23 giugno 2013

21.6.2013, San Giorgio su Legnano - San Giorgio e il drago, di A. Maltagliati

A me la storia del drago mi ha sempre impressionato, voglio dire, affrontare ed uccidere un drago non è una cosa da tutti i giorni. Quando vivevo a Il Cairo ed andavo in visita alla Cairo Copta, dove c’è la chiesa di San Giorgio, mi soffermavo sempre ad ammirare le catene della prigionia e l’iconografia che lo vede vincitore sul drago. Non so se mi spiego, un drago! Non è che uno abiti in un paese qualunque, se porta il nome di un santo che è al limite della leggenda. Perciò quando mi reco a San Giorgio, lo faccio sempre con certo rispetto ed un po’ di timore. Lo scorso anno non corsi questa tappa di E…state correndo, perciò per me la gara era tutta nuova, tranne il luogo del ritrovo/partenza/arrivo sede del mitico Campaccio
che si corre sempre in un mese che inizia per “G” e finisce per “o”, ma con temperature leggermente differenti. Arrivo con il giusto tempismo per consegnare al gentilissimo Michele i volantini definitivi della Bufalora VOLT e bas, e chiacchiero con tutti i soliti noti, in particolare con la coppia giallonera Barbara/Luigi, si parla di pretattica, le solite chiacchiere da “ipocriti”, tanto poi non si risparmia mai nessuno. Adoro questo finto profilo basso di noi podisti:  “no, oggi parto piano!” Ah ah ah, poi tutti col piede giù già dal primo metro. Se non fossimo così, non sarebbe neanche bello. Mi scaldo un po’ in pista, poi ci cacciano fuori, ci mettiamo in fila per rientrare e il Capasso ci immortala insieme alla campionessa Fra Barone. Partiamo prima noi competitivi e ancora una volta ho l’impressione che non siamo in molti, poi i non competitivi, sembrano un po’ di più. Il primo Km  è strano, si forma subito un gruppo di circa 30 podisti, io sono l’ultimo, e passiamo al km 1 tra i 03:25 – 03:30, nessuno tira, anche Matteo Raimondi è lì nel mezzo, con passo tranquillissimo che potrebbe fare le parole crociate, cantare, giocare a briscola. Poi pian piano il gruppi si allunga, qualcuno comincia a perdere colpi, dopo il 2 l’andatura sale ancora nonostante il dentro fuori che caratterizza il piattissimo tracciato Sangiorgese, rallento un attimo al 3, in modo anche abbastanza inspiegabile visto che sto bene, forse le curve e controcurve, mi convinco, poi do giù ancora e recupero sul forte Di Meo e poi pian piano rosicchio metri all’amico Bruno, che supero, tradendo la promessa fatta prima del via.
L’arrivo in pista mi piace sempre anche se non ne ho molto per la volata. Il click dì Andò mette il punto ai miei tri pas e una curseta. Saluto il Michi, poi mi ristoro. I commenti ed i complimenti a e da tutti del dopo gara. Rito che si consuma, mondo che gira meravigliosamente così.
Mi congedo col dovuto rispetto, rientrando ancora ci penso, ragazzi era proprio un drago!
Andrea Maltagliati
Foto (prima parte)
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1 commento:

  1. Andrea sono PIGNATIELLO, non mi sembra di essere un ipocrita, avevo detto che partivo piano e così ho fatto, primo km a 3'30 rispetto a Castano che sono partito a 3'09 e Gallarate in 3'05, quindi molto più piano. Quindi ipocrita di che... mi sono trovato avanti visto che il ritmo era davvero lento.

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