6 febbraio 2012

05.02.2012 Borgomanero (NO) - "Sentieri di Santa Cristina" di M. Muraro


La mattina è davvero fredda, i termometri segnano -14° e, dopo aver parcheggiato l’auto, mi rintano (come tanti) nel bar per scaldarmi con un caffè e potermi cambiare al caldo. Mi guardo in giro ma le facce note sono veramente poche. Poco prima della partenza incontro Carlo, che mi ha tradito e fa la 17km, così lo accompagno verso l’arco gonfiabile per vederlo partire. Contemporaneamente trovo Ennio e decidiamo di farla insieme, vada come vada.
Partiamo pian
piano perché il freddo è davvero tanto, fa ghiacciare la faccia e le dita sia delle mani che dei piedi. Dopo tre chilometri cominciamo a scaldarci e riusciamo anche a goderci il paesaggio: prati innevati, ruscelli ghiacciati, alberi imbiancati come se fossimo nel
Circolo Polare… farà freddo, ma è veramente suggestivo.
Arriviamo al primo ristoro quasi senza accorgercene. Dopo poco dobbiamo letteralmente buttarci giù da una discesa ripidissima che, volente o nolente, faccio tutta sul sedere. E’ la cosa più divertente della giornata e sono felicissima di doverla rifare per ben altre due volte in pochissimo tempo: sembra di tornare bambini!
Arriviamo al secondo ristoro, ma qualcosa qui va storto: dopo pochi metri comincio a stare male, ho nausea e forti giramenti di testa, soprattutto ai cambi di velocità. All’inizio non dico nulla nella speranza che passi tutto e per non pesare sul mio compagno di corsa, ma dopo qualche chilometro devo informare Ennio, che rallenta con me anche un po’ spaventato dal pallore del mio viso. Arrivo con fatica al terzo ristoro, ormai abbiamo già fatto 20km. Ennio mi consiglia di ritirarmi ma a quel punto ho uno scatto di orgoglio e mi rialzo, dopo aver bevuto un provvidenziale bicchiere di Cola che aiuta il mio stomaco a riprendersi. Raggiungiamo così Robertina e facciamo gli ultimi chilometri con lei. Passiamo davanti al dolmen “curativo” che sembra mi dia forza, tanto che recupero colorito e allungo anche un po’ il passo. Riprendiamo il cammino e, dopo varie salite e discese, ci tocca pure attaccarci ad una corda per affrontare un pezzo veramente ripido e in parte ghiacciato: anche questo è stato un vero e proprio divertimento.
Finalmente la scaletta: la faccio ma non sento molta stanchezza. Arrivata in cima provo a mangiare, ma interrompo subito puntando su un bel bicchiere di bibita gassata che il mio stomaco sembra gradire molto di più. Ci avviamo così verso l’arrivo, distante ormai circa tre chilometri.
Finiamo col tempo di 3h52’50’’, non male per una che doveva ritirarsi, anche se sicuramente avremmo potuto fare meglio. La sfida è solo rinviata di un anno!
Un complimento a Barbara, Cecilia e a tutti gli altri organizzatori: i “Sentieri” sono sempre una gara stupenda, con qualsiasi condizione meteo!
Maria Muraro
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