Bagài,
a Carnevale ogni scherzo vale ed allora
quest’anno i Podisti da Marte si
sono travestiti da orchestra per fare concorrenza a Sanremo.
A
proposito di Sanremo, belìn e Belèm
… la farfallina ce l’avevamo anche noi! Ieri mi chiama la Cardella “Compa, come mi
vesto domani? “; “Giò, vestiti come
vuoi! Tanto, comunque ti vesti … grande gnocca sei! Però, potresti “mettere a
nudo” TUTTI i tuoi tatuaggi.” Col freddo
che faceva i tatuaggi non si vedevano però … la farfallina c’era e si vedeva,
cacchio se si vedeva!!! E qui lasciatemi citare una profonda riflessione
filosofica del mè amìs de Berghèm
Beppe Bramby: “Uè bagài, spècia che il bozzolo
si trasformi in farfalla e poi mi
tolgo anch’io le mutande!”
La
missione n° 34 era quella del 3° compleanno marziano ed era dedicata al Gruppo
la Strada (www.lastrada.it) per un progetto di educazione dei giovani all’arte
ed alla musica. L’obiettivo minimo era
di raccogliere 1500 € per un ciclo di visite guidate a musei e monumenti ed un
ciclo di incontri di avviamento alla musica sinfonica (ascolto di opere,
introduzione agli strumenti musicali).
Il
titolo della missione era perciò “Prova
d’orchestra” e dovevamo vestirci da strumenti per poi eseguire pezzi
musicali nelle varie piazze; l’orchestra sarebbe stata diretta dal più
promettente dei giovani talenti mondiali,
il 27enne Mirkus Von Barbaravjan.
E siccome la classe non è acqua e non ha età, Mirkus è stato SPETTACOLOSO !!!
Da solo valeva il prezzo del cartellino che si sa alle marzianate costa zero
cent.
Io
volevo vestirmi da piffero ma la cattivissima costumista Lamisangeles mi ha subito bacchettato: “NO! Compa, tu farai la
grancassa per cui mi ha vestito da “tamburo
principal de la Banda d’Affori, cal cumanda 550 pifferi, bella figlia
dell’amor, schiavo sono , schiavo son dei vezzi tuoi! zum zum!”
C’erano
moltissimi violini tra cui un autentico Strada-vari di legno massello, ma il
più bello era proprio di gnocca e ossa: Violino Angie! La Silvia, la mia violinista preferita, ci seguiva in bici; poi
c’erano una balalaika, viole d’amore, violette, cornetti e cornuti, trombe,
tromboni e trombati, un lottatore di sumo imboscato, un alano nero alto un metro
e mezzo che ballava il can can ritto su due zampe, molte note, spartiti e
separati; ma a me lo strumento che è piaciuto di più è stato il mandolino!
C’erano di quei mandolini parlanti che era impossibile scegliere il più
intonato; è stato impossibile assegnare il
titolo di Miss Mandolino; Ylenia, Elide-May, Claudia, Hanna,
Antonella … e tutte le altre belle gnocche marziane si sono dimostrate
degne del titolo.
Siamo
tornati ai vecchi amori partendo dalla fontana del Castello; per il primi 50 metri il gruppo è stato tirato da Tito Tiberti (grande esordio marziano)
che poi è stato squalificato perché si era introdotto nella gabbia dei matti
senza averne i requisiti; abbiamo corso girando in lungo ed in largo le vie del
centro di Milano per un’oretta.
Eravamo
un bel gruppo, più numeroso del solito; molti nuovi volti si sono aggiunti allo
zoccolo duro marziano; purtroppo si è aggiunta anche una “zoccola dura marziana” che, sotto gli occhi allibiti della
fidanzata Lauretta, si è presentata
con due “roberti” che quelli dell’Ivanka ci facevano un baffo!
La
prima sosta orchestrale è stata sotto il metrò; non
poteva mancare un’esecuzione in Piazza
della Scala profondamente apprezzata dagli entusiasti e commossi tifosi-turisti
giapponesi ed in Piazza Duomo di fronte
alla Madunina; il repertorio svariava dal classico (Vivaldi, Mozart, Rossini, ecc.) ai più
moderni balli: valzer, rap, salto della corda, senza disdegnare classici come
la marcia dei bersaglieri (Garibaldi fù
ferito … fù ferito ad una gamba …).
Conclusione
in Piazza dei Mercanti con un grandissimo “FORZA
MAURO” per testimoniare ad un amico che sta “correndo” una gara durissima
che noi siamo con lui! E poi un meritato “TANTI
AUGURI A TE” per tutti noi per il compleanno; e al Castello c’era pure lo
spumante.
Alla
prossima,
Ettore “grancassa”
Compa
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***
Compa, troppo divertente!!!
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