[ FOTO ] - Bagài, da
tanti anni il mio “rito” di Pasquetta è questa marcia non competitiva che
attira migliaia di tapascioni in questo piccolo borgo, situato tra il Naviglio
ed il Parco del Ticino
In
questi lunghi anni mi sono capitate soleggiate mattinate primaverili, giornate
uggiose, temporali estivi, caldo, freddo, vento; un po' di tutto ma la folla
dei tapascioni è sempre stata numerosa; e chi ci ammazza a noi! Anche oggi
arrivano un sacco di amici.
Le
distanze sono 5,5 13 e 21 km ed i
partecipanti superano sempre i 3.000. Dopo il primo tratto di asfalto il
percorso è tutto su sentieri e stradine nel Parco con ponticelli che superano
lanche, fossi di acqua cristallina, cascine, boschi e prati fioriti; il fondo è
compatto e senza fango.
Purtroppo
oggi il meteo non è dei migliori; una bella pioggerella scende mentre distribuisco
i cartellini al gruppo Road e poi, sul percorso quattro gocce di bel tempo ed
un po' di nuvolaglia; non possiamo godere a fondo delle bellezze e dei colori
del Parco; però i profumi sono esaltati dall’umidità che sale dai prati; ed
all’arrivo un buon profumino di risùtìn
cùnt la luganèga allieta tutti i cuori.
Parcheggiare
è ancor più difficile del solito ed alcuni soci arrivano alla partenza fuori
tempo massimo; per aspettarli parto 10’ dopo lo sparo!
Mi immetto
sul percorso alle spalle degli ultimi quando ormai i fotografi stanno
rientrando alla base per immortalare gli arrivi; supero qualche gruppetto di
camminatori lenti; il Capitano Scatenato, la Orz oggi in compagnia del babbo e
poi becco la Emma con marito e “zia” Franca che non aveva mai fatto 13km ed
oggi … ha semplicemente sbagliato percorso.
Le faccio
da pacer ed i km passano in un baleno; dopo la foto all’arrivo raggiungo
Scriccy-Saby, il mio braccio destro che aveva ritirato il premio di gruppo; ci
raggiunge la Popi, grande amica e donna forte e coraggiosa a cui voglio un mare
di bene e ne approfitto per abbracciarle per una bella foto insieme. Nel
frattempo arriva Robino cùnt in màn dù
bej piatt de risòtt: libiddddine!
La Saby
mi dice che come gruppo, oltre al cesto, abbiamo vinto un
buono cena per due dell’agriturismo la Bullona che si trova sul percorso; ciumbia!
Lo metteremo alla riffa e sperèm de minga
vincèl! Mì a la Bùlòna ga vò pù; se mangia tròp bèn e sicome che mì sùnt ‘na
bestia e dinanz a la ròba bòna sùn minga bùn da tègnì serà la bùca … a mangi
sèmper tròp; però se vinci voèra dì ca farò un sacrifisi.
Ottimo
il pacco gara che contiene anche un fragrante panozzo al salame; mi fermo a far
quattro chiacchiere con gli ultimi ritardatari e via … il pranzo di Pasquetta
mi aspetta a casa.
Alla
prossima,
Ettore “ciliegione-sulla-torta” Compa
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