Ancora una volta Milano ci regala un bellissima festa. Un cielo terso, pulito; un sole brillante e caldo; un percorso immerso nel verde, un vero e proprio bosco con fitta vegetazione, 4 specchi d’acqua, sentieri e stradine; temperature primaverili; calzoncini corti e canotta. Nessuno potrebbe immaginare che siamo in una domenica di fine ottobre a Milano! Un solo viale ci separa da via Forze Armate, dal traffico cittadino, dai vigili col manganello, dai semafori e dagli incroci. Ma oggi mi godo un’altra
Milano, quella che ti riempie i polmoni, quella che allunghi lo sguardo e non vedi palazzi, quelli che ti fa correre con gioia e ti fa sentire fiero della tua città. La Green Race giunge alla sesta edizione, fa il pieno di partecipanti: i competitivi, gli appassionati, quelli della domenica, le famiglie con i bambini. Lo speaker ne conta 2000, tutti sorridenti e allegri. Alle 11 si parte, ed è subito una sfilata variopinta di maglie tecniche che invade il tragitto e a suon di passi lunghi e veloci si appropria del parco delle Cave. Laghetti, sterrati e tanto verde il percorso è eccezionale e mi ricorda Central Park immerso tra i grattacieli di Manhattan. Ma io sono qui per correre e stringere i denti, la passeggiata per godere di tutto ciò che mi circonda la metto in agenda per un’altra occasione. Percorro il primo giro da 5 km nei tempi previsti, ed il primo passaggio in zona traguardo è caratterizzato da un bagno di folla che urlando incoraggiano le prime donne, ma io faccio miei quelle sollecitazioni che diventano nuova benzina per le mie gambe. Che siamo al secondo giro ci pensa la fatica a ricordarmelo e quindi adesso la lotta e tra le gambe e la stanchezza. Il percorso è ben segnalato, le “giubbe rosse” con la scritta Green Race lo sorvegliano ad ogni curva, i km sono tutti visibilmente indicati e si susseguono in fretta e così si giunge alla vista del traguardo, dove la folla mi regala lo sprint finale. Anche questa volta il cronometro per me si ferma; è tempo di riprendere fiato e di distendere i muscoli. Tutto molto bello e molto ben organizzato. Complimenti!
Milano, quella che ti riempie i polmoni, quella che allunghi lo sguardo e non vedi palazzi, quelli che ti fa correre con gioia e ti fa sentire fiero della tua città. La Green Race giunge alla sesta edizione, fa il pieno di partecipanti: i competitivi, gli appassionati, quelli della domenica, le famiglie con i bambini. Lo speaker ne conta 2000, tutti sorridenti e allegri. Alle 11 si parte, ed è subito una sfilata variopinta di maglie tecniche che invade il tragitto e a suon di passi lunghi e veloci si appropria del parco delle Cave. Laghetti, sterrati e tanto verde il percorso è eccezionale e mi ricorda Central Park immerso tra i grattacieli di Manhattan. Ma io sono qui per correre e stringere i denti, la passeggiata per godere di tutto ciò che mi circonda la metto in agenda per un’altra occasione. Percorro il primo giro da 5 km nei tempi previsti, ed il primo passaggio in zona traguardo è caratterizzato da un bagno di folla che urlando incoraggiano le prime donne, ma io faccio miei quelle sollecitazioni che diventano nuova benzina per le mie gambe. Che siamo al secondo giro ci pensa la fatica a ricordarmelo e quindi adesso la lotta e tra le gambe e la stanchezza. Il percorso è ben segnalato, le “giubbe rosse” con la scritta Green Race lo sorvegliano ad ogni curva, i km sono tutti visibilmente indicati e si susseguono in fretta e così si giunge alla vista del traguardo, dove la folla mi regala lo sprint finale. Anche questa volta il cronometro per me si ferma; è tempo di riprendere fiato e di distendere i muscoli. Tutto molto bello e molto ben organizzato. Complimenti!
Mauro Oliva
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