pavè e le rotaie del tram….andate!
Secondo
cavalcavia finale..cartello dell’ultimo km….qui il tifo sale…non vedo oltre la
gobba del ponte, sto soffrendo…ma porca boia reggo…reggo….non mi tirate giù
nemmeno a fucilate…!!!! I pargoli io me li vado a prendere correndo e me li
porto in braccio se serve!!!
Cima
Coppi sul cavalcavia….segue rettilineo sempre sul cavalcavia (uè…. questo
all’andata non c’era!!!), ….dai dai dai….
Vedo i
Bastioni…vedo la curva….Ho vinto il Gran Premio della Montagna e ora inizia la
discesa….ci siamo…ai lati c’è già folla….inizio la curva e cerco Vane e i
bimbi….Porca miseria c’è una marea di gente, il tifo è assordante, a destra
passa la staffetta e noi siamo a sinistra…ma saranno dalla parte giusta???
Faccio la curva e non li trovo…non può essere….
Ma ecco
mia sorella, mia madre, Manuel, la Madonna e tutti i Santi
(perdonatemi)….”Torna indietro ti stanno spettando sulla curva”….ma
porc!!…(perdonatemi di nuovo)…mi giro, torno indietro non li vedo…non li
vedo….ma eccoli…Vanessa …e i due
sbirulini dentro il percorso di gara oltre le transenne….che guardano verso il
cavalcavia cercandomi.
Vado,
li chiamo, saluto Vane che esplode in festa, Franci comincia a saltare come un
grillo (alla nascita mi sa che qualcuno gli ha dato un giro di chiave di
troppo)….
Li
prendo per mano, guardo l’arrivo….siamo a circa 100mt…ma ce la faranno a
correre insieme a me (o io insieme a loro!!)??
Franci
manco a dirlo parte stile Usain Bolt! e letteralmente impazzito….Elisa da buona
patatona, comincia a lamentarsi dopo 20 mt…la prendo in braccio per qualche
decina di metri…poi la rimetto giù…
“Dai”
gli dico…”dai che vinciamo”….”dai che ce la facciamo”….il pubblico a guardarci
si emoziona quanto me, scatta foto, applaude…sento dei “che
belli!!”…”bravissimi”…”dai che ce la fate”…
20mt…dai
dai…10 mt…dai..5 mt….siamo sotto il gonfiabile…..il tappetino
suona….ARRIVATI!!! CE L’ABBIAMO FATTA….!!! E’ FINITA!! E’FINITA!! IL CIELO
E’AZZURRO SOPRA MILANO!!! SIAMO CAMPIONI DEL MONDO!!!!!!!!!!!! SIAMO CAMPIONI
DEL MONDO!!!!!!!!!!!!
4h…18'….35" ….DI PASSIONE ED EMOZIONE… X DESCRIVERLA ….
CI VORREBBE UN ROMANZO!!!
I fatti
e i personaggi di questa storia sono puramente veri e non inventati!
Ogni
riferimento a personaggi, fatti o luoghi è esplicitamente voluto.
Si
ringraziano gli organizzatori, i volontari, il pubblico, i vigili, gli
automobilisti, i cittadini e tutti i podisti di questo mondo.
Un
ringraziamento speciale a tutti i tapascioni e i gruppi podistici che ogni
domenica mattina, mantengono vivo in tutto il mondo da decenni, questo
splendido sport!!
"Uomo…ricorda….il pezzo che ti manca…è
quello che ti riporta a casa!!" (Aldo
Rock)
....è il racconto più divertente ed emozionante che abbia mai letto ..... risento l'adrenalina che per una volta da spettatrice, e moglie di un maratoneta da inseguire per milano per monitorare la corsa, ho vissuto !!!!!! Complimenti per l'arrivo con trionfo !!
RispondiEliminaMi hai fatto venire voglia di provarla questa emozione!
RispondiEliminaTop!
RispondiEliminaBravissimo, racconto divertentissimo e trascinante. E complimenti ovviamente per aver tagliato il traguardo della prima maratona!
RispondiEliminaGrande MisterX, arrivo con 4 anni di ritardo, ma mi hai emozionato come se fosse ieri... ci riproveremo assieme...!
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