19 aprile 2012

Milano City Marathon - La mia Milano (El mè Milàn) di Compa

La mia Milano (El mè Milàn)
Bagài,
di Milano Marathon ho una certa esperienza: le prime 9 le ho corse; alla 10° ho fatto servizio e nelle ultime edizioni ho fatto servizio e corso l’ultima frazione della staffetta.
Non ricordo una sola edizione in cui tutto sia “filato liscio” anche se la 2° e la 3° furono di ottimo livello, una “addirittura” con il blocco del traffico; poi la gara fù presa in mano dalla “rosea” e le cose peggiorarono fino ad arrivare alle uova e le mele marce tirate agli atleti in gara; credo che si sia toccato il fondo con la edizione settembrina con i vigili in sciopero che permisero alle auto di invadere il percorso di gara; poi è stata affidata ad Andrea Trabuio
che ha preso in mano un oggetto moribondo e grondante di pessima reputazione e con grande pazienza e professionalità sta cercando di riportarlo in salute. Temo che ci sia ancora molta strada da fare; purtroppo si continua a badare più all’immagine che alla sostanza, a dare risalto alle varie starlettine di periferia e a prestarsi come strumento di propaganda personale a troppi politici piccoli piccoli;  a fare tanta grancassa per attirare ricchi sponsor per pagare ricchi premi ai soliti ignoti (alzi la mano chi si ricorda i nomi degli ultimi tre vincitori!).
La sostanza invece viene lasciata in secondo piano; ma la sostanza siamo noi, noi master, poveri peones che chiediamo solo di poter correre godendo dei servizi minimi ed indispensabili; senza di noi non si fanno i grandi numeri; senza di noi le maratone rimangono piccole come i politici che cercano di sfruttarle per farsi grandi.
I grandi numeri non sono quelli sbandierati con enfasi ai quattro venti dai soliti noti chiamati a ricoprire funzioni più o meno importanti , sono quelli che si leggono nelle classifiche reali dei finisher ed i numeri di Milano sono ancora troppo bassi.
Quest’anno la mia maratona è iniziata due mesi fa; ho accettato per il secondo anno di aiutare Claudia, Elena&Luca e gli amici di SMArathon (www.smarathon.eu) a reclutare staffettisti ed a raccogliere fondi a favore della ricerca e per aiutare le famiglie con bambini affetti da Atrofia del Muscolo Spinale.
L’anno scorso mi ero impegnato molto ed avevo raccolto 7 staffette e circa 400 euro; quest’anno ero un po’ dubbioso di poter replicare anche perché molti amici Road Runners “lavoravano” per altre onlus; alla fine ho reclutato 28 staffette e raccolto 1.300 euro; questi ultimi anche grazie ad un accordo di collaborazione con Andrea Colombo della Midnight Run che ringrazio ancora di cuore.
La mia staffetta, la 4F “Fàm, Frècc, Fùm e Fadìga” composta da tre belle gnocche ed uno sfigato ha raccolto altri 1.120 euro.
SMArathon ha fatto correre ben 100 staffette; non è stato facile; le difficoltà legate agli infortuni dell’ultima ora ed ai soliti bidonari sono state risolte con tanta pazienza e con lavoro certosino ai fianchi di amici refrattari e scettici; Claudia è stata una forza della natura; l’ultima squadra di bidonari l’abbiamo riassemblata alle 19,00 di sabato sera con l’inserimento di un ragazzotto australiano che è sceso da casa sua al pasta party per chiederci “What happens here?”
A Pasquetta ero alla tapasciata dei “Ciliegi in fiore” di Casterno e mentre ritiravo i cartellini del mio gruppo sentivo i responsabili dei maggiori gruppi milanesi che smadonnavano in tutti i dialetti contro la Maratona di Milano; alla mia domanda di spiegazioni rispondevano con un “Ma t’è vìst se g’hann dà da mèt sù quest’ann a quei de servizi ? Ci chiedono di reclutare volontari che faranno servizio sul percorso ed ai ristori magari al freddo ed all’acqua per 5 ore e più e poè ghè dàn un strascetìn de giubèt e na majetina de cutùn”
Il giorno dopo sono passato dalla sede Road ed ho visto il motivo del lamento; per stare in servizio sul percorso dalle 9,00 fino al passaggio dell’ultimo concorrente avremmo avuto in dotazione una magliettina bianca di cotone a maniche corte ed un “etereo giumbottino”  antivento del peso di pochi grammi … ròb de màt!
Venerdi sera ho fatto una scappata al centro Marathon situato nel cortile di Roberto; sinceramente preferivo il tendone da circo in Piazza Castello; almeno non si barbellava dal freddo. E el piuèva de brùt …
Sabato pomeriggio l’ho invece passato al pasta party di SMArathon per aiutare a consegnare i 400 pettorali dei nostri staffettisti; alla fine abbiamo avuto qualche problema con le taglie ma è stato un pomeriggio ricco di incontri e di chiacchiere con amici vari, alcuni che non vedevo da tempo come la Chiara Ky, Marco e l’architetta Valeria e la Patta della staffetta Hardcorre. E el piuèva de brùt …
Domenica mattina volevo andare al ritrovo SMArathon di tutti gli staffettisti in Fiera alle 8,00 per la foto di gruppo che l’anno scorso avevo saltato; sòna la sveglia, a lèvi su, vardi foèda da la finestra:  tànt per cambià el piuèva de brùt … Sùn turnà sòta i cuèrt ed ho cambiato programma! Fanculo la foto bagnata che poi alla fine è pure saltata.
Alle 9,00 in punto però ero di servizio in Corso Venezia, angolo Serbelloni MazzantiVienDalMare sotto l’acqua con il giubbottino di servizio verde pisello di due anni fa e la mia sacca con il cambio a tracolla; passaggi previsti al 24° km all’andata ed al 28° al ritorno; faccio in tempo a fare un salto in San Babila a salutare le sciùre dello spugnaggio del 27,5° km e a ciapài per la cù “Uè chisà quant laurà incoè cun le spùgnète bagnade?”
Poi cominciano ad arrivare i primi; tiriamo il nastro; gli amici vigili entrano in azione; nessuna auto in vista; nessun clacson; solo qualche pedone da far attraversare; tanti amici in gara che passano da applaudire, incitare, sfottere! Il tempo passa e cuminci a barbelà! Sono sotto l’ombrello che alla fine non tiene più; non ho messo i guanti e a stare lì fermo per ore l’umidità ti entra dentro e ti gela anche le ossa.
Il passaggio dei maratoneti è uno spettacolo; il pubblico non è numeroso (d’altra parte piove a dirotto!) ma partecipa  tiepidamente e con curiosità agli incitamenti di noi volontari.
Dovrei consegnare la mia sacca al 3° cambio di Via Papiniano entro le 11.50; tra le grandissime qualità della mia staffetta “4F” non è compresa la velocità … ed ho calcolato di ricevere il cambio verso le 14.40; non mi sembra il caso di consegnare la sacca 3 ore prima! Decido, per mia fortuna, di portare la sacca con il cambio asciutto presso la sede Road di Via Canonica,  non lontana dall’arrivo.
Dopo il secondo passaggio delle splendide Gem Popi&Toti a cui strappo un bacio al volo in piena azione di corsa, alle 12.30 saluto gli amici volontari e prendo il metro, anca perchè me scàpa nà pisàda ca ne poèdi pù! Lascio la sacca in sede e mi tengo addosso il giubbino  portando l’ombrellino ed uno zainetto; mi piazzo all’ultimo km della maratona e 21° della staffetta; la 2° F della mia staffetta, l’imperturbabile Lale passa splendidamente in penultima posizione; dopo qualche minuto la 1° F, la capitana 2Mele mi chiama per avvisarmi che il secondo cambio è avvenuto correttamente e la 3° F, la temeraria Mara sta “volando” verso l’ultimo cambio dove passerà il testimone alla 4° F, cal poèr fioè dal Compa!
Quando esco dal metro di Papiniano trovo due sorprese; in zona spogliatoio riconsegna sacche un casino da girone infernale con gente incazzata e urlante sotto la pioggia; incrocio Antonella, la mamma di Taranto-Bolt, il nostro campione marziano e vedo passare la squadra dell’Abbraccio con la Simona-Regina-Del-Sorriso, il mitico Nick e Capitàn Cosi; in zona cambio sèm restà quatèr gàt sfigà!
Per fortuna a scaldarmi il cuore ci pensa la mia speaker preferita Rossana ed un incontro ravvicinato del terzo tipo con un angelo caduto dal cielo: la mia tedeschina preferita Dagmar. Ad aspettare il cambio siamo rimasti davvero in pochi sconsolati: delle staffette Evergreen Road ci sono Mastro-Lindo ed il Beck. Quando arriva il mio cambio sono solo come un cane.
Parto 5’ dopo il Beck ma non riesco mai ad inquadrarlo nel mirino; correre da solo sotto l’acqua in una città deserta è proprio roba da mettersi a piangere; penso che far partire le staffette un’ora dopo sia stata una cagata mostruosa; per fortuna i volontari ed i vigili sono tutti al loro posto e per la verità sono gli unici per strada; pur correndo a singhiozzo riesco a recuperare 4 o 5 posizioni; al ristoro del 35° sento il vocione inconfondibile del Sandrone Molteni “Compa ma te sé ancamò chì?” L’unico raggio di sole della mia gara solo 2Mele e Lale che mi aspettano vicino al traguardo;  estraggo dallo zainetto la bandiera SMArathon e la sventoliamo passando insieme sotto l’arrivo; per un ex-tapascione e 3 belle gnocche “runners improbabili” chiudere in poco più di 5 ore è stato un grande successo che ci riempie di soddisfazione (e cercate di non sghignazzare troppo sotto i baffi voi runners duri&puri neh!).
Ho concluso la gara credo con un record difficilmente eguagliabile: una ventina di fotografi presenti sul percorso e per me “zeru foto”.
Poi mentre mi incammino verso la sede per mettermi addosso qualcosa di asciutto cominciano ad arrivare le prime telefonate e poi a casa le mail; sono i miei staffettisti incazzati neri per il caos da bolgia dantesca della riconsegna sacche; più tardi vedo il filmato girato dall’amico Mimmo e non mi capacito di come possa essere successo; ho lavorato due mesi per reclutare gli staffettisti e qualche “cervellone” ha pensato bene di rovinarmi la festa cannando in pieno un servizio cruciale come il deposito borse; si vede che la DJTen ha fatto scuola … E così l’anno prossimo almeno metà dei miei staffettisti mi manderà a cagare. FANCULO !!!
Un caloroso abbraccio a tutti,
Ettore “cui-bàll-girà” Compa
***

6 commenti:

  1. Compa carissimo,
    non so se faccio bene ma voglio risponderti pubblicamente, usando lo spazio concesso dalla vecchia Quercia Capasso.
    Per quanto “ci” riguarda non hai perso nulla, anzi, considera già iscritte alla tua Onlus, per il 2013, le stesse 11 squadre che abbiamo iscritto quest’anno: il buon Franz non se ne avrà a male per la beneficenza “alternata”.
    Però, proprio perché sposo in pieno le tue sacrosante parole “ … la sostanza siamo noi, noi master, poveri peones che chiediamo solo… ” lasciaci la libertà di versare la quota spettante alla Charity senza doversi iscrivere alla gara, evitando così di sborsare altri 100 € in più per squadra (!!).
    Basta foraggiare lo squallore umano che hai così bene descritto, non se ne può più!
    Usano il vostro impegno e il vostro volontariato per fare business, beatificandosi di veicolare “pure(!)” beneficenza.
    Ma basta! Mandiamoli davvero tutti a quel paese!
    A questa gente non interessano gli amatori, se ne servono solo come mezzo per i loro scopi.
    E poi suvvia, diciamolo chiaramente: in fondo siamo una categoria di pirla! Sono dieci anni che il disastro si ripete ma il ritornello è sempre lo stesso: basta "avere il fegato" di chiedere pubblicamente scusa così la coscienza è a posto ed i pirla, l'anno successivo, tornano lo stesso.
    Compa: ma perché non organizzate una bella IVV nel parco nord a Milano, tra sterrato, alberi e sentieri: fareste un sacco di staffette con la vostra professionalità e passione.
    Beneficenza concreta, massimo 5 € d’ iscrizione a cranio, interamente versati alla Charity ,senza magliette vietnamite e barrette che non fregano niente a nessuno. Beneficenza vera! Sarebbero tutti felici di partecipare ed incassereste di più; fareste del bene al podismo amatoriale ed i volontari sarebbero fieri ed orgogliosi d’essere gratuitamente presenti per una (vera) giusta causa, questa volta “felicemente” bagnati fradici ed intirizziti dal freddo.
    Naturalmente gli Arancioni sarebbero a’ ‘esposizione per quallssiccosa.
    Su col morale Compa e grazie per tutto quello che fai ( fate)!
    Però, per favore: l’ennesima maglietta d’importazione … e le segate degli sponsor (che pagano profumatamente lo squallore umano) rimandiamole al mittente, per favore.
    Abbraccione
    ( la stazza – e la rima – l’impone )
    Mimmo

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  2. Carissimi Compa e Mimmo (e Andò), condivido pubblicamente le mie riflessioni nella speranza che siano di una minima utilità. Tra di noi ne abbiamo parlato più volte, e questa non sarà l’ultima. So già che annoierò qualcuno, e me ne scuso.

    1. in una gara internazionale un disservizio al deposito borse è inammissibile; io le scuse di Trabuio però le accetto.

    2. nella maratona tutto è andato bene

    3. MCM è organizzata da un consorzio, la cui maggioranza è di RCS Sport; non lo fanno per la gloria, e in questo non c’è nulla di male

    4. MCM deve avere un lato “charity”; anzitutto, perchè solo le VERE maratone ce l’hanno; poi, perchè porta iscrizioni, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti; 11 onlus e 475 staffette nel 2010, 115 onlus e 2069 staffette nel 2012

    5. non condivido la teoria dello sfruttamento degli amatori tramite la beneficenza; ora dico perchè

    6. MCM organizza una manifestazione internazionale; sta alle onlus fruttare questa opportunità per raccogliere fondi; sono loro a doverlo fare, e non MCM per conto delle onlus

    7. c’è un equivoco ENORME da chiarire; lo staffettista solidale che si iscrive alla gara NON STA FACENDO BENEFICENZA; la beneficenza è ciò che raccoglierà e donerà alla onlus (fosse anche un solo euro) DOPO avere pagato la sua iscrizione

    8. MCM retrocede alle onlus una parte della quota di iscrizione (piccola o grande che sia, questione di punti di vista); quindi NON è lo staffettista che sta facendo beneficenza, ma è MCM che la fa; mi dilungo solo qui, perchè è importante; Abbraccio ha fatto 61 staffette e un po’ di maratoneti; se si fosse basata solo sui 40 € per staffetta di MCM (o, a seguire l’equivoco, degli staffettisti), avrebbe raccolto 40 € per 61 = 2460 €; Abbraccio, invece, veleggia verso i 42195 € (quarantaduemilacentonovantacinque, un euro per ogni metro di gara), perchè non è caduta nell’equivoco; la raccolta vera la fanno gli staffettisti DOPO essersi iscritti e non CON l’essersi iscritti; evviva la matematica e la beneficenza

    9. sono ovviamente favorevole (e già lo faccio insieme a voi) a tutte le nuove manifestazioni che, oltre alla MCM, possano raccogliere fondi per una buona causa

    10. ripeto il concetto, perchè sia chiaro oltre ogni dubbio: il disservizio delle borse è inammissibile in una gara di questo livello; ciononostante, il disservizio delle borse non può e non deve far dimenticare gli enormi progressi di questa gara a partire dall’edizione 2010 (quando è arrivato Trabuio)

    11. faccio la tirata finale, con una doverosa premessa; sono uno dei 38 sopravvissuti che hanno corso TUTTE le maratone di Milano, quindi parlo con cognizione di causa; anche altri ne hanno, ma solo altri 37 ne hanno quanta ne ho io per la MCM; corro tutti i 42 km, ringrazio tutti i volontari ad ogni ristoro e spugnaggio (le volontarie le bacio anche), poi mi cambio seduto per terra, come gli altri; non sono un eroe, amo questo sport e la socialità che ci gira intorno perchè mi ha fatto conoscere belle persone come voi; combatto le mie battaglie da soldato semplice, in mezzo alla fanteria, e non dalla collina col cannocchiale in mano; combatto per 365 giorni all’anno; ecco perchè mi permetto di dire (questa è la tirata finale) che questa maratona ha tutto quello che serve per diventare la più bella d’Italia; ora si va verso il 2013, rimediando agli errori.

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  3. come diceva un ex presidente della repubblica, che non ho mai amato molto: IO NON CI STO! NON CI STO! NON CI STO!!! con tutta la stima e l'amore (non fraintendiamo neh!) che ho per fabrizio, non sono più disponibile ad essere preso per il culo!
    a parte le scuse qualcuno ha dato qualche spiegazione del perchè è successo il casino che è successo?
    non ho sentito nessun discorso sulle cause, su chi ha sbagliato e perchè, su come si intende rimediare per l'anno prossimo e su come "indennizzare" almeno moralmente le persone che sono state trattate peggio dei cani;
    un mio "vecchietto" di 76 anni che dopo avere corso la seconda frazione ed avere cercato inutilmente di riavere la propria borsa per asciugarsi, cambiarsi e raggiungere i compagni al castello per festeggiare, ha dovuto tornarsene di corsa bagnato e sotto l'acqua fino a casa non avendo con se nè soldi ne biglietto atm; e per fortuna che abitava a milano; la sua sacca, contenente indumenti SUOI è sparita! e questo è solo un esempio;
    basta con le PAROLE; voglio FATTI concreti!
    E comunque a questo gioco io non ci sto più!
    Compa

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  4. … “ … MCM retrocede alle onlus una parte della quota di iscrizione (piccola o grande che sia, questione di punti di vista); quindi NON è lo staffettista che sta facendo beneficenza, ma è MCM che la fa “
    Caro Fabrizio, in confronto a te Formigoni non è un politico ma un chierichetto: pago 140 € per un servizio di merda e 4 magliette d’importazione … e poi mi tocca anche leggere che è solo MGM che fa beneficenza perchè vi rilascia una quota inferiore al 30% dell'iscrizione ??
    E per cosa credi si siano iscritti gli 8412 deficienti che hanno sborsato una media di quasi 4 € al km per correre sull’asfalto di una città distante, fredda , distaccata ed infastidita, come sempre, dall’Evento ?
    Ma in che mondo vivi ??
    Accetterò le scuse quando mi verrà rimborsato il disservizio e la giornata persa nel disastro vergognoso del video, rimborso che non deve essere fatto a coloro che hanno comprato un servizio inesistente , ma dovrà essere versato e documentato direttamente alla nostra charity di riferimento: io non mi sono iscritto alla Maratona(!) ma alla Relay ed è stato un incubo! Come lo era stato la Deejay Ten 6 mesi fa ( che grazie a Dio non corro più da 5 anni e la Maratona di Milano da 7).
    Se io sbaglio gl'incassi sul lavoro pago le conseguenze rimettendo di tasca mia: in Italia nessuna organizzazione è mai responsabile di un cazzo! (ops!)
    RCS Sport ha tutto il diritto di organizzare eventi a scopo di lucro ma deve saperli gestire e se combina disastri deve assumersene la responsabilità, pagando le conseguenze.
    Gli enormi progressi quali sono ??
    il numero sempre più basso di maratoneti finisher,quest’anno addirittura meno di 4.000 ?!?
    O l’incredibile aumento di staffette grazie alla” beneficenza”… che adesso scopriamo che non è più beneficenza ? Ma per favore!
    Tanti auguri per la vostra prossima Grande Maratona di Milano 2013 e complimenti a te: hai davanti una carriera da classico politico italiano, garantita.
    Avrai successo.
    Per me, come per tanti altri, il discorso si chiude qui: vivete in un altro mondo, non vi rendete conto né della situazione economica del Paese, né della grande sfiducia dei podisti amatori, che ormai hanno le palle piene d'essere presi per i fondelli.
    Invece di aggrapparti sui muri per difendere l’indifendibile, giocare con le parole per trovare giustificazioni e tenerti buono gli organizzatori per scopi futuri, riguardati il video e fatti una esame di coscienza.
    E visto che sei così vicino a chi ha partorito un simile scempio organizzativo, fallo fare anche a lui: non c’è stata un’ anima che si sia sentita in dovere di dare almeno una spiegazione su quello che è stato pubblicato.
    Fatti reali, non le solite parole.

    Mimmo

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  5. Compa, grazie per il tifo e per la Grande presenza.

    Intervengo da

    1) maratoneta,
    2) organizzatore di due staffette,
    3) fundraiser.

    Premessa:
    Quando mi hanno raccontato della consegna delle borse sono rimasto schifato. Quando ho visto il video della riconsegna lo schifo è aumentato. Grazie Mimmo per il video. Spero che si diffonda il più possibile. Sicuramente lo "embedderò" al post sulla gara, appena riuscirò a pubblicarlo.
    Dopo il video il mio pensiero è stato: ma com'è possibile che per l'ennesima volta a gestire l'evento ci fossero persone così impreparate? Che magari non avevano mai corso una gara in vita loro.

    1. Come maratoneta mi sono divertito molto. Era la prima volta che correvo la maratona intera a Milano, finora avevo corso la mezza (2010) e la staffetta (2011).
    Sia per la mezza, sia per la staffetta non avevo avuto i problemi che altri hanno avuto quest'anno. Come maratoneta mi sarei aspettato più tifo, magari delle coperture per i gruppi musicali. Magari più preparazione da parte degli addetti ai lavori (la speaker del 33° km urlava che eravamo al 35°). La consegna delle sacche dei maratoneti è stata buona. Le medaglie avrebbero potuto consegnarle aperte anziché nei sacchettini.
    La pioggia era prevista e avrebbero potuto sistemare qualche tendone in più all'arrivo.

    2. Gli staffettisti che hanno corso con me si sono divertiti molto. Con 37 euro a testa hanno ricevuto due magliette tecniche da corsa (una della onlus) e partecipato a una gara cronometrata. Ho corso all'estero, con 80 euro, a Berlino, non avevo neanche una maglia ricordo. Ne ho pagati altri 30 per averla, e quella della MCM (gratis) era nettamente meglio.

    3. Come fundraiser penso che si possa fare ancora molto.
    Ottimo che quest'anno gli staffettisti dovessero NECESSARIAMENTE passare per una onlus.
    L'ingresso di Rete del Dono ha fatto sì che ci fossero più personal fundraiser rispetto all'anno scorso.
    Però ancora non ci siamo.
    A Londra le onlus PAGANO per avere i pettorali da assegnare:
    http://www.virginlondonmarathon.com/raising-money/raising-money/golden-and-silver-bonds/
    A Londra le onlus raccolgono OGNI ANNO 50 milioni di euro da 40mila partecipanti alla maratona.
    http://www.virginlondonmarathon.com/marathon-centre/history-london-marathon/charity-history/
    Vuol dire più di 1000 euro a maratoneta.
    Anche quest'anno la onlus per cui corro, la Fondazione De Marchi, ha organizzato una cena pre gara e una post gara. Ha distribuito le maglie per la corsa. Anche quest'anno ha organizzato i tifosi lungo il percorso e il rinfresco con la birra all'arrivo.
    In cambio ha avuto più staffettisti rispetto all'anno scorso e due personal fundraiser.
    Grazie alla MCM la Fondazione De Marchi può organizzare staffette, può organizzare cene, può far raccogliere fondi. Può farsi conoscere e far conoscere le cose buone che fa (e sono tante, e non ha i soldi e i riflettori di altre onlus, che possono organizzare eventi).
    Grazie alla Fondazione De Marchi la MCM ha staffettisti e maratoneti, ha tifo lungo il percorso.

    La formula può funzionare. Deve "solo" essere gestita con maggiore professionalità da parte di RCS Sport e delle onlus.

    Sperèm

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  6. Mimmo & Compa,
    quello che ho scritto ve lo potevo dire di persona. L’ho scritto perché le nostre considerazioni servissero a fare un po’ di chiarezza. Non sono l’avvocato difensore della MCM.

    Sono sereno. La mia no profit collabora gratuitamente con MCM. Pago l’iscrizione di tasca mia. Fa parte della missione marziana: aiutare le Onlus a raccogliere fondi. Credo che una maratona possa cambiare una città. Non è per niente facile, ma io e tanti marziani (Valerio, per esempio) ci stiamo provando. In questo, voi due mi date da tempo una GRANDE mano, quindi grazie anche a voi. Che nessuno pensi che siamo tre sconosciuti che si stanno prendendo a male parole.

    Una no profit si occupa di un problema da risolvere; qualcuno dei bambini in Africa, noi di educazione civica, integrazione, solidarietà e raccolta fondi. Lo si fa anche attraverso la crescita di MCM. Siamo noi che aiutiamo gli organizzatori di MCM, e non viceversa.

    Eppure mi sento dire che sono peggio di Formigoni (insulto al cubo, per me) e che punto a tenermi buoni gli organizzatori per scopi futuri. Perché tanto livore? è così grave cercare di salvare il salvabile e non buttare via una maratona solo per un gravissimo disservizio? è così grave non mollare mai e cercare di migliorare le cose spendendosi in prima persona senza (SENZA) alcun ritorno economico? è così difficile riuscire a parlarsi senza trascendere negli insulti personali? è così difficile concentrarsi sulle cose positive? probabilmente sì.

    Dai Mimmo, lasciamo perdere, tanto so che non ce l’hai con me. Torniamo ai fatti.

    Gli 8412 deficienti dovrebbero essersi iscritti per fare beneficenza. I fatti dicono che la grande maggioranza dei runner paga la quota di iscrizione e basta. Sai un’altra cosa? tanti fanno i furbi e non pagano neanche quella. Molti sono andati a cercare le Onlus che avevano i pettorali a 120 €, per non pagare 140 €. Ovvero: si sceglie la Onlus in base al costo del pettorale, e non in base allo scopo della Onlus. Non ci sto!!! (come dice il Compa). Questi corrono perché vogliono correre, e basta. E non va bene. L’amico Franz di Xrun per fare i 10mila euro del progetto Emergency chiede donazioni, e non solo iscrizioni. Altrimenti nessuna Onlus ce la può fare. Chi lo nega, fa finta di non avere capito. MCM fa la sua parte retrocedendo una quota dell’iscrizione. E’ beneficenza. Il resto tocca ai runner. Questi sono fatti, non è politica.

    I fatti. Il prezzo. Dal 13/2 la quota per le staffette è di 140 €, e poi diventa 180. Prima del 13/2, è di 120 €. Le Onlus comprano quando il prezzo più basso, poi le vendono con calma. Se le finiscono, ne comprano altre. E se dopo il 13/2 costano 140 €, pazienza; vuol dire che hanno più staffettisti e quindi più fund raiser, il gioco vale la candela. Non è esatto parlare genericamente di staffette a 140 €, perché solo una minoranza le ha pagate tanto.

    La staffetta a Vienna costa 98 € per i primi 500, poi 130 € fino alla staffetta n.2000, poi 140 €. Ovvero: fossero anche 140 €, sarebbero prezzi di mercato. Oppure se ne approfittano anche gli austriaci. Brutta gente. Parlano una lingua strana e mangiano wurstel a colazione. Non danno deposito borse alla staffetta.

    I fatti. I finisher. 42k, 3983 contro 3405 del 2011. E’ un incremento del 17%, e non un decremento come tu dici. Sono pochi? è vero, ma non sono calati.

    Scuse inaccettabili, risarcimenti. Le scuse sono arrivate subito. Oggi è trascorsa solo una settimana dalla gara. Se MCM sta pensando a qualche formula risarcitoria (quale essa sia) vuoi dare il tempo di organizzarla? aspettiamo e poi ne riparliamo. Io attendo. Il 7 maggio c’è il primo incontro Onlus + MCM.

    Da adesso fino alla MCM 2013 i marziani andranno nelle scuole e nei team sportivi per spiegare meglio il Charity Program. E’ un impegno pesantissimo, ma darà i suoi frutti. Gli organizzatori mi terranno buono per questo? spero anche tu.

    Sulla MCM non mollo. Non mi fermo nemmeno se mi danno del Formigoni (io non ho giacche color aragosta). Ci vuole ben altro. Con immutati affetto e stima.

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