Bagài,
quando mi è
capitato in mano il volantino di questa gara ho deciso subito di iscrivermi;
amo il Parco del Ticino, ed il
programma oltre alla 42km proponeva una Eco20km
con 3 ore di tempo massimo: avrei potuto “godermi” senza assilli di cronometro
paesaggi e luoghi stupendi.
Poi si è innescata
una diatriba sulla omologazione o no di questa gara Uisp; la Fidal non
l’aveva omologata ed ha mandato una lettera di diffida ai propri tesserati; ed
allora sui vari siti e su feisbùk si
è scatenata una discussione con due tesi contrapposte che così si possono
sintetizzare: “Quei de la Uisp de Gallià
ìn di pitòcch gà voerèn mingà pagà i tàss a la Fidal”, “ Quei da da Fidal cui
Master ìn cùme ‘l gùerno cui pensiunà: sèmper drè a fa pagà tass sensa dàg
nient in cambi”.
In tutto sto
casino a mì me girava i bàll perché
questa gara la volevo fare; alla fine ho approfittato dell’offerta di John Braga e mi sono tesserato aggratis
alla Uisp e adesso c’ho più tessere che donne: tessere tre, mogli una e amanti
… zero (((---
Il mio
giudizio su questa gara è decisamente positivo: organizzazione eccellente, ogni
dettaglio ben curato, servizi per i concorrenti “ottimi ed abbondanti”; molto
suggestiva la location del ritrovo in alcune sale e nel cortile del Castello; circa 650 gli iscritti sulle
due distanze (42,195 e 20km) più qualche centinaio sulla non competitiva di
11km; veloce la distribuzione pettorali e pacchi gara; io non ho dovuto fare
nulla perché l’amico Ossonese-Galliatese
Beppe Negri mi ha ritirato tutto sabato così ho avuto la taglia XL ---)))
Il mio pettorale era un pò “agghiacciante”: 47 = morto
che parla.
Begli gli
stand dell’ente Parco dove ho comprato una gustosa torta ed ho preso vari
depliant sul Parco e le ricette a base di zola; semplice e di cotone la
maglietta, molto carina e a “zeru sponsor”; nel pacco gara c’erano prodotti del
territorio a “zeru km”: riso di Galliate
e un cacciatore (nel senso di un salamèt!)
di Robecchetto. Il chip invece
sembrava una patacca con due buchi.
Nella
centralissima piazza dove era posto l’arrivo ho incontrato molti amici: alcuni Baracchini, i Tigrotti, Elisa&Goffredo,
Fabio Menni e Renzo Barbugian, Chobin&Biscottino (il secondo non ha
corso per problemi al ginocchio, la Ale
l’ho trovata ferma al 12° km per … problemi al ginocchio!), poi Marco Frigerio e la simpaticissima e
bravissima Simona Leone, che ha
vinto la sua prima maratona dopo il 2° posto di 5 giorni fa a Vercelli e dopo avere corso i primi
13km … tirandosi dietro quella schiappa del Beppe ---)))
Non c’erano
i “soliti” fotografi probabilmente impegnati in altri luoghi; c’erano infatti
almeno altre 3 gare a cui anch’io avrei voluto partecipare, due a Milano e la Vighignulada, una tapasciata di cui sono stato co-fondatore una
quarantina di anni fa; per fortuna c’era l’indistruttibile Franco Rancati con la sua cinepresa. Spero di vedere presto il suo
filmato della gara.
La mattinata
era nuvolosa ed il meteorologo personale di Paolone prevedeva pioggia alle ore 10,00 a Galliate! Poco prima
dello start le nuvole si sono addensate ed allora ho indossato il kway; poi per
fortuna è uscito il sole e dopo 500m dal via, ho mollato gli indumenti “pesanti”
in auto, parcheggiata lungo il percorso.
Il punto
forte di questa gara rimane comunque il percorso splendido, lungo
ciclo-pedonali, strade bianche, sentieri, sempre circondati da prati, canali
con acque limpidissime, rogge piene di pesci, risaie e boschi.
Nonostante
il diluvio del giorno prima il fango era “accettabile”; in alcuni tratti
c’erano ancora mucchi di grandine.
Io sono
partito “tranquillo” con Paolone ed ho iniziato da subito il metodo Compa-Galloway; dopo 500m ero ultimo,
seguito da un trio di ciclisti che formavano il simpatico servizio scopa; dopo
qualche km sono stato raggiunto dai primi della 11km, partiti 15’ dopo, proprio
nel tratto di bosco di single track
(traduzione automatica di Coompagugle “ul
sènter in dal bùsch in dùe se pàsa vùn a la volta”) e, data la mole massiccia,
ho avuto qualche difficoltà a farmi sorpassare; più numerosi del solito e ben
forniti i ristori; in un punto dove si passava due volte c’era anche la
piacevole sorpresa di una band di percussionisti che ci hanno … dato il ritmo!
Tantissimi i
volontari sul percorso piazzati ad ogni incrocio ed in tutti i punti “critici”
con tanti ciclisti che facevano la spola per accertarsi che tutto andasse bene.
Per 12km
sono rimasto ultimo in compagnia delle scope poi ho messo il turbo! O mej ‘n quaivùn davanti da mì a l’è sciupà!
Li ho marcati stretto per un po’ poi sono riuscito a superare un atleta in
difficoltà; più difficile è stato superare una coppia de spusòte che erano in lotta tra loro per l’ultimo posto femminile
e non mollavano. All’ultimo km ho raggiunto anche l’amica Marilena, compagna di tante gare di retrovia!
Ho finito in
una piazza affollatissima di gente in attesa … del primo maratoneta! Qualche
difficoltà a piegarmi per slacciare il chip-patacca e poi avrei voluto farmi un
bel piattone di pastasciutta, esibendo il buono che avevo trovato nella busta
del pettorale; però la cucina era ancora chiusa e a ghèra tròp de spetà ed ho rinunciato.
Per
concludere direi che è stata una bellissima giornata; mi sono proprio divertito
e spero di tornare a Galliate l’anno prossimo; io sta Eco-Maratona del Ticino
ve la consiglio proprio!
Alla
prossima,
Ettore “Uisp-Ticinese” Compa
***
@ETTORE- Tutto bene è ne sono convinto, peccato che si perdono nei dettagli fotografici......!!!
RispondiEliminaGrande Compa! Il mio caro amico Davide Ferrari, pettorale numero 1 arrivato in fondo alla 20km in 2h14', grande supporter attivo della Ecomaratona del Ticino in quanto Sindaco di Galliate, e' stato da me informato di questo tuo commento, che penso gli fara' molto piacere.
RispondiEliminaPeccato che tu abbia perso l'occasione di mangiare un piattone di pasta, ma sei davvero andato cosi' veloce da arrivare prima che aprissero la cucina? :-D
Ciao, Luca
bella gara ,difficile in alcuni tratti : mega pozzangherone in mezzo al bosco, che ha rallentato tutti, ma conclusa come semprecol sorriso sulle labbra,nonostante la fatica. claudia
RispondiEliminaSono d'accordo con il Compa. E' stata la mia prima eco20 e sicuramente non l'ultima. Bella gara, percorso sobrio e ottima organizzazione. Mi considero già iscritto alla prossima edizione. Grazie a tutti.
RispondiEliminaP.s. scusate nn ci capisco niente tra account, livejournal etc. etc.
Bobo M.