6 marzo 2012

04-03-2012 Parigi - Semi Marathon de Paris: un sogno… di D. Casiraghi

Parigi, un sogno durato 2.21.35
Parigi per me sino all’altro ieri significava solo il nome di una città come tante altre perché non l’avevo mai vista e poi io per natura tendo ad allontanarmi dalle città quando voglio trascorrere una vacanza. L’evento della mezza maratona è stato un invito a cui non potevo rinunciare. Con amici marziani siamo partiti venerdì mattina per trascorre un weekend lungo in Francia e vivere una bella avventura.
Io con le mie incertezze e insicurezze mi sono trovata di fronte una città immensa, palazzi eleganti dall’intonaco pulito e tenue, strade trafficate ma composte, una lingua che non conosco che senza il provvidenziale aiuto di Lamisangels non so come avrei fatto a districarmi nella rete metropolitana senza perdermi.
Sabato mattina il gruppo marziano invade il villaggio della semi marathon de Paris: che
bella l’atmosfera! Tanti amici, tanti colori tanti stand che presentano le loro ultime novità! Ritiriamo i pettorali, qualche scatto per immortalare questi momenti e poi via per le vie di questa magica Parigi.
Come mi piace fare il “giringiro” senza pensieri e senza meta alcuna. Camminare, camminare, camminare vivere e respirare questa città. La corsa regala anche queste piacevoli parentesi.
Domenica mattina ci presentiamo al via: ognuno nella sua gabbia ad attendere la partenza. Finalmente si parte dopo 28 minuti dallo sparo! Trentamila persone correranno questa gara! Parto lenta perché come ad ogni partenza ho mille incertezze: sono stanca perché ho camminato incessantemente da quando sono arrivata a Parigi, ho un forte mal di gola e non ho dormito molto la notte. I primi due kilometri sono faticosi dopo mezz’ora trascorsa in piedi ad aspettare di poter correre ma scorrono facendo attenzione a non urtare gli altri podisti. Il percorso si snoda lungo un viale alberato e poi incomincia ad entrare nel vivo della città. Corro da sola in mezzo a tantissima gente di tante nazionalità e mi sento piccina piccina ma avanzo e quasi mi stupisco quando sento le mie gambe girare bene nonostante la stanchezza. L’adrenalina sale ed io mi sento entusiasta al punto da dissolvere l’incertezza iniziale e prendere un atteggiamento agguerrito. Mi guardo attorno, il panorama è bello, la gente fa il tifo lungo la strada che a volte sale e a volte scende e io sto proprio bene! Non mi manca nulla: mi sento in uno stato di “non essere” non sento la fatica nulla riesce a scalfirmi, la mente è vuota e libera, non ho sete, non sento praticamente nulla. Sento solo me stessa immersa in uno stato di serenità e benessere. Corro spensieratamente per 17 kilometri senza nemmeno rendermene conto poi la fatica arriva ma con lucidità riesco a gestirla e giungere al traguardo con la semplicità di chi conosce la distanza dei 21 kilometri. La mezza ormai non mi fa più paura! A pochi metri dal traguardo stringo la bandiera marziana tra le mani e attraverso la finish line con le braccia al cielo. Parigi sei mia! Il sogno è finito ed è durato 2ore, 21minuti e 35secondi, non male se si considera il percorso in continuo saliscendi e il tempo perso ai ristori.
Ringrazio gli amici marziani che hanno condiviso con me l’avventura parigina: G. Macis, L. Amisano e figlia, E. Orsetta, D. Mancini e “I BISCOTTINI” che non hanno corso perche la dolcissima Chobin non è stata bene (ma si rifarà).
E allora Parigi arrivederci! Mi sono innamorata di te!
Donata Casiraghi
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