18 febbraio 2012

Milano, sabato 18 febbraio 2012 - 34° Missione dei Podisti da Marte: la missione della musica


Bagài,
a Carnevale ogni scherzo vale ed allora quest’anno i Podisti da Marte si sono travestiti da orchestra per fare concorrenza a Sanremo.
A proposito di Sanremo, belìn e Belèm … la farfallina ce l’avevamo anche noi! Ieri mi chiama la Cardella Compa, come mi vesto domani? “; “Giò, vestiti come vuoi! Tanto, comunque ti vesti … grande gnocca sei! Però, potresti “mettere a nudo”  TUTTI i tuoi tatuaggi.” Col freddo che faceva i tatuaggi non si vedevano però … la farfallina c’era e si vedeva, cacchio se si vedeva!!! E qui lasciatemi citare una profonda riflessione filosofica del mè amìs de Berghèm Beppe Bramby:  “Uè bagài, spècia che il bozzolo
si trasformi in farfalla e poi mi tolgo anch’io le mutande!”
La missione n° 34 era quella del 3° compleanno marziano ed era dedicata al Gruppo la Strada (www.lastrada.it) per un progetto di educazione dei giovani all’arte ed alla musica.  L’obiettivo minimo era di raccogliere 1500 € per un ciclo di visite guidate a musei e monumenti ed un ciclo di incontri di avviamento alla musica sinfonica (ascolto di opere, introduzione agli strumenti musicali).
Il titolo della missione era perciò “Prova d’orchestra” e dovevamo vestirci da strumenti per poi eseguire pezzi musicali nelle varie piazze; l’orchestra sarebbe stata diretta dal più promettente dei giovani talenti mondiali,  il 27enne Mirkus Von Barbaravjan. E siccome la classe non è acqua e non ha età, Mirkus è stato SPETTACOLOSO !!! Da solo valeva il prezzo del cartellino che si sa alle marzianate costa zero cent.
Io volevo vestirmi da piffero ma la cattivissima costumista Lamisangeles mi ha subito bacchettato: “NO! Compa, tu farai la grancassa per cui mi ha vestito da “tamburo principal de la Banda d’Affori, cal cumanda 550 pifferi, bella figlia dell’amor, schiavo sono , schiavo son dei vezzi tuoi! zum zum!”
C’erano moltissimi violini tra cui un autentico Strada-vari di legno massello, ma il più bello era proprio di  gnocca e ossa: Violino Angie! La Silvia, la mia violinista preferita, ci seguiva in bici; poi c’erano una balalaika, viole d’amore, violette, cornetti e cornuti, trombe, tromboni e trombati, un lottatore di sumo imboscato, un alano nero alto un metro e mezzo che ballava il can can ritto su due zampe, molte note, spartiti e separati; ma a me lo strumento che è piaciuto di più è stato il mandolino! C’erano di quei mandolini parlanti che era impossibile scegliere il più intonato;  è stato impossibile assegnare il titolo di Miss Mandolino; Ylenia, Elide-May, Claudia, Hanna, Antonella … e tutte le altre belle gnocche marziane si sono dimostrate degne del titolo.
Siamo tornati ai vecchi amori partendo dalla fontana del Castello; per il primi 50 metri il gruppo è stato tirato da Tito Tiberti (grande esordio marziano) che poi è stato squalificato perché si era introdotto nella gabbia dei matti senza averne i requisiti; abbiamo corso girando in lungo ed in largo le vie del centro di Milano per un’oretta.
Eravamo un bel gruppo, più numeroso del solito; molti nuovi volti si sono aggiunti allo zoccolo duro marziano; purtroppo si è aggiunta anche una “zoccola dura marziana” che, sotto gli occhi allibiti della fidanzata Lauretta, si è presentata con due “roberti” che quelli dell’Ivanka ci facevano un baffo!
La prima sosta orchestrale è stata sotto il metrò; non poteva mancare un’esecuzione in Piazza della Scala profondamente apprezzata dagli entusiasti e commossi tifosi-turisti giapponesi ed in Piazza Duomo di fronte alla Madunina;  il repertorio svariava dal classico (Vivaldi, Mozart, Rossini, ecc.) ai più moderni balli: valzer, rap, salto della corda, senza disdegnare classici come la marcia dei bersaglieri (Garibaldi fù ferito … fù ferito ad una gamba …).
Conclusione in Piazza dei Mercanti con un grandissimo “FORZA MAURO” per testimoniare ad un amico che sta “correndo” una gara durissima che noi siamo con lui! E poi un meritato “TANTI AUGURI A TE” per tutti noi per il compleanno; e al Castello c’era pure lo spumante.
Alla prossima,
Ettore “grancassa” Compa
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