Bagài,
dopo la
goduria della mia 3° Run5.30 di venerdì
all’alba, ieri sera ero ancora alla partenza di una corsa non competitiva:
sulla pista dell’Arena di Milano era
radunato il mio popolo, la mia gente, quelli che corrono per puro divertimento
che tanto a vincere … ci penseranno gli altri.
Era in
programma la 1° edizione della Energizer
Nigth Run, una gara di 5km tutta all’interno nel Parco Sempione con partenza alle ore 21,00 dalla magica pista
dell’impianto Napoleonico; non appena ho avuto notizia di questa gara mi sono
lasciato subito “ingolosire” dal premio che era una pila frontale; è da quando ero
una Giovani Marmotta che sognavo di avere una pila da speleologo ed allora mi sono subito iscritto; il pettorale n° 25 da top runner testimonia che … sono stato molto veloce!
una Giovani Marmotta che sognavo di avere una pila da speleologo ed allora mi sono subito iscritto; il pettorale n° 25 da top runner testimonia che … sono stato molto veloce!
Il
costo di iscrizione era in realtà un’offerta minima di 10 euro che andava tutta
in beneficienza a favore di Unicef
per la campagna “Salvare una vita, insieme è possibile! Vogliamo ZERO mortalità
infantile”; puoi donare anche tu 2 euro con un semplice gesto: manda un
sms al numero 45505.
Il
numero di iscritti ha superato ogni più rosea previsione: i 3.000 pettorali
disponibili sono andati presto esauriti; il giorno della gara era possibile
fare un’iscrizione “portoghese”: si faceva un’offerta e ti davano la pila me
niente pettorale né pacco gara. Quest’ultimo era extra-ricco con tantissimi
prodotti di ottima qualità offerti dagli sponsor; l’unico appunto è sulla
maglietta che, pur di ottimo cotone, era di colore nero, un po’ lugubre per una
gara notturna e troppo piena di scritte degli sponsor.
L’alto
numero di iscritti ha messo un po’ in difficoltà l’organizzazione che ha
anticipato la consegna dei pettorali dalle ore 15,00 invece che dalle 19,00;
qualche problema c’è stato: i pettorali con chip (a cosa serviva dal momento
che la gara era non competitiva?) non erano in ordine e molti hanno dovuto fare
lunghe file, tanto che la partenza è stata ritardata di qualche minuto; anche
la consegna delle sacche e delle magliette (solo taglie M e L) ha avuto qualche
problema ma nulla di grave.
A
disposizione di mamme e papà runner all’interno del prato dell’Arena c’era un
attrezzatissimo tendone adibito a ludoteca dove simpatici animatori facevano
giocare i bimbi; questo servizio molto utile per chi corre ed ha bambini
piccoli sarà disponibile anche alla The
Media Running Challenge che il Road
Runners Club Milano organizzerà sempre all’Arena domenica 23 settembre.
Gestire
3.000 concorrenti con partenza dall’Arena ed un percorso tortuoso e stretto
lungo i sentierini del Parco sarebbe stato impossibile se la gara fosse stata
competitiva; ma quello che per gli atleti veloci (panchine, paletti, ghiaietto)
sono ostacoli pericolosi, per i tapascioni diventano un divertimento ulteriore!
Ta dùeva da vidè cume i sgarzùlìn se
divertivàn a saltà giò per al lung i panchèt e per al larg i palètt!
Ben
disegnato il percorso che ha praticamente seguito tutti ma proprio tutti i
vialetti che il Compa conosce a memoria perché li percorre quasi
quotidianamente in pausa pranzo passeggiando mentre legge un buon libro. C’era
anche il Gran Premio della Montagna
sulla cima del Monte Tordo dominato
dalla severa statua equestre di Napoleone
III° e dalla Biblioteca del cementificio di Merone; caratteristici i passaggi
dal ponte in ghisa delle Sirenette,
il laghetto, la fontana dell’”acqua
marcia” tanto cara ai milanesi (quando il Comune ha tentato di chiuderla
dichiarandola non potabile a s’ìn incasà
tùcc de brùt), ed il giardino della Triennale
con i “Bagni misteriosi” di De Chirico.
Sono
arrivato al ritrovo in Arena con gli amici Paolone e Gabriella&Franco; lì “giocavo
in casa” con un sacco di amici Road:
la milanèsa Zanzo-Elena, la
splendida Ross col Debo, Lalla&Fabio; i tanti marziani in
maglia gialla con Tata-Erica ingegnera
Bolzanina, la Rita Toffy e la Angie Signorina Rottermeier con la pila a tre
luci (occhio: quando è incazzata accende quella rossa!). C’erano anche Szilvia la mia violinista preferita, Rossana la mia speaker preferita in
tenuta da gara e la Nanetta con un
macchinone fotografico; il mio speaker non-preferito invece a l’è sèmper drè a laùrà …
La
partenza è stata problematica ma nessuno si è lamentato; alla fine ci siamo
messi tutti in marcia ed un interminabile serpentone di lucine ha invaso il
Parco; da qualsiasi parte ti giravi vedevi “lucciole” che correvano avanti,
indietro, a destra, a sinistra … uno spettacolo, una goduria!
Io come
al solito ho fatto la mia bella scelta da pirla: quando uno dà retta alla pancia
e non alla testa e mangia come un porco poco prima di correre (ma dai!
Ta stè drè a pensà a l’alimentazione pre-gara? Ma tànt ìn dùma cinq km! Ta ghè
mò de partì e te s’è giamò rivà!)
Infatti
dopo 500m di corsa nel mio stomaco si è scatenato un sommovimento tellurico
causato dal rimescolamento di tutti gli ingredienti della “capricciosa”, con le
acciughe che facevano a botte con le olive, i carciofini che pungevano i
funghetti ed il prosciutto che si rivoltava nella mozzarella …
Ho
dovuto tirare subito i remi in barca ma tanto non c’erano problemi; ero
circondato da tapascioni che … mi imitavano; dopo 1km sono stato superato da
una bella signora che si è fermata a salutarmi e a darmi la mano “Ma sei proprio
tu? Leggo sempre i tuoi commenti così divertenti e mi piacciono tanto e poi …
dal vivo sei più bello che in foto!” Bagài,
queste sì ca ìn sudisfassiùn …
E
nonostante il mio passo caracollante la fila dietro non finiva mai! In
classifica dove di solito per trovarmi basta schiscià ‘l butùn da l’ultima pagina risulto addirittura 1923° su
2573 (più tutti altri non classificati che non appena hanno visto l’Arena sono
entrati dalla porta principale senza fare l’ultimo pezzo di gara e passare dal
tappeto). Grazie amici tapascioni !!!
Alla
prossima,
Ettore “illuminator” Compa>>>il servizio fotografico
***
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