Domenica 23 dicembre, la quarta tappa del Trofeo Banzato.
Quando sono arrivata ho visto una grande distesa di neve, gente che correva e un labirinto di nastri per tutto il campo , il mio primo pensiero: “correre sulla neve non e’ per niente facile” (soprattutto se hai le scarpe con la suola liscia e consumata...) e già mi sentivo un po’ preoccupata all'idea di scivolare. sapevo che quando si corre sulla neve i piedi sprofondano oppure scivolano sulla crosta di ghiaccio, ma da un altro lato ero contenta perché la neve mi piace, mi piace vederla scendere in piccoli fiocchi, sentirla scricchiolare sotto i piedi, ma soprattutto mi piace quando si trasforma in una palla di neve che arriva in faccia a mia sorella. =d Non so cos’abbiano pensato gli altri, a molti la neve non piace, sia per correre che per giocarci, ma secondo me racchiude qualcosa di magico. Dentro di me sentivo tanta energia
ma anche quella preoccupazione che hanno un po’ tutti gli atleti prima di correre, quell'ansia che ti fa venire voglia di partire ma allo stesso tempo c’e un pensiero che cerca di tenerti lontano dall'agitazione che si manifesta per la competizione. molti cercano di nascondere l’ansia mentre io non ci riesco proprio, per fortuna ci sono le mie amiche, il nostro fotografo personale Antonio e i miei genitori che mi regalano un po’ di tranquillità prima della partenza. Il percorso della mia gara era circa un chilometro e mezzo, si passava nella neve e poi si attraversava un tratto nel boschetto dal terreno fangoso. se devo dire la verità non mi aspettavo di arrivare sul podio perché c’erano avversarie più forti di me , ma pian piano, durante la gara, man mano che correvo e ne superavo qualcuna sentivo crescere in me quella piccola speranza (a volte illusione) e iniziavo a convincermi che sarei riuscita ad arrivare nelle prime tre ed alla fine ce l’ho fatta, non vedevo l’ora che la gara finisse per averne la certezza!!!
ma anche quella preoccupazione che hanno un po’ tutti gli atleti prima di correre, quell'ansia che ti fa venire voglia di partire ma allo stesso tempo c’e un pensiero che cerca di tenerti lontano dall'agitazione che si manifesta per la competizione. molti cercano di nascondere l’ansia mentre io non ci riesco proprio, per fortuna ci sono le mie amiche, il nostro fotografo personale Antonio e i miei genitori che mi regalano un po’ di tranquillità prima della partenza. Il percorso della mia gara era circa un chilometro e mezzo, si passava nella neve e poi si attraversava un tratto nel boschetto dal terreno fangoso. se devo dire la verità non mi aspettavo di arrivare sul podio perché c’erano avversarie più forti di me , ma pian piano, durante la gara, man mano che correvo e ne superavo qualcuna sentivo crescere in me quella piccola speranza (a volte illusione) e iniziavo a convincermi che sarei riuscita ad arrivare nelle prime tre ed alla fine ce l’ho fatta, non vedevo l’ora che la gara finisse per averne la certezza!!!
Per me questa è stata una gara davvero speciale, perché mi ha fatto capire che davo troppo poca importanza al fatto di arrivare seconda ed ora lo apprezzo certamente di più =) mi piace venire a queste gare che molte volte mi regalano tanta soddisfazione, mi piace stare con i miei compagni nel riscaldamento , correre come una matta per fare il tifo a mia sorella, ma soprattutto apprezzo correre con fatica che però alla fine ti soddisfa, con grinta che ti aiuta a non mollare e con gioia che mi fa continuare.
BUON NATALE A TUTTI Beatrice Tosi
il servizio fotografico
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Brava! Complimenti per la passione che hai messo nella tue parole! un abbraccio continua così! Simo
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