11 luglio 2011

10 Luglio 2011 ARMENO - ARMENO-MOTTARONE di L. Strozzi - A. Maltagliati

Ma com'e' dura la salita....!
“Sei matta!”. Questo e' il commento che mi viene rivolto da chi conosce me, ma e' estraneo al piacere delle  varie attivita' fisiche che pratico, tra cui appunto la corsa, nelle sue varie forme.
“Ma chi te lo fa fare?”. Anche questa...bella domanda che, fra l'altro, tutti noi “matti”  ci siamo per l'ennesima volta posti questa domenica mattina  10 luglio 2011 al suono della sveglia all'alba per la terza edizione della Armeno-Mottarone.
Io, personalmente, ormai considero questa domanda una costante compagna di vita da prendersi col sorriso, a cui dare una compiacente pacca sulla spalla ma a cui evitare di rispondere, perche'  le parole spesso non sono in grado di cogliere il complesso significato di quello che la corsa rappresenta per ognuno di noi  (anche se come oggi personalmente, il significato lo si smarriva qua e là tra qualche dolore di troppo e qualche pendenza che manteneva la promessa di “lacrime e sangue”).
Lacrime e sangue: questo e' infatti quello che i miei compagni di squadra mia vevano raccontato di questa gara che oggi ho affrontato per la prima volta, racconti che pero' nell'espressivita' dei visi lasciavano intravedere un fascino “da dipendenza” che li ha riportati tutti quanti di nuovo qui anche quest'anno.
Ed infatti questi 12 km e 500 metri da percorrere, con i suoi 920 metri di dislivello sono affascinanti per la bellezza del panorama, con magnifici scorci sui laghi, le zone di frescura attraverso i boschi e appunto la durezza del percorso.
Tra il pungere di un piccolo stiramento, un doloretto da sciatica, un crampo e un'Ave Maria, guardo i compagni di squadra attorno a me che combattono la mia stessa “battaglia” , li sento competitivi ma solidali. Cosi' spingo un passo dopo l'altro e sono felice disentire “leprotto Marasi” che mi incita “dai che andiamo”, di veder sorridere “il Crivella” al mio “mai piu' una gara in salita”, di sentire Omar che mi chiede se va tutto bene quando rallento per una fitta alla coscia, e Adalberto, Alessandro, Massimiliano, Davide e tutti quanti gli altri che non posso nominare ad uno ad uno visto che eravamo tantissimi!
Per me oggi non e' stata una gara molto soddisfacente per il risultato, ma non mi importa davvero: come sempre e' stato bello perche' e' la condivisione che da senso a tutto, come immortalato da colui che mi ha chiesto di buttar giu' queste righe in questa foto:
...dove la “vittoria” e' di tutti i partecipanti, dal primo all'ultimo, nessuno escluso.
Grazie a tutti!
Lorena
le foto>>>

E sale e sale…
Io e Stefano siamo in auto alle 06:45 alla volta di Armeno. Davanti a noi un'altra autovettura che porta alla medesima destinazione Claudia Gelsomino. Ci attende la salita fino alla cima del Mottarone questa domenica mattina, solo fatica, per 12,6 Km con 920m di dislivello. Per noi gialloneri è gara sociale, siamo in tanti, trasferta addirittura col bus GranTurismo da Casorate, su un totale di poco più di 300 iscritti ricopriamo una fetta considerevole dei partecipanti, ma che belli che siamo! Stefano propone: riscaldamento?! Rispondo: Riscaldamento!? Caffè vorrai dire. Al barettino c’è anche Marco Brambilla che mi vede e mi fa i complimenti (lui a me!), non ci volevo credere, per la staffetta 4X400  di domenica scorsa. Potrei anche andare a casa, lo voglio dire a tutti che il mitico Brambilla mi ha detto bravo!
C’è un atmosfera di serenità al via, poco agonistica, del resto la salita sarà fatica per tutti, nessuno, come è giusto che sia, parla di tempi/km, ma di “strappo al km X”, ecc. Corre voce che, per fortuna, gli organizzatore abbiano modificato l’arrivo sciagurato dello scorso anno. Sperem.
Saluto anche gli amici Panariello. E poi via, piano piano si sale, e si sale e si sale…memore della gara dello scorso anno parto leggermente col freno a mano tirato, Stefano va via subito bene, del resto è più leggero, al km 2 raggiungo i passisti Cova e Marzio che piano piano lascio indietro, il gruppo si sgrana. Lungo il percorso ottimi et abbondanti i ristori e tante foto dell’elettrico Andò.
Tengo bene nella parte centrale e recupero un po’ su Stefano, poi al km 8 la vera fatica, non c’è più ombra e la stanchezza accumulata si fa sentire. Tengo botta nella speranza che l’ultimo Km sia come credo da correre sull’anello di asfalto che circonda la cima del Mottarone. Così è e quindi alla svolta a dx apro un po’ e comincio una volata discretamente lunga che mi permette di recuperare 6/7 posizioni in classifica, ma l’arrivo non arriva più, vedo il gonfiabile e penso che sia fatta, invece no, c’è ancora una curva…Il crono dice 3 minuti in meno dello scorso anno e Stefano dietro! Ecco bene così.
Abbondante il ristoro finale e poi pizza e birra che però non sono il massimo. Foto con Claudia che si è aggiudicata il primo posto femminile e che mi chiede della Cla, ma cosa è una congiura? Con questa fanno tre volte in tre giorni da tre persone diverse!
Stipato in una navetta rifaccio la strada al contrario e sul pulmino sento qualcuno dire: “La prossima gara a Boffalora che è bella”, sorrido è la mia corsa! Vi aspetto il 28 Luglio.
Andrea
le foto >>
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1 commento:

  1. quelli della navetta non dicevano bugie: è bella! ed io ci sarò!

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