24 giugno 2012

Team 33 – 52^ Monza Resegone – P&C c’è di Lady Marathon

Sono passate poche ore dalla fine di questa splendida “impresa” e faccio ancora un po’ fatica a mettere in ordine le idee.
Questa nostra avventura all’insegna del numero 3:
3 i partecipanti per ogni squadra, e la nostra addirittura con il pettorale 33 (come gli anni di nostra Signore: “e’ un segno” ha detto Viagra durante l’estrazione): Grazie ai miei compagni di viaggio: Mimmo e Viagra (alias Roberto)
3 i nostri supporter che ci hanno accompagnato e incitato alla partenza, e ritirato all’arrivo. Grazie ad Antonio per le foto, grazie a Paola per il training tranquillizzante pre-partenza e grazie soprattutto a Mara che al termine della nostra discesa è venuta prenderci a Erve ci ha riportato a casa.
3 i componenti del nostro equipaggio che ci ha sostenuto con ristori volanti
e beni di conforto lungo tutto il tragitto. Grazie a Pier (“Brava bicicletta”) che instancabile ci ha sfamato e abbeverato, grazie a Franco e ad Andrea che, motorizzati, ci hanno consegnato l’ultimo cambio alle pendici del Resegone.
Una corsa che prende il via dall’Arengario di Monza, con partenza da un palco allestito per le grandi occasioni, la presentazione ufficiale di tutte le squadre e dei componenti; una corsa che si snoda dal centro della città con una folla che ti sostiene e ti spinge e attraversa i paesi lungo la provinciale che arriverà all’ultima tappa prima della salita.
Ovunque la presenza costante di sostenitori e di incitamento caldo e partecipe, ti fanno percepire quanto sia eccezionale ed epico il percorso che si sta affrontando. Adulti, bambini, anziani, ragazzi strappati dal divertimento del sabato sera, tutti lì per te che con i tuoi compagni stai passando, per arrivare al silenzio e alla fatica della montagna.
Piano piano inizia la salita, sulla strada rimangono i corridori con i proprio equipaggi di appoggio, lentamente ci si prepara al sentiero.
Passiamo il cancello finale e si va.
Luci disseminate sulla salita verticale verso la Capanna Monza, tra rocce, terra, sassi e radici; il silenzio rotto dai nomi dei compagni di squadra che voglio accertarsi che tutti stiano bene.
La notte fonda, il buio e la fatica che ti aggredisce fino allo stremo, ma quando si sente il vociare di chi è già al traguardo, l’emozione è grande, ti attanaglia lo stomaco e ti fa mancare il fiato. Siamo arrivati!!! Ce l’abbiamo fatta! 
Ma l’avventura continua ed emoziona anche durante la discesa verso il rientro, un percorso lungo, un po’ più morbido, accompagnato dall’alba che sta arrivando e dai rumori della natura che qui è ancora selvaggia e che si disperde dopo l’ultimo ponticello. E’ un’esperienza unica, indescrivibile che ricorderò per molto tempo, ma che ha il valore di essere stata vissuta e condivisa con i miei compagni di squadra e con chi con noi in parte l’ha vissuta.
Grazie a ragazzi!
Francesca Tosi (alias Lady Marathon)
PS: un ultimo ringraziamento a tutta l’organizzazione composta dalla Croce Rossa, Alpini e altri volontari. Sempre presenti su tutto il percorso e anche e soprattutto lungo la salita montana, oltre che con uno splendido ristoro (a base di caffè) sulla discesa del rientro.
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