Giove pluvio ci ha graziato, thanks God! Temperatura fresca, ottima per
correre, abbigliamento primaverile, leggermente coperto. Arrivo a Milano di
buon ora anche se sono lo staffettista numero 4 quindi, fatti 4 conti coi 3
soci gialloneri il mio cambio deve arrivare a Pagano tra le 12:40 – 12:45,
fatto sta che con sto fatto della sacca da autogestire son già lì che giro in
MM alle 09:45: Molino Dorino-Cadorna-CentraleFS-Pagano-Cairoli-Cadorna-Pagano.
Figata! La metro era un formicaio di runners, gente che andava e veniva in ogni
dove carica di sacche da consegnare, lasciare depositare, leggevi sulle
medesima sacche i vari numeri della staffetta: 2-3-4. E’ stato uno spettacolo
nello spettacolo e ne do atto all’organizzazione di aver creato oltre al
folklore, anche quello che loro stessi han definito sul sito ufficiale il “team
building”. Mentre salivo e scendevo dai treni pensavo ai miei “soci” lassù che
calcavano l’asfalto sopra la mia testa e che erano pronti di lì a poco a
passarmi il testimone. Depositi sacche perfetti: personale italiano, gentile,
professionale. Mi augurano anche “buona gara”, Ma siamo a Milano? Ma che bello
è!
Insomma
che arrivo al mio cambio ed esco a Pagano alle 11:50 e c’è un gran bel sole, ci
metto un sacco a raggiungere la mia griglia 301-400, a circa 900m dalla fermata
MM, ma che bello è stato vederci lì tutti pronti in attesa del proprio
compagno/a, attraverso una marea festante che aspetta solo di essere lanciata
verso il traguardo. Nel team Whirlpool c’è anche il mito Baldini, è lì a pochi metri
da me l’immenso campione olimpico, non lo “stresso” con richieste di foto e/o
autografi (non lo faccio mai con nessuno), il fatto che sia lì mi fa sentire
ancora più entusiasta di esserci in mezzo ad una Milano pazzesca. Il suo
quartetto è di quelli fortissimi e infatti appena dopo le 12 arriva il suo
cambio Goffi, e via…sono quarti in classifica, ma conta niente oggi si corre
per beneficenza infatti i 4 poi si aspetteranno a 100 dall’arrivo e insieme
taglieranno il traguardo! Che sport la corsa! Grandissimi, campioni oggi più
che mai. Torniamo sulla terra parliamo di noi della AAC-2, caccio quattro balle
con gli altri Whirlpool, salutiamo e incitiamo i maratoneti delle retrovie e
puntuale come da previsione alle 12:42 arriva il mio cambio, metto il chip al
polso, start sul Garmin e via. Sono gasatissimo per 2 motivi: 1 ho corso male
un 3000 in pista mercoledì e ho voglia di rifarmi e 2 troppo bella la giornata
per non entusiasmarsi e avere voglia di correre forte. Parto su un buon ritmo
senza riscaldamento, sono dentro un fiume in piena che viaggia a diverse
velocità nel cuore di Milano verso il traguardo, maratoneti e staffettisti, non
so quanta gente supero, qualcuno lo incito in particolare gli amici
dell’Abbraccio. Arrivo sul Sempione (che di solito soffro) che mi sento volare,
Linus mi taglia la strada in bici, machissene (come dicono i giovani) io lo
saluto, là in fondo l’arco della Pace e dietro vedo la torre del Castello e
penso “là davanti l’arrivo”, le gambe giran da sole, arrivo all’ultimo Km e
vorrei spingere di più se possibile, ma non è per niente facile e non per la
fatica, che anzi non sento per nulla, ma perché incontro un sacco di amici, mi
saluta il Michi (presidente Romanini), dopo l curva il Capassoversionemaratona e poi mi sento chiamare ed incitare, sono i
miei soci della AAC-2 gli sorrido batto la mano sul cuore, sto volando, do il 5
agli spettatori, il traguardo! Faccio il segno della croce. Thanks God! Che
figata, che corsa, che giornata! C’è pure il thè caldo al ristoro, non ci credo
ancora adesso! Recupero la sacca e mi dicono anche “buona giornata”! Tutto
perfetto, oggi. Mi cambio e poi vado verso i miei soci, spero di vederli nel
casino generale, li trovo e consegno loro le meritate medaglie che mi erano
state date all’arrivo, siamo tutti soddisfatti riprendiamo la metro verso il
parcheggio auto Cadorna-Lampugnano, li saluto loro scendono lì, io a Molino Dorino.
Riprendo
l’auto e torno a casa pensando alla fortuna che ho, sono un runner e oggi a
Milano (la mia grande Milano che amo) è stata festa, è
stato correre insieme, tutti: staffettisti, maratoneti: solidarietà, campioni,
tapascioni, la città stessa. Parafrasando Massimo il gladiatore oggi di sicuro:
Milano ha vinto!
Andrea Maltagliati
***
Nessun commento:
Posta un commento
Il vostro commento sarà visibile dopo verifica del moderatore.
Grazie