[ FOTO ] Bagài, io ad Ossona ci torno sempre volentieri e
quest’anno avevo uno stimolo in più: la scelta degli organizzatori di devolvere
parte del ricavato all'associazione L’Abbraccio
onlus.
Per
ringraziare i baracchini Peggy Botturi e
Pongo LaSalandra hanno messo insieme una carica di 101 Abbraccini Marziani che hanno invaso Ossona formando il gruppo più numeroso; mancava solo Cora, l’unica dalmata “verace” del
gruppo ma il suo papà Emiliano el gavèva de laùrà! E per fortuna Crudelia Demòn non si è fatta vedere!
Parlare
bene di Ossona mi viene molto facile; i Baracchini sono veramente bravi,
coadiuvati dai soci della ProLoco Morus
Nigra; tra di loro ho tanti amici ed i complimenti “sinceri” se li meritano
tutti. Sempre suggestivo il ritrovo nel Parco
di Villa Boso, ex convalescenziario dei bambini milanesi dove
c’era anche
il deposito borse custodito. Onesto come sempre il pacco gara.
Il
percorso poi come posso non amarlo? Queste sono le mie campagne, i miei
sentieri, le cascine, la Strada del
Signù, la Pujanasca. Campagna “grassa” odorosa di stalle e buascia con le sue stradine pien de mòlta ed i fòss ca profùmen de ciudìn
e di àlter fungh matòc. In più quest’anno, grazie alla mattinata limpida,
c’era anche aggratis un panorama stupendo sui monti innevati dell’arco alpino
Ho
scelto il percorso di 18km perché passa attraverso la sede dell’Abbraccio, dove
c’è il secondo ristoro; ma con la mia velocità questo voleva dire rinunciare
alla festa delle premiazioni; mi è molto spiaciuto ma nella vita non si può
avere tutto e bisogna fare delle scelte a volte dolorose.
Però
per non arrivare proprio quando se ne erano già andati via tutti ‘o fa na fifugnàda cunt i amìs Emiliano e Massimino che m’han mulà ‘l cartelìn prima di àlter;
ho così rinunciato anche alla partenza col gruppone L’abbraccio da Marte e
relative foto; i fotografi a Usòna in
cume la sciura Teresìna ca la cumincia tardi e la finìs prèst e non fà le foto
al Compa!
Per furtuna che quest’ann al Romanini al gà
dà in màn la gestiun dal ristoro cun pulenta e salciccia a la sua mujèr; Fraulein
Kleine Romische c’ha il fisico, l’autorità e l’incorruttibilità teutonica
per tenere a bada quella manica di assatanati della polenta! Inscì a sùn rivà ca ghe n’era ancamò, minga
cume l’àn pasà ca seri restà a bòca
sùcia …
I miei
18km sono filati via lisci grazie al mio personal pace-maker Donato Convertini che ha cercato, con
l’aiuto di Giacomo la Tigre, di
tirarmi il collo senza però riuscirci; è stato bello venire raggiunti man mano
da tanti amici partiti dopo e scambiare con loro battute e sfottò! Uè Carola me racumandi tegnèm da part un bel pettorale per la “Correndo e trombando” del 1° aprile
neh! E se fate degli allenamenti in preparazione non dimenticarti di me.
Sempre
emozionante il passaggio nel giardino della sede dell’Abbraccio; tanti abbracci
con i volontari ed ho anche assaggiato un biscottino “abbraccio”
preparato da Cuoca Simona con le sue
manine da Regina dei dolci; ne
riporto la mia recensione gastronomica per la guida Michelìn Romanìn:
- durezza = un po' duri proprio come la vita
-
profumo = profumavano d'amore
-
sapore = avevano il sapore delle cose fatte col cuore
- forma
= quella della migliore manifestazione d'amore, l'abbraccio
- suono
= croccante come il sorriso di chi li aveva fatti
Essendo
riuscito a finire in un tempo non biblico nel parco c’erano ancora tanti amici
Abbraccini e Marziani; tanti saluti ed abbracci, quattro chiacchiere, un piatto
caldo di polenta e salsiccia ed arriva anche il Capitano Scatenato! Ritiro la borsa gastronomica, metto i timbri
sui libretti Fiasp al banchetto
dell’Avis Rho, timbro un paio di bacioni sulle guanciotte di Betty, Ylenia e Sabbbry e poi via verso casa; la Maria Grazia oggi mi ha preparato …
polenta, salsiccia e spezzatino.
Ci
vediamo l’anno prossimo,
Ettore “salsiccia” Compa
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