23 novembre 2015

22 novembre 2015, Crema - Il sole fuori…e dentro, di I. Labonia

[ servizio fotografico ] -  Racchiusa tra un sabato ventoso e temporalesco e un lunedì piovoso, domenica 22 novembre ha avuto luogo la nona edizione della Maratonina di Crema, con la collaterale sesta edizione della Marian Ten. Anche quest’anno boom di iscritti e chiusura anticipata delle iscrizioni, grazie al percorso pianeggiante che invoglia i runners a testare la propria condizione atletica, alla ricerca del PB.
Oggi però non mi soffermerò sui risultati e sulle classifiche di una manifestazione ben organizzata (unica pecca le docce gelate), ma preferisco mettere l’accento sulle persone, sui pazzi runners che ogni domenica con qualsiasi condizione metereologica, si alzano all’alba per prendere parte ad una gara.
Oggi a Crema sono arrivati da ogni provincia lombarda e anche da fuori regione, sia perché campionato regionale
per le categorie Promesse/Juniores, sia per il percorso prevalentemente pianeggiante, fatta eccezione per i quattro cavalcavia. L’anno scorso avevo esordito come pacer proprio a Crema, per cui avevo potuto fare un sopralluogo del percorso, gustando ogni km ad un ritmo che mi consentiva di guardarmi in giro e incitare chi inseguiva il personale dell’ora e 35’. Anche l’anno scorso, pioggia torrenziale il sabato e poi giornata di sole stupendo la domenica. Quest’anno clima molto più freddo, ma il vento che ha spazzato ogni nuvola, ci ha consentito, nel ritorno verso la città, dal 14/15 km circa, di ammirare tutte le montagne stagliarsi davanti a noi, come un traguardo lontano. Non solo. Il sole ci ha accompagnato e scaldato lungo il percorso, ma era anche, metaforicamente, dentro ogni runner che, nel suo piccolo, stava dando il massimo. Questo è il calore che ogni domenica ricerco alle gare, lunghe o corte che siano. Provincia che vai, calore umano che trovi. Alla ricerca del tempo, in compagnia degli amici, per smaltire una cena o per gustarsi di più il pranzo domenicale, per mantenersi in forma o sentirsi parte di un gruppo… ognuno con la propria motivazione e il proprio sogno nel cassetto.. o, meglio, nel cuore. Siamo noi, un fiume di runners che invade le città e che, scaldato dal tifo, avanza verso il traguardo, piccolo o grande che sia. In questo fiume, persone che sorridono e persone che soffrono, amici o rivali, ma tutti insieme siamo un’onda, che invade le strade e contagia gli spettatori, tanto che ogni anno aumenta il numero di podisti ad ogni gara.
Personalmente in questo periodo sto gareggiando ogni domenica, spaziando tra le provincie lombarde, su corte o lunghe distanze, per ‘farmi portare al traguardo’ da quest’onda, finché, il giorno in cui mi sentirò pronta per fare il tempo nella gara prescelta, non dovrò stare concentrata e correre da sola, contro il nemico di ogni runner: il cronometro. Ma, fino a quel giorno, sorrido, a volte faccio la lepre alle amiche o mi alleno in compagnia in gara, lasciandomi trasportare dalla mia onda preferita, e gioisco dei PB degli amici (tanti ieri in mezza maratona, chi per pochi secondi e chi invece anche di più di un minuto). Ogni gara è una piccola grande festa. Ed i protagonisti siamo noi, amici runners!
Isabella Labonia

1 commento:

  1. Non me la cavo con la tastiera ne tanto meno con le parole, oltretutto non sono neanche veloce con le gambe per via del peso, ma quest'anno è stata una graditissima sorpresa vederti per cui il prossimo anno NON MANCARE.!

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