A Sesto una buona prima
Trasferta
sul lago per questa new entry nel sempre più ricco calendario podistico. La
location è spettacolare e per rendere strepitosa questa cartolina della
domenica mattina del 1 Aprile ci si mette anche una giornata bella, calda e
grazie al vento si gode pure una vista straordinaria sulle Alpi. Sesto è una
perla incastonata dove il lago si abbandona al fiume, dove le montagne abbracciano
le colline e dove i runners hanno scoperto una nuova bella gara. Arrivo ben
presto, quattro chiacchiere coi compagni di squadra, vedo Andò e scatta lo
scatto, riscaldamento
durante il quale mi preoccupo vedendo le facce degli “altri” concorrenti tutti fortissimi e penso che oggi sarà proprio dura far bene, avendo anche ancora un po’ nelle gambe la Stramilano, mi preparo in griglia tra i poco più di 300 iscritti, un peccato che non fossimo in numero maggiore. Lo sparo spinge per le strade il gruppo che subito, come pensavo vista l’alta velocità imposta dagli apripista, diventa un lungo serpentone, van davvero tutti forte, io come domenica scorsa non parto a stecca anche perché pronti via c’è subito un bel cavalcavia che non permette di spingere molto. Poi prendo un bel ritmo, la prima parte di gara non mi piace, poi quando riprendiamo il lungo lago/fiume la gara diventa bella, la salita sulle colline poi giù ancora a risalire il lago e sullo sfondo il campanile di Sesto e più dietro sua maestà il Monte Rosa. I Km passano veloci, il panorama aiuta a non sentire la fatica. Sprint e arrivo e Capasso-click. Suggerisco due cose: 1) a chi non è venuto di mettersi in calendario questa nuova gara per il prossimo anno, e 2) all’ottima organizzazione di prendere i tempi coi chip e segnare i Km sul percorso.
durante il quale mi preoccupo vedendo le facce degli “altri” concorrenti tutti fortissimi e penso che oggi sarà proprio dura far bene, avendo anche ancora un po’ nelle gambe la Stramilano, mi preparo in griglia tra i poco più di 300 iscritti, un peccato che non fossimo in numero maggiore. Lo sparo spinge per le strade il gruppo che subito, come pensavo vista l’alta velocità imposta dagli apripista, diventa un lungo serpentone, van davvero tutti forte, io come domenica scorsa non parto a stecca anche perché pronti via c’è subito un bel cavalcavia che non permette di spingere molto. Poi prendo un bel ritmo, la prima parte di gara non mi piace, poi quando riprendiamo il lungo lago/fiume la gara diventa bella, la salita sulle colline poi giù ancora a risalire il lago e sullo sfondo il campanile di Sesto e più dietro sua maestà il Monte Rosa. I Km passano veloci, il panorama aiuta a non sentire la fatica. Sprint e arrivo e Capasso-click. Suggerisco due cose: 1) a chi non è venuto di mettersi in calendario questa nuova gara per il prossimo anno, e 2) all’ottima organizzazione di prendere i tempi coi chip e segnare i Km sul percorso.
Me
la chiacchiero col Franco, e poi lascio il lago e scendo lungo il fiume e in
“Pieno Rock’n Roll” torno a Boffalora, dove ho una cosina in sospeso…
Andrea Maltagliati
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