13 ottobre 2015

03.10.2015, Reggio Emilia – 4^ Ultramaratona del Tricolore - 6 ore, di A. Oliva

Le gare a tempo hanno il non trascurabile vantaggio che anche se ci si ferma durante lo svolgimento della corsa comunque ci si avvicina al traguardo, traguardo che è posizionato non in un punto preciso come nelle gare sulla distanza ma in un punto temporale e, siccome nessuno, a quanto mi risulta, è in grado di fermare il tempo, il cronometro scorre per tutti, anche per chi interrompe la sua corsa. L’unica condizione che viene posta, per comparire in classifica, è che venga percorsa almeno una distanza pari alla Maratona. Una bazzecola !
Le gare di questo tipo ( 6 ore – 12 ore – 24 ore ) si svolgono necessariamente su circuiti ( e anche su pista ), in genere di pochi km, questo di Reggio Emilia misurava 1,578 km. Oltre alla gara di 6 ore a cui ho partecipato, si sono svolte in contemporanea anche le gare di 12 ore ( valida come Campionato Italiano IUTA su strada ), 100 km e la staffetta 6 x 1 ora. Il circuito è stato ricavato
all’interno dell’area dello stabilimento Kohler-Lombardini motori. Correre su un percorso circolare può sembrare alienante ma, dopo un paio d’ore non ci fai più caso che stai girando in tondo, dopo 4 ore entri in un’altra dimensione spazio-temporale e dopo 6 ore ti spiace aver finito ! Il continuare a passare dal “via”, come se si fosse in un gigantesco Gioco dell’Oca è, a suo modo, rassicurante, ogni giro è un nuovo inizio, un nuovo ripartire, tiri i dadi e riparti verso la tua casella. La possibilità, al passaggio della linea di partenza, di poter vedere nello schermo tv collegato al chip la propria posizione in classifica, il numero dei giri e i km percorsi dà una carica supplementare. Inoltre è possibile usufruire del ristoro, posizionato anch’esso poco dopo la linea di partenza, ad ogni giro, gestendo al meglio la propria idratazione e alimentazione. Per quanto mi riguarda ne ho abbondantemente usufruito con una imprecisata quantità di litri di Coca-Cola. Dopo una certa ora era anche possibile alimentarsi con la pasta, soprattutto per chi era impegnato nella 100 km e nella 12 ore, e quindi ogni tanto capitava di superare Runners che mangiavano un piatto di pasta mentre camminavano. Non era certo la giornata giusta per mettere le gambe sotto il tavolo !
Un altro aspetto positivo di questo tipo di corse è che il primo e l’ultimo Runner corrono “assieme” fino al termine della gara, non capiterà mai che i primi vengano premiati mentre ci sono dei Runners che stanno ancora correndo ! Il numero complessivo di Ultramaratoneti non è molto elevato e quindi molti si conoscono fra loro, pur provenendo da ogni parte d’Italia. Sono Runners che snocciolano km come fossero Rosari, non Rosari di penitenza ma di resistenza. L’atmosfera che si respira, pur essendoci la giusta dose di agonismo, è casalinga. Per rendere l’idea, il Pasta Party del venerdì sera, gratuito, è stato fatto praticamente a casa di uno degli organizzatori, anch’esso Ultramaratoneta. Ha apparecchiato a buffet in una sala del condominio dove abita e ci ha cucinato pasta, insalata di riso, riso bianco ecc…
Allo scoccare delle 6 ore uno sparo avvisa gli atleti che devono fermarsi e lasciare il proprio pettorale nel punto in cui sono arrivati per permettere ai giudici di misurare l’esatta distanza percorsa. Quindi, tutti fermi nello stesso istante ma ognuno in un punto diverso. Nessun gonfiabile o arco con la scritta “Finish” da passare.
Le condizioni meteo sono state favorevoli, le nuvole minacciose sono rimaste tali, niente pioggia anzi, nel primo pomeriggio il cielo si è aperto rischiarando e riscaldando i Runners. 
Io mi sono presentato alla partenza in buona forma, avendo corso parecchi km in estate, nonostante il caldo ma fortunatamente senza avere alcun intoppo durante gli allenamenti. Nella corsa penso sia comunque sempre importante avere il giusto timore e la consapevolezza di non strafare, porsi un obiettivo alla propria portata senza però volerlo raggiungere a tutti i costi.
E oggi è andata meglio di quanto potessi immaginare !
Alberto Oliva – Gap Saronno
6 ore: km 68,036

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