Che cos’è il Palio dei Castelli? Per poterlo spiegare,
soprattutto da parte mia che non ho mai abitato a Castiglione Olona, posso consigliare di visitare il centro
storico di questa cittadina del varesotto, dal sapore medioevale, col Palazzo
intitolato al cardinal Branda Castiglioni, la Chiesa dei Santi Stefano e
Lorenzo, meglio conosciuta come la Collegiata ed altri edifici che richiamano
alla memoria i secoli passati. In questo contesto si inserisce il Palio dei
Castelli, che è il terzo palio d’Italia dopo Siena ed Asti, caratterizzato da
diversi momenti, dal corteo storico in costumi d’epoca, alle rievocazioni di
eventi passati da parte
di attori professionisti ed il cui clou è costituito dalla Corsa delle Botti.
di attori professionisti ed il cui clou è costituito dalla Corsa delle Botti.
In questa gara ognuno degli otto rioni, rappresentato da
cinque bottari, cerca di prevalere sugli altri, facendo rotolare una botte, del
peso medio di 60kg, per le vie del centro fino ad arrivare, dopo ripidi
tornanti in salita ed una discesa finale mozzafiato, davanti al Castello
Monteruzzo.
È vero, non sono più i tempi in cui i rioni erano composti
esclusivamente da loro abitanti, che si allenavano di notte per non far
conoscere i propri tempi agli “avversari”, ma la competizione è comunque molto
sentita sia dai castiglionesi che dai numerosi turisti che accorrono.
La griglia di partenza è stabilita dalla corsa coi cerchi,
le cui squadre sono composte da ragazzini che si alternano a far rotolare un
cerchio lungo le stesse strade che saranno percorse una settimana più tardi dalle
botti.
Anche se non sei castiglionese, l’adrenalina nei minuti che
precedono la partenza è al massimo, ci tieni a dare il 100% sia per rispetto
dei tuoi compagni di squadra, sia per gli abitanti del rione per il quale
corri. Quella appena terminata è stata una gara veramente emozionante, con
sorpassi quasi impossibili nelle anguste vie del centro storico, decisa solo
negli ultimi metri a favore del Centro Storico, che ha prevalso contro la
Falcetta (il rione per cui ho corso quest’anno) ed il rione Filisera, autore di
un grandissimo recupero (erano partiti in ultima posizione). All’arrivo alcuni
ragazzini della Falcetta, che hanno spinto i cerchi, ci hanno chiesto di fare
una foto insieme a loro. È stato un momento davvero emozionante.
Ad ogni modo, per noi che abbiamo corso era sì importante
sollevare il Palio riservato ai vincitori, ma era altrettanto importante non
farci male a vicenda, cosa piuttosto facile se non si riesce a controllare la
botte che si avvicina ai calcagni dei bottari che ti precedono.
Un grazie particolare va a Nando e Claudio, che tre giorni
la settimana per due mesi hanno allenato i bottari, alla Pro Loco ed al Comune
di Castiglione ed ai ragazzi delle cucine, che hanno lavorato in modo
incessante per tutti i giorni del Palio. A tutti un arrivederci al Palio dei
Castelli 2014!
Valerio Leonardi
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