30 novembre 2015

29 novembre 2015, OSSONAINSIEME: Tùcc insèma cùnt al còer, ànca sènsa cùr! di E. Comparelli

Bagài,
oramai a correre non ce la faccio più, ma il problema è che faccio fatica anche e camminare, per colpa di una fastidiosa e dolorosa tendinite; però la domenica mattina non ce la faccio a stare sotto il piumone; fòera fà un frècc da l’òstrega, a ghè na brinàda che pàr cal fiòca, ma il richiamo del tapascione è più forte di me. E poi ad Ossona non posso mancare: quei de Usòna a in tùcc piscinìt, brùtt e catìf e alùra, con loro mi trovo a mio agio!
Ossona è anche territorio di Abbraccini; l’anno scorso avevo gestito io questo gruppo con un botto di 137 iscritti; quest’anno, per un problema di calendario, il 29 era l’unica data libera per la tapasciata del mese dei Road ed allora ho portato i Road ad Ossona, però ho fatto il bigamo con doppio cartellino; siamo arrivati secondi come gruppo più numeroso con 52; e secondi dietro gli Abbraccini è come vincere.
Mattinata molto fredda con un’alba rosso fuoco spettacolosa; sùn rivà prèst; sono andato a parcheggiare
nel vicolo dietro la villa ma, a ghèra el cancèl serà e mi sono “giocato” il parcheggio vicino. Avevo nel baule i 5 premi vinti col gruppo dei marziani alla Stragelada da consegnare ai vincitori ed alla fine sono andati tutti a buon fine.
Come al solito impeccabile l’organizzazione dei Baracchini; non è facile organizzare a novembre con strutture quasi tutte all’aperto ma il Michele ha sposato la Sandra, che è tedesca e a la imparà a fa filà drìss tùss còs; ordinate le file alle iscrizioni (ben 1.783 cartellini!); apprezzabile il contenuto del pacco gara; ben segnati i percorsi cùnt i bej cartèi disegnà a màn (a gèva anca un “Attenti al lupo”); un sacco di volontari in gìr a barbelà (grazie di cuore a tutti!). Ciliegina sulla torta: pùlenta e salsicia a la fìn con fila lunga ma scorrevole. A volte le idee semplici sono le più geniali; chi ha pensato alla vaschetta chiusa “da asporto” al posto del piatto merita il nostro hip hip hurrà.
Ma la cosa più bella di questa marcia sono stati tutti gli amici incontrati prima, durante e dopo; con tutti due chiacchiere, un abbraccio, un semplice saluto; son tornato a casa cuntènt mè na pasqua grazie all’affetto di tutti voi. GRAZIE DI CUORE.
Dopo aver distribuito tutti i cartellini, foto di gruppo Road alla partenza e poi via in compagnia del gruppo degli “sciancati”; a mì me fa màl al pè, al Robino la cùlàta, l’Alex al gà al ginòch sìfùl, la Ilaria la gà màl de panscià, Il Draghetto Scatenato al gà tròpa panscia, il Claudio c’ha la Mela, che era felicissima di sgambettare. Ci facciamo i 5km belli tranquilli; la Mela ha tutto il tempo di sguazzare nei campi brinati e di grattarsi la schiena sul terreno gelato; salutiamo gli amici ritardatari che ci sorpassano; i fidanzatini Lauretta&Lorenzo che hanno fatto le ore piccole a tromb… pardòn, a ballare! Gli amici Baracchini di servizio sul percorso; davant a cà sua il Walt, con gli occhietti luccicanti, ci mostra lo striscione di bentornata alla figlia Valentina (“profuga clandestina” a Brisbane in Australia!) e lo scatolone che gli hanno consegnato, da cui è saltata fuori lei! Nell’ultimo tratto diamo il cinque ai veloci della 12 e della 18km.
Anche a passo di lumaca 5km finiscono alla svelta; ho il tempo di abbracciare Sandra che mi consegna la polenta e di gustarla con calma, col Carlo che mi cucca con le mani nel sacco … In attesa delle premiazioni faccio due chiacchiere con gli amici degli altri gruppi: il fratellone Sandro del futuro “Whisky group?”, il Tonino del salàm de Biagrà, il Nazza de la bùlògna da la StragelàUè cume mai quest’ann niente mortadella? Varda che te màrca màl!”; ritiro il cesto del 2° gruppo numeroso ed Abbraccio la Betty che mi ha battuto!
Cazzeggio un po’ tacchinando la Anna e la Erika e la Elena e la … ecc ecc. in attesa dell’arrivo di Dagmar, la bella tedeschina a cui devo consegnare due dei cesti di Casarile che lei porterà al “Pane quotidiano” dove fa volontariato; bèla e brava la tùsa!
Intanto arriva anche il Pier Brianzò ca l’è propi un braù bagài; al gà gli oècch lùster perché l’an pasà chì a Ossona l’ha fà l’ultim km insèma al nòster Capitano. Al brassi sù intànt ca me se bàgnen i oècch anca a mì e mando un saluto ed un abbraccio a Fabrizio che da lassù ci sta guardando con quel sorriso canaglia che aveva quando mi diceva “Bravo Compa!”.
Ettore “mì-mòli-nò” Compa

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