La tragica scomparsa di Pietro Mambrini
Un'altra
tragedia nel circuito podistico delle corse amatoriali. Dopo la morte
dell'aronese Lorenzo Malavenda, 67 anni, stroncato da un infarto lo scorso 14
ottobre a Borgomanero, un analogo episodio si è verificato venerdì sera a Momo,
paese di 2800 abitanti, dove era in calendario una serale non competitiva.
La vittima è Pietro Mambrini, 57 anni, persona notissima non solo nel Novarese,
da sempre appassionato di footing. Erano le 20,30 e la corsa era ormai alle sue
battute finali. La maggior parte dei concorrenti avevano già tagliato il
traguardo, Mambrini si trovata nelle retrovie con altri podisti. Andavano tutti
al piccolo trotto, una sorta di allenamento. Pietro ha improvvisamente accusato
un malore e si è accasciato sulla strada asfaltata, poco lontano dallo studio
medico della dottoressa Anna Sollini, in via Molino Sotto. Immediati i soccorsi
e i primi tentativi di rianimazione con massaggio cardiaco. Alcuni carabinieri
che erano in loco per servizio volontario hanno fatto intervenire l'ambulanza
della Croce Rossa e nel giro di pochi minuti Mambrini è stato trasportato
all'ospedale di Borgomanero. Ma tutto è stato inutile perché l'uomo
era ormai
deceduto, stroncato da un infarto. Tutto è accaduto relativamente lontano dal
traguardo, tanto che nessuno si è accorto di nulla. Stefano Fontana e Giuseppe Cordevole,
due degli organizzatori: . Pietro Mambrini abitava ad Oleggio in frazione San
Giovanni al numero 155 della omonima via. Era coniugato con la dottoressa
Gigliola Pintus, già insegnante di lettere e filosofia al liceo di Arona.
Lascia due figlie:
Michela, di
24 anni, e Alessia, di 19. Professionalmente si occupava di supermercati. Dopo
essere stato direttore della Coop di Oleggio, era responsabile di altri mercati
in Piemonte e Lombardia. Il tempo libero lo dedicava al podismo, come
praticante ed anche con organizzatore. Antonello Salvato, suo collega dai primi
anni di attività del GP 76 Oleggio, ricorda: . A lui si deve anche l'organizzazione della Marcia nel Parco del
Ticino, che viene affrontata nella stagione estiva da migliaia di podisti ai
quali basta correre o anche solo camminare senza l'assillo di classifiche e
orari da rispettare. Il destino, per lui, ha purtroppo voluto mettere la parola
fine in una di queste non competitive.
Il corpo dello sfortunato podista oleggese si trova ora nell'obitorio dell'ospedale di Borgomanero. Probabilmente verrà eseguito l'esame autoptico per cui i funerali potrebbero slittare a metà della prossima settimana.
Sandro Bottelli
-- Questa triste notizia mi addolora moltissimo, conoscevo Pietro da molti anni e spesso ci incontravamo sui campi gare, ultimamente mi fece anche l'onore di utilizzare le mie foto per il volantino della sua bella IVV di Oleggio.
Le mie più sentite e sincere condoglianze alla famiglia.
Antonio
Con profondo dolore apprendo questa terribile notizia. Pietro l'avevo conosciuto solo ultimamente e ricordo che avevamo parlato proprio delle organizzazioni podistiche. Mi unisco alle condoglianze e al dolore della famiglia.
RispondiEliminaCiao Pietro.
...Enrico. (G.P. Quelli della via Baracca, Ossona)