16 aprile 2012

MCM Relays Q2, 10 Km con un amico prima del DELIRIO di A. Maltagliati

10km, poi il DELIRIO
Ho corso la frazione 2 della staffetta per l’associazione Onlus L’Abbraccio col mio amico/rivale Bruno. Questa è la sintesi della parte buona e bella della mia MCM, il resto, tutto il resto, purtroppo è cronaca della vergogna di ciò che è successo alla consegna sacche a Porta Venezia. Sotto tre gazebi sparse senza criterio c’erano circa 2000 sacche tutte uguali che si sarebbero dovute distinguere solo dal numero applicato, a “riconsegnarle” agli atleti infreddoliti, bagnati, affamarti e sempre più incazzati alcuni ragazzi italiani e non che non hanno saputo essere efficienti di fronte all’arrivo in massa di circa 200 runners bagnati, sudati, affamati, desiderosi di riavere giustamente e sacrosantamente la loro roba per asciugarsi ripararsi dal freddo e/o per bere qualcosa. Ma succede l’impossibile! Gli “addetti” sembrano inebetiti
di fronte all’arrivo dei corridori, non sanno cosa fare, le sacche mal disposte non li aiutano, sono numerate, ma non sono in sequenza ordinata, qualcuno comincia a scavalcare le transenne, attimi di panico, la folla aumenta, si accalca, qualche tentativo di alcuni volontari di dare una ulteriore mano a stabilire un po’ di ordine, ma niente, la folla monta sempre di più e le sacche non vengono consegnate. Decido, dopo 45 minuti che prendo acqua freddo e non succede nulla, di metterci la faccia, mi porto nel mezzo del gazebo e urlo a tutti di aiutarsi e non pensare solo a se stessi di non fare gli “Schettino”, cominciamo a organizzarci un pochino, e qualche sacca riusciamo a consegnarla con l’aiuto di altri runners che hanno mantenuto la lucidità e invece di pensare  a se stessi aiutano a mantenere dove e come possibile calma e ordine. Tra urla, pettorali sventolati e sacche che volano riusciamo pian piano a smaltire un buon numero di borse, occorre però fare un po’ di ordine ulteriore per cui dividiamo le sacche sotto il 1000 da quelle sopra poi procediamo alla distribuzione delle restanti, la folla scema pian piano, si sparge la voce che su un camion ci sono altre sacche dal 1000 al 1400 è vero e alcuni le cercano anche lì; purtroppo alcune sotto la tende perdono il numero, mangiato dall’acqua e dalla calca. Alla fine dopo 2 ore e mezza di delirio allo stato puro restano solo poche sacche senza padrone le mettiamo su un tavolo, aiuto un ragazzo francese a cercare la sua, poi sul camion trovo la mia, era l’ultima. Sono stremato, sono quasi le 15 e sono arrivato al cambio alle 12:15! Della corsa non mi ricordo più niente, sono stravolto dall’accaduto. Sono stati commessi tre gravi errori dall’organizzazione: 1) le sacche non erano divise per centinaia (come per esempio i cartelli della zona cambio staffetta); 2) non c’erano cartelli ad indicare la numerazione; 3) le persone addette alla riconsegna non sapevano cosa fare (molti ragazzi erano extracomunitari quindi non capivano bene nemmeno i numeri ed erano evidentemente presi dal panico, forse non abituati e/o istruiti su cosa fare). Dai corridori è stato commesso un solo grave errore: invece di capire la criticità della situazione e dare una mano l’un l’altro la maggior parte ha preso d’assalto i gazebo pensando solo a cercarsi la propria sacca, se da una parte questo atteggiamento è capibile visto il freddo e la pioggia, dall’altra è necessario capire che in certe circostanze “coltivare il proprio” orticello non risolve il proprio problema, anzi…
Ho sempre pensato che la corsa comunque è uno sport individuale, si ok siamo (quasi) tutti iscritti in qualche squadra, ma poi la fatica la fai sempre tu da solo, con te stesso, le tue gambe, il tuo cuore, i tuoi pensieri, i tuoi min/Km. Oggi occorreva essere gruppo di fronte ad una situazione obiettivamente delirante e da gestire. Ho più volte urlato: “dobbiamo aiutarci.” Grazie a chi mi ha ascoltato.
Andrea Maltagliati
PS. Qualcuno ci metterà la faccia per cercare di spiegare ciò che è successo (o meglio NON successo) nella gestione sacche? O siamo alla solita “italianata” che non è colpa/responsabilità di nessuno? Non serve più a molto chiedere scusa dopo, ma almeno chi deve saperlo sappia che così come ha fatto non si fa.
*** 

18 commenti:

  1. Andrea, rispondo subito al tuo ps: la faccia ce la metto io che sono il direttore della maratona, come ho sempre fatto nel bene e nel male.
    Mi spiace di quanto accaduto, e te lo dico con il cuore. E se mi conoscessi di persona non faresti fatica a credermi. Purtroppo una serie di fattori concomitanti, di cui sono a conoscenza - e non solo il maltempo che peraltro ha avuto un ruolo importante - ha fatto che si verificasse il casino nel quale ti sei trovato tu come molti altri. Non neghiamo nulla e non ci nascondiamo. Certamente chiedo scusa di quanto accaduto, quello che ti posso dire che non succederà più e miglioreremo anche lì così come siamo migliorati in tante altre cose. Organizzare un evento come la maratona ha molte complessità e da noi, giustamente, ci si aspetta sempre il massimo. Lavoriamo un anno intero per un evento che si esaurisce in poche ora, con dei fattori che non puoi controllare, tutti noi cerchiamo di dare il massimo ma a volte succede che non tutto fili liscio e allora credimi, la delusione non è solo tua o di chi come te si è trovato ad aspettare di recuperare un sacca aspettando sotto l’acqua, ma soprattutto mia e del mio gruppo che non è riuscito a dare una risposta alle tue/vostre esigenze. Ma non posso dire che tutta la maratona sia andata male per questo, anzi, direi che in tutto il resto i progressi sono stati notevoli ed è stato un bellissimo evento. Leggo molti commenti, e spero che tu come gli altri siate oggettivi e ricordiate soprattutto le belle emozioni provate e torniate il prossimo anno a dirmi che ho mantenuto la promessa di migliorare dove questa volta siamo stati carenti.
    Andrea Trabuio

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  2. Mi dispiace per Andrea e gli altri che hanno vissuto questa disavventura. Per quanto mi riguarda, tutto è stato perfetto, riconsegna sacca compresa.
    Faccio i miei complimenti all'organizzazione, che è riuscita nell'impresa nonostante la pioggia e il vento costanti: proprio una bella maratona!
    Maria

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  3. Ciao Andrea, innanzitutto bellissimo nome ;-), ti fa onore aver risposto e anche celermente. Oggigiorno non sono molti che ci mettono la faccia soprattutto quando qualcosa non funziona. So bene che le variabili sono infinite quando si organizza una corsa, io corro da un po' ed organizzo anche eventi tra cui una corsa a piedi e conosco meccanismi e liturgie che stanno dietro. So anche che occorre comunque affidarsi a Qualcuno lassù perché tutto fili liscio. E' vero che un fatto negativo non può cancellare quanto di positivo è successo, e @ Maria ne è stata evidentemente testimone, ma è anche vero che dopo aver corso la propria frazione della staffetta in circa un' oretta (come la maggior parte degli staffettisti) e dover aspettare al freddo, bagnati, sudati sotto l'acqua, per 2 ore e più, la propria sacca rimane (almeno nell'immediato) ricordo più forte che non le sensazioni della corsa.
    Migliorare si può sempre e vale per tutti.
    Ciao
    Andrea

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  4. Premessa: il deposito sacche per la staffetta è stato davvero il solo grande problema. L'organizzazione maratona è stata invece ottimale.

    Io per puro caso in Porta Venezia ho ritrovato la mia dopo pochissimo, solo perchè sporgeva appena fuori dal gazebo. Quello che mi pare strano è che c'erano tantissimi volontari ai ristori e nessuno alla consegna sacche della staffetta. 2000 sacche sono 2000 sacche!!
    il freddo ha fatto il resto. Andrea M., anche mio cugino ha fatto la stessa cosa che hai fatto tu al cambio di viale papiniano. l'abbiamo recuperato a Sesto Marelli alle 16...
    Mi aspetto un enorme miglioramento Trabuio,l'anno prossimo, la staffetta lo merita visti i numeri.
    Michele P.

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  5. Ciao Andrea, ero con te a cercare di dare ordine e restituire sacche agli altri. Stessa situazione tua per poi ritrovare la mia sul camion. Purtroppo ho aggiunto una figura un po di merda con gli amici di smarathon in quanto dovevo fare il 4° staffettista con un altro gruppo. A parte non avergli permesso di chiudere la maratona perchè il terzo se ne era andato a casa ... giustamente, mi è spiaciuto vedere l'organizzazione della distibuzione borse data in mano a dei ragazzini che non sapevano assolutamente da che parte iniziare. Bastava lasciarle tutte sui camion con le suddivisioni iniziali per ritrovarle asciutte e alla svelta.

    Marco Biasotti

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  6. Rispondo a Maltagliati, ero lì anche io e (credo) ti ho visto cercare di prendere in mano la situazione (inutilmente... di fronte alla folla). Ho avuto la "fortuna" (o l'intuizione) di trovare la mia sacca sul camion dopo un'ora abbondante sotto i gazebo. Poi ho fatto giusto in tempo a "volare" al castello per l'arrivo del nostro 4° membro e ti racconto cosa ho visto lì. Le sacche erano all'aperto ma divise per centinaia (e già tutte scaricate dai camion...) un ragazzo vicino ad ogni mucchio controllava che non venissero asportate. In pratica il mio amico è andato nel settore dei 900 e si è preso la sacca in 10 secondi. dopo 2 minuti aveva indosso gli indumenti asciutti. Purtoppo, anche se volontari, da noi hanno sbagliato tutto infilando 2000 sacche sotto 3 gazebo da 3X3 mt, ed insistendo per fare loro la riconsegna. Sarà per l'anno prossimo....
    Simone

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  7. Personalmente, meteo a parte, ritengo sia stata una bella maratona, ben organizzata. Da quel che sento, anche da amici, il vero problema è stato la riconsegna sacche per gli staffettisti, sia per i tempi improponibili di attesa, che per l'organizzazione che ha fatto tilt. Al Castello ho visto le borse degli ultimi staffettisti appoggiate su un prato sotto alla pioggia, credo che con poco si possa fare meglio.
    Secondo me l'unico appunto negativo per la maratona, in ragione soprattutto del clima, è stata l'assenza di the caldo e qualcosa di salato (tipo focaccia), soprattutto al ristoro finale, ma il the anche al 35° e 40° sarebbe stato graditissimo. Altra cosa, comune a quasi tutte le manifestazioni, l'utilizzo delle bottigliette d'acqua da mezzo litro ai ristori, si beve un sorsetto e si butta via tutto. Non si possono usare solo bicchieri e le bottigliette "mignon" che c'erano nel sacchetto ristoro finale?
    Bella esperienza in definitiva, da milanese sono contento che la MCM stia pian piano crescendo, e va dato atto all'organizzazione (a parte il problema sacche/staffetta) di procedere verso una maratona che si rispetti, per una citta che lo merita.
    Marco Foini

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  8. Beh c'è da dire che la risposta di Trabuio gli fa onore - Un responsabile che finalmente risponde non è facile trovarlo, in Italia ...

    Io faccio spesso volontariato durante le corse e ieri ero in Via Serbelloni -

    Ammetto di essere particolarmente polemico su certe manifestazione, ma da me è filato tutto liscio, la domenica a piedi ha aiutato tantissimo e andrà assolutamente confermata per questo tipo di eventi ...

    Alla TMRC di settembre 2011 ho fatto il responsabile insieme ad un amico del deposito borse con più di 1000 sacche (era una 10K) e vi assicuro che è, in ASSOLUTO, l'incarico più difficile, occorre grandissima organizzazione soprattutto nella collocazione delle borse e velocità nella riconsegna oltre che prevedere un considerevole numero di addetti.

    In più senti addosso una grandissima responsabilità che ti permette esprimerti al massimo.

    Responsabilizzare i responsabile è il primo grande compito dell'organizzatore - Naturalmente senza dare colpe a nessuno, è solo un mio concetto...

    Quello che però non mi spiego è sempre il poco feeling con Milano - il 2008 è sempre davanti con quasi 4100 arrivati - il cambio di data l'ho sempre criticato ...

    In più quest'anno con tutto il bombardamento mediatico personalmente pensavo facesse davvero il botto e sarei stato il primo ad essere felice....

    Buon lavoro a tutti

    Luciano Alvazzi
    Road Runners Club Milano

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  9. Ciao a tutti! Quello che mi fa più rabbia non è il fatto di aver passato ben un'ora e un quarto al freddo a cercare la sacca, che, per inciso, ho trovato riconoscendo il nodo ...l'adesivo con il numero di pettorale era sparito... ma il fatto di non aver potuto godere dell'arrivo di mia nipote, quarta staffettista. Voglio però spezzare una lancia nei confronti della Maratona di Milano perchè pensando a come era ridotta qualche anno fa è bello adesso vederla corsa da 4000 singoli e 8000 staffettisti. Per Andrea Trabuio ...dai, manca veramente poco per renderla veramente piacevole, ancora un piccolo sforzo e ce la farete.
    Eugenio Muscogiuri

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  10. comunque ci sia stata qualche piccola 'magagna' mi sento di fare i complimenti all'organizzazione. Purtroppo Milano è una città difficile a cui queste manifestazioni non piacciono granchè. La poca gente lungo il percorso l'abbiamo trovata davvero indifferente e le una grida di incitazione ai maratoneti sono state quelle dei podisti della staffetta nei vari punti di cambio. Penso che per poter raggiungere i numeri di partecipanti di maratone come Roma, Venezia, Firenze bisogna 'pretendere' che anche i milanesi partecipino, ance con iniziative non ufficiali, ma c'è bisogno del contorno, del folklore della gente che qui a Milano, sigh! non c'è proprio.
    ciao
    logiovane

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  11. Era la mia prima esperienza e' ho fatto la staffetta.... Moneglia Team, fortunatamente avevo degli amici che ai cambi si prendevano le borse e ci hanno permesso di spogliarci all'ultimo momento. Prox anno saremo ancora presenti !!!
    PS: il ns terzo staffettista con le scarpe da running ha portato la moglie a partorire, presente a fare il tifo, dopo poche ore e' nata Ginevra. 15.4.2012

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  12. Io sono stato fortunato: la mia sacca era nel mucchio davanti alle altre per cui alla fine della prima frazione ho perso poco tempo.
    Il miglioramento è necessario perchè i numeri parlano chiaro: come maratona non è molto sentita mentre l'idea della staffetta ha fatto accorrere tanti appassionati. Evidentemente i maratoneti preferiscono altre maratone mentre i non maratoneti come me hanno potuto approfittare della giornata per un corto veloce. E negli anni secondo me sarà sempre così: pochi maratoneti e tante staffette. Organizzare non è facile e la pioggia non ha aiutato. Ma sono sicuro che l'anno prossimo andrà meglio.

    Filippo

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  13. @IVANO11- Un bacione a Ginevra e gli auguri al 3° staffettista da parte mia e di tutti gli amici di AndòCorri

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  14. Per gli organizzatori: lavorate un anno con questi risultati logistici? Fossimo all'edizione zero... Sempre colpa del maltempo poi. Non piove da 6 mesi, la città finalmente si lava di tutte le sue porcherie e lo chiamiamo maltempo, quello che consentirà di salvare parte delle colture della pianura per la prossima estate dall'annunciata siccità. Tra parentesi non era nemmeno tanto freddo, poteva anche andare peggio, ai cambi, fosse stata un po' più bassa la temperatura (e non fosse stato chiuso il traffico privato). Mi sembrano un po' le solite scuse che si sentono per tutto l'anno in questa città, come l'inquinamento che è colpa del catino padano, come quando rischi di finire sotto un'auto e basta chiedere scusa per fare pari e patta, classica cultura milanese della prevenzione.

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  15. caro antonio,
    ma l'organizzazione si è messa a far finta di rispondere positivamente alle critiche di ieri mattina con i post seguenti? Inutile tentare di rimediare la situazione. E' filmata e .. di conseguenza vergognosamente triste!!!
    Guardate i filmati ed agite
    Ciao
    Gianluca Martini

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  16. Ma cos aè successo? tutti contenti della gara dopo poche ore di delusione e maledizioni? Basta Milano, nessuno è in grado - per ora - di organizzarla.
    Diamola in mano a chi organizza Piacenza. oppure alle piccole as che organizzano le marce dei ciliegi, le gipigiate, ... con amore, serenità tanti sorrisi e poche pr!!! Marcello

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  17. http://www.actionmagazine.it/Notizia/trabuio-ecco-la-nuova-maratona-di-milano.aspx

    «Abbiamo fissato un numero chiuso di 1.500 squadre.»

    e vedi che lo sapevate che con 2000 avreste fatto casino

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  18. caro nicolap, il problema non sono 1500 o 2000 partecipanti. E' il menefreghismo dell'organizzazione, il finto perbenismo che concede ai politici ed alle stelline spazi al chiuso per cambiarsi (in partenza) ed a noi, massa di bestie, vento, freddo e pioggia all'aperto. Non cambierà mai, credimi.bisogna mandarli a casa e dare ad altri + veri. bernardo

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