7 febbraio 2011

I sentieri di Santa Cristina: sole, cuore e amore!

Sole, cuore e amore!
I quattro cavalieri di Santa Cristina partono da Milano che è ancora buio. Sono usciti in punta di piedi dalle loro case, per paura che i vicini potessero notarli in calzamaglia di domenica mattina, cogli occhi pesti e una bandana gialla sulla testa.
Il tragitto fino a Borgomanero sembra già un’anticipazione del percorso corto di gara… infatti infiliamo un’interminabile fila di rossi! In ogni caso siamo quattro marziani, circostanza che potrebbe servire per spiegare a un eventuale ghisa perché non conosciamo il codice della strada terrestre.
Man mano che riemergiamo dalla nebbia del sonno (non primo il guidatore!), iniziamo a scambiarci le figurine… pardon, a confrontare i programmi podistici dei prossimi fine settimana e a parlare delle corse passate, come vecchi lupi di mare che sembrano avvolgere ancora e ancora la stessa cima. Poi passiamo alle consuete lamentazioni teatrali (il “pianto del podista”) per sottolineare le insidie che abbiamo dovuto affrontare per ritagliarci ancora una domenica mattina tutta nostra. Cosa ci aspetta al ritorno? Lo scopriremo solo vivendo. Il pensiero di sicuro ci darà una mano a minimizzare le difficoltà che incontreremo lungo il percorso della gara, lungo o corto che sia!
Il giorno ci sorprende con delle incredibili sfumature di rosa: rosa e il cielo e rosa le montagne che incorniciano Borgomanero in questa incredibile mattina di febbraio.
Sotto l’arco della partenza si ripetono le consuete scene: abbracci cogli amici di sempre, strette di mano coi nuovi e la solita caccia al satellite per sincronizzare le apparecchiature della NASA che portiamo al polso. Un momento di panico subito prima della partenza all’annuncio che il chip va registrato, che ci aiuta a capire che arriviamo da cento posti diversi: non si odono infatti due imprecazioni nello stesso dialetto! Sentite adesso il rumore di 1200 scarpe da trail che calpestano l’asfalto, prima di trovare sterrato e fango per i loro denti sui tanti chilometri di entrambi i percorsi: 30 per i duri e puri dell’avventura, 18 per chi sta seguendo un suo programma di allenamento, chi preferisce le distanze più brevi o chi, come me, semplicemente… “ce sta a provà”!
Quando, dopo diversi chilometri, amici ben più veloci mi superano, mi rendo conto che l’ho fatto anche stavolta… sono partita troppo allegra, e il cuore e i polmoni presto mi presenteranno il conto. Il momento di autoconsapevolezza dura un attimo, poi non c’è tempo per pensare: la scalinata che porta alla chiesa di Sant’Alessandro ci ricorda di che pasta sono fatti i coraggiosi del trail. Qua o si fa la scala… o si muore!
Con un piede infiammato dalle scarpe nuove (brava!), procedo alternando tratti di corsa a un’andatura da cercatrice di fiori, saltello nei ruscelli e pattino nel fango, mi tuffo in discesa con una mano sugli occhi per non vedere fin dove arriva (paura!), trotterello seguendo finché posso i tanti simpatizzanti dei Podisti da Marte, rimorchio (ehm…), mi arrampico sugli alberi quando sento avvicinarsi qualcuno con la freccia e prego il Signore di venirmi a prendere ai piedi della salita (o parete?) che conduce all’ultimo ristoro, dove il suono celestiale di una fisarmonica rafforza la convinzione che sia giunta la mia ora. E invece riparto, con un occhio alla strada davanti a me e uno a quella percorsa sul Garmin finché, a poche centinaia di metri dall’arrivo, un cartello mi avvisa: “ultimo chilometro”! Affronto quest’ultima prova della mia personale Via Crucis (sono in crisi mistica!) e, a pochi metri dall’arrivo, grido al miracolo! Pier(luigi) della Via Baracca, al termine dei suoi trenta chilometri, rallenta per passare insieme sotto al gonfiabile e consegnare questo momento alla storia, grazie allo scatto di Michele “Mike” Romanini, fresco come una rosa dopo aver terminato la gara ed essere ripartito incontro ai suoi amici.
L’ultimo sforzo consiste nello sbattere le ciglia pur di entrare al pasta party (iscrizione last-minute? No pacco gara? Ahi ahi ahi!), mi rifocillo e poi probabilmente mi addormento già mentre cammino verso la macchina, dato che mi sembra di aver visto il Compa per strada intento a fare volantinaggio…
Giovanna Cardella

10 commenti:

  1. sta corsa ci ha lasciato tutti felici ... :-)

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  2. però non proprio tutti felici,in effetti...
    roadracer ha detto...

    beh,io sono uno di quelli che si e' iscritto all'ultimo momento,proprio il venerdi' precedente alla gara:
    mi e' stato detto: "possiamo iscriverti,no problem,pero' non avrai diritto al pacco gara,al pasta party,alla maglia in pile,etc. perche'erano riservati a chi si e'iscritto per tempo".
    "giustissimo,chi primo arriva meglio alloggia,ma la quota di iscrizione ?"
    "sempre 20 €"
    io mi ritengo un signore e i 20 € li ho pagati senza fiatare,ma un bicchiere di the' neanche al Savini lo pago cosi' caro...considerando che alla gamba d'oro si corre e ci si rifocilla con 2 €...
    con buona pace della passione comune per lo sport al'aria aperta,a me e' sembrato solo il modo piu' semplice per incassare qualche migliaio di € in piu'.
    non credo che l'organizzazione ci abbia fatto una gran bella figura.
    bella la gara,meno il furto con destrezza.

    saluti

    Andrea Borgonovo
    Vergiate (VA)

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  3. da rifare l'anno prossimo per la bellezza del paesaggio. gian

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  4. ciliegina sulla torta l'ultima salita con musica e ristoro sulla chiesetta .
    grazie . gian

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  5. Cara Barbara, probabilmente Andrea Borgonovo non ha mai organizzato una corsa, non ha mai provato a mettersi dalla parte di chi deve far fronte a mille richieste (sensate e non), di chi in quel momento non pensa a fare cassa ma solo che nessuno si faccia male. Mi sembra anche senza pasta party da mangiare ce ne fosse più che a sufficienza. E poi se tutti facessero come lui? Aspetto ad iscrivermi così magari pago meno, tanto il panino me lo porto da casa e di magliette ne ho pieno l'armadio. Fessi noi che ci siamo mossi per tempo.
    Aspettando di partecipare al trail di Vergiate vi rinnovo tutta la mia stima.

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  6. Grazie Michele, hai capito perfettamente..Uno si iscrive con 2 mesi d'anticipo,si sbatte a fare un bonifico ecc ecc , poi arriva e si ritrova fianco a fianco con uno che,bello e fresco, si è appena iscritto pagando la metà e magari gli frega pure il posto a tavola:-)))? No,dico..ma dov'è la logica? Al ristoro finale avevamo pure messo il grana e la focaccia per dar modo a chi non aveva il buono pasto di riuscire a mangiare ugualmente...Va bè, vado a contare le migliaia di euro in più guadagnate sulle spalle dei vari sprovveduti che si sono piegati alle condizioni-capestro dettate dalle due scellerate organizzatrici:-)..Notte serena a tutti

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  7. @andrea:
    puoi parlare di furto se qualcuno ti porta via qualcosa di tuo contro la tua volontà; non credo che nessuno ti abbia obbligato ad andare a santa cristina e le condizioni (20 euro, no pacco gara, no pasta party) ti erano state dette chiaramente; se hai accettato non puoi poi scrivere di essere stato "derubato"; se ti iscrivi oggi alla maratona di roma paghi 70 euro per avere gli stessi servizi di quelli che hanno pagato 40 euro! io a santa cristina andrei a correrci anche se non ci fossero pacco gara e pasta party; la giò (che ha scritto un commento bellissimo ed entusiasta) e lo sbrindillo si sono iscritti all'ultimo momento e sono stati contentissimi; giovannona coscialunga poi è tanto simpatica che è riuscita lo stesso ad imbucarsi al pasta party ---)))
    dai! vèn giò da la bròca, Compa

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  8. bravissime a tutte e due ... meravigliose creature... bellissima organizazione... complimenti a tutti quanti..alla prossima ci saro...e non vedo l,ora...

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