Dialogo semiserio tra un
podista e i Santi durante una maratona
Fa freddo. Beh non come in Lituania, da dove sono rientrato venerdì,
ma fa freddo. Sarà anche la casa dei suoceri a Castelletto Ticino, che è grande
e i riscaldamenti non sono ancora accesi, ma domenica mattina alle 6 e un
quarto batto un po' i denti. Il solito rituale propiziatorio, la colazione e
aspetto Michela che mi accompagnerà alla partenza. Meno male che ho portato il
giubbotto, temperatura indicata sul cruscotto della Panda 3 gradi. Passo un'ora
mezzo a cercare di non congelare, mentre arrivano tutti i podisti. Mi rifugio
al tendone, comincio a vedere le casacche amiche biancoblu. Siamo in 18, mi
dicono; alcuni non si aspettavano di vedermi. Non ho pubblicizzato molto
l'evento e, con il senno di poi, posso dire... >>>Gianni Colombo***
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